Da La Meridiana, Anno XXVII, n. 16 (1251) 23 aprile 2022
Dopo
le vicissitudini a cui siamo stati costretti a causa della pandemia, in questo
inizio di primavera può finalmente partire una iniziativa che era stata
predisposta prima della emergenza covid. Iniziativa che consiste nel dare
spazio ad una attività finalizzata a creare spazio e luogo per riflettere sui
valori che, almeno secondo noi, dovrebbero essere fondanti del vivere civile al
di sopra delle ideologie e delle convinzioni di parte. Un foro di riflessione
esclusivamente a livello culturale. In pratica si tratta di dare spazio alla
attività di una istituzione che nel prossimo 2023 raggiunge i cento anni di
vita e che in questo lungo percorso ha attraversato tutta la storia italiana ed
è sopravvissuto a tutte le tempeste grazie a quei valori, di cui è permeata,
che abbiamo sopra definito fondanti. Stiamo parlando dell’Istituto del Nastro Azzurro fra
Combattenti Decorati al Valor Militare
Ovviamente con la nostra iniziativa siamo in una
dimensione minimale, quasi un granello di sabbia in una spiaggia vastissima,
dinanzi ad un mare, che in questo tempi e sempre in tempesta.
L’Istituto
del Nastro Azzurro fu fondato a Roma il 26 marzo 1923, questo per ricordare che 90 anni prima, il 26 marzo 1833, Carlo Alberto, Re di Sardegna, con
Regio Viglietto istituiva la Medaglia d’Oro e la Medaglia d’Argento al Valor
Militare. Non nacque dalla sera alla
mattina. Nell’immediato dopoguerra sorse una “Legione Azzurra, che negli anni
tristi del primo dopoguerra voleva svolgere nella società opera di persuasione
e di conciliazione al fine di riuscire a superare i fortissimi contrasti che la
vittoria nella Grande Guerra aveva portato. Contribuì la Legione Azzurra alla affermazione della
idea di Giulio Douhet che vide la traslazione e tumulazione di un Solato Ignoto
all’Altare della Patria, segno indelebile che la guerra era stata vinta
dall’umile soldato. In tutta la storia dei popoli è l’umile soldato che vince o
perde le guerre, le sfide, le pandemie, ma spesso non è riconosciuto scippato
di queste vittorie da vertici senza scrupoli. Con la costituzione delle Corti
d’Onore L’Istituto riuscì a cancellare la piaga del “duello” in gran voga i
quegli anni.
Il 26 aprile
1926 viene pubblicato il primo numero del periodico “Il Nastro Azzurro”. Con
R.D. 31/05/1928 l’Istituto viene dichiarato Ente Morale. Sono Soci d’onore 108
Provincie e Comuni, di cui 51 Decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare e
numerosissimi Reparti delle Forze Armate. I Decorati dell’Ordine Militare d’Italia,
i decorati di Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili
in operazioni militari e civili all’estero, e di medaglie al valore
dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri e
della Guardia di Finanza, possono far parte dell’Istituto quali soci ordinari.
L’Istituto apolitico ed apartitico si prefigge di: nobilitare il segno del
valore, affermare ed esaltare il valore le virtù militari italiane, tutelare il
rispetto e l’amore per la Patria; ravvivare il ricordo degli eroismi compiuti,
assistere gli iscritti e tutelare gli interessi morali e materiali della
categoria. L’Istituto è retto da un Consiglio Nazionale, eletto ogni 4 anni dai
Presidenti delle 82 Federazioni Provinciali riuniti in Congresso Nazionale. I
Soci assommano attualmente a 5324. Dal 2014, su iniziativa del presidente Carlo
Maria Magnani, è stato istituito il Centro Studi sul Valore Militare - CESVAM,
che, tra gli altri, ha il compito di promuovere ricerche e studi sul Valore
Militare e sulla funzione attuale dell’Istituto nella società. Proprio il CESVAM,
tra le altre iniziative (info www.cesvan.org) attraverso la Federazione Provinciale
di Ancona ha promosso l’iniziativa di promuovere qui a Osimo un punto di
divulgazione, a premessa di attività di più ampio respiro quali presentazioni
di libri, conferenze, mostre ed altre iniziative culturali in sinergia con
associazioni e istituzioni di Osimo con cui già si è instaurato un proficuo
rapporto di collaborazione. Scendendo sul pratico si è attivata su questo
versante la collaborazione con La Meridiana, che consideriamo la vetrina del
dibatto socio-culturale di Osimo, e dal 25 aprile 2022 si attiva, riprendendo
una desueta ma molto efficace soluzione del secondo dopoguerra, l’ edizione di
un “Giornale Murale” che sarà pubblicato con cadenza decadale attraverso
l’attivazione di una “vetrina” fissa approfittando del fatto che Osimo ha
questa bella organizzazione delle bacheche pubbliche poste nei luoghi di incontro
cittadini. Mentre sulla Meridiana si approfondirà i concetti nel taglio di
sintesi sua caratteristica, nella Bacheca compariranno elementi iconografici e didascalici sullo
stesso argomento, creando una simbiosi che si integrano a vicenda. “Il Giornale
Murale”, sostenuto e ampliato dalla “La Meridiana” si va ad aggiungere alle
altre pubblicazione dell’Istituto, che sono il “Periodico”, bimestrale “ la
rivista I “Quaderni”, trimestrali, tutti e due su edizione su carta, i “Quaderni
on Line”, quotidiano, sulla rete, il sito (www.Istitutodelnastroazzurro,org”) e la Piattaforma Cesvam (www.cesvam.org).
Lunedi 25
aprile il primo numero del “Giornale Murale” sarà in bacheca dedicato al
partigiano combattente cattolico Teresio Olivelli, Medaglia d’Oro al Valore
Militare, ricordando questa data anniversaria con le parole di Ruggero Zangrandi
sulla crisi armistiziale del 1943: il comportamento di capi vili ed inetti
dovrà essere compensato dal sacrificio di milioni di uomini umili, i quali non
riceveranno nulla in cambio, nemmeno il ricordo del loro sacrificio. Teresio
Olivelli è uno di questi.