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lunedì 27 ottobre 2014

III LA Brigata Ancona


Le Brigate dal Nome marchigiano La Brigata Ancona
La Brigata Ancona  era composta dal 69° e 70° Reggimento fanteria. Il 69° Reggimento fanteria “Ancona”, fu costituito in Alessandria il 1 agosto 1862 con elementi del 6° deposito provvisorio di Sicilia e con due compagnie dei reggimenti di fanteria di stanza nell’isola.
Prese parte alla terza guerra di indipendenza; partecipò con la sua 12a compagnia alla spedizione in Cina del 1900, a Tien Sin, partecipando, quindi, alla azioni di reperti internazioni nella guerra dei Boxer.
Concorse alla formazione dei battaglioni d’Africa del corpo di operazione per la guerra italo-etiopica del 1896-98. Ebbe larga parte nella mobilitazione di tre reggimenti per la guerra Italo-turca del 1911-1912.
Il 70° Reggimento fanteria “Ancona” aveva come motto  “in arduis rebus virtus”, e si costituì, come il suo gemello, il 1 agosto 1862, e le vicende sono similari fino al 1881; concorse alla formazione della Brigata con l’ordinamento di quell’anno. Partecipò alla terza guerra d’indipendenza, e concorse con sue unità minori alla formazione dei battaglioni d’Africa per la guerra italo-etiopica del 1896-98 e per la guerra di Libia del 1911-12.
Entrambi avevano, ANCHE LORO, come stemma quello della città di Ancona, il Guerriero a cavallo con il tridente di casa d’Angiò.[1]
Nel 1915 la sede dei reggimenti in pace era Firenze. I Distretti di reclutamento  sono: Ascoli Piceno, Bergamo, Campagna, Catania, Gaeta, Orvieto, Torino, Treviso.
Impiego nella I Guerra Mondiale
La Brigata svolse le operazioni dal 1915 al 1918.
Nel 1915 anche la Brigata Ancona è nel settore Dolomitico, ed opera quasi a fianco della Brigata Marche, ad oriente delle Tre Cime di Lavaredo. Ad ottobre viene trasferita sul fronte dell’Isonzo, ove partecipa alla 4a Battaglia dell’Isonzo nella zona di Oslavia.
Nel 1916, dopo un periodo di ordinamento, viene trasferita, in aprile, nel Trentino, nell’alto Astico alle dipendenze della 35a Divisione. Nel giugno è nel settore di Monte Corno ove partecipa alle operazioni in cui fu catturato Cesare Battisti.
Nel 1917 partecipa alla 10a battaglia dell’Isonzo e, come rincalzo,  alla successiva. E’ investita appieno dall’offensiva austriaca dell’ottobre, la battaglia di Caporetto, dove i suoi reggimenti oppongono una ordinata ritirata, lasciando dietro di se numerose perdite, ma non si disunisce ne si disintegra.
 Il 2 novembre passa il Tagliamento al ponte della Delizia; raggiunto il Piave è riordinata nella zona di Padova. Nel 1918, di nuovo ricostituita, ad aprile è assegnata nel settore di Valbella e partecipa a tutte le operazioni della primavera estate, compresa la battaglia del Solstizio, nel basso Piave. Ad ottobre a quella di Vittorio Veneto, tanto da essere citata sul Bollettino del Comando Supremo del 2 novembre 1918.
I Riconoscimenti e le Perdite
Per il suo valore ha avuto la Medaglia d’Argento al V.M. alla Bandiera del 69° Reggimento, per i combattimenti dell’ottobre 1917 sul Fajiti, durante la ritirata di Caporetto, la Medaglia di Bronzo alla bandiera del 70° Reggimento per il ciclo di operazioni del 1918,  Due suoi Militari sono decorati di Medaglia d’Oro, mentre 101 ufficiali e 83 uomini di truppa hanno avuto la Medaglia d’Argento; 280 ufficiali e83 uomini di truppa quella di bronzo.
4 suoi Comandanti hanno avuto l’Ordine Militare di Savoia sul campo, segno indubbio che la Brigata è stata ben diretta e condotta.
Per il suo impiego, e quasi stupefacente dirlo, la Brigata Ancona ha avuto tra Caduti feriti e Dispersi, 18900 uomini, ovvero è stata ricostituita in tre anni e mezzo di guerra, quasi cinque volte.



[1]Ministero della Guerra, Calendario Regio Esercito, XVII -1939  - XVIII, a cura del S.I.M. (Servizio Informazioni Militari), Edizioni Luigi Alfieri, Milano, 1938.


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