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sabato 31 luglio 2021

INFOCESVAM Anno VIII, 8, N.8, 1 Agosto 2021

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO VIII, 8, N. 8, 1 Agosto 2021

VIII/8/376 - La decodificazione di questi numeri è la seguente VIII anno di edizione, 8 il numero progressivo di Infocesvam, 376 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. L’Ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

VIII/8/377 Rivista QUADERNI. Si ribadisce, ANCORA UNA VOLTA, che non verranno presi in considerazione i contributi già pubblicati su altre riviste o edizioni, né parti di opere già pubblicate e soggette a Diritti di autore pertinenti ad altri soggetti

VIII/8/378 Con il 1 agosto 2021 inizia l’anno accademico 2021-2022. Per il Master in Storia Militare Contemporanea è la IV edizione, per il Master in Politica Militare Comparata è la III Edizione.

VIII/8/379 A seguito della approvazione del Relativo progetto da parte del Ministero della Difesa, relativo al Centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto si è deciso di produrre un numero speciale della Rivista QUADERNI,  in edizione a colori di 1000 copie da distribuire alle Scuole di ogni ordine e grado.

VIII/8/380 Nella sessione estiva del Master di Terrorismo ed Antiterrorismo tenutasi il 5 luglio 2021 si sono laureati i Frequentatori Livio T., Domenico V, Vincenzo C., Parnanzone C.,

VIII/8/381 E’ stato predisposto il manoscritto n. 2 del Volume I “Vicende dei Militari Italiani in Russia, nell’ambito del Progetto 2020 dedicato alla Campagna di Russia

VIII/8/382 Nella sessione estiva del Master di Storia Militare Contemporanea dal 1795 al 1960  il 20 luglio 2021 tutti i Frequentatori si sono laureati

VIII/8/383 Save the Date. Il 16 ottobre 2021 si terrà un Convegno a Roma, modalità e programmi su www.cesvam.org, organizzato dal CESVAM, dedicato alla al centenario del Milite Ignoto

VIII/8/384 Nell’ambito del progetto dedicato al Milite Ignoto, una iniziativa, nell’offerta didattica del Master di Storia Militare Contemporanea, prevede di dedicare tesi alla tematica del Milite Ignoto.

VIII/8/385 Al Ministero della Difesa, dietro richiesta, sono stati presentati i progetti per l’anno 2022 con lettera ufficiale. Tra gli altri quello relativo al Centenario dell’Istituto, alla Missione in Libano, al potenziamento del Museo dell’Istituto e agli ordinamenti della Costituzione 1945-1949.

VIII/8/386 Con il nuovo anno accademico L’Istituto del Nastro Azzurro/Cesvam ha attivato un terzo Master, riedizione di un precedente master, dal Tema “Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale”. L’Edizione di questo anno sarà la VII

VIII/8/387 Nell’ambito del Convegno che si terrà a Roma il 16 ottobre 2021, saranno presentate ed illustrare le tesi di frequentatori dei Master in Storia Militare e Politica Contemporanea sotto forma di comunicazione

VIII/8/388 Contrariamente a quanto annunciato nel Bollettino precedente nel quale si notificava che Il Cesvam, seguendo il calendario accademico avrebbe sospeso le attività per la pausa estiva per i mesi di luglio ed agosto.  Per la realizzazione del progetto del Milite Ignoto, dati i tempi tecnici, rimane aperto e prosegue le attività normalmente.

VIII/8/389 Nell’ambito del progetto dedicato al Milite Ignoto, una iniziativa, nell’offerta didattica del CESVAM è stato approntato l’edizione 2021/Milite Ignoto del progetto Storia in Laboratorio. Elementi di informazione su www.storiainlaboratorio.blogspot.com mesi di agosto/settembre 2021

VIII/8/390 Progetto Prigionia 2017/2.  Il volume I della serie dedicato alla prigionia è in stampa. Sarà pronto entro la prima decade di Agosto

VIII/8/391 VIII/7/368 La sessione estiva di laurea che si è tenuta il 2 luglio 2021 del Corso di Aggiornamento e Perfezionamento in Terrorismo ed Anti terrorismo ha visto brillantemente laurearsi la Dott.ssa Annalisa C.

VIII/8/392 Medaglie coniate in occasione della Grande Guerra. A tutte le scuole che parteciperanno al Progetto Storia in Laboratorio ed ai Frequentatori del Master che sceglieranno una tesi sul Milite Ignoto sarà offerta a ricordo le suddette medaglie, a significare la tradizione medaglistica dell’Istituto.

VIII/8/393 VIII/8/382 Nella sessione estiva del Master di Politica Militare Comparata: Piani, Mezzi, Obiettivi  il 20 luglio 2021 tutti i Frequentatori si sono laureati

VIII/8/394 Il Blog www.valoremilitare,blogspot.com per il mese di luglio 2021 ha avuto un numero di accessi mensile oltre i 2020,  mantenendosi nei livelli dei mesi precedenti

VIII/8/395 La Campagna di divulgazione ed informazione, che doveva iniziare il I settembre 2021 inizierà il 1 agosto 2021 in relazione al progetto del Milite Ignoto e alla organizzazione del Congresso Nazionale che si terrà il 22 ottobre ad Arezzo

VIII/8/396 Con il nuovo anno accademico L’Istituto del Nastro Azzurro/Cesvam ha attivato, per laureati, riedizione di un precedente master, Corso di aggiornamento e perfezionamento dal Tema “Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale. L’Edizione di questo anno sarà la VII

VIII/8/397 Sono stati pubblicati sul Sito del Nastro Azzurro/CESVAM e sulla Piattaforma www.cesvam gli Indici del mese di luglio della Rivista QUADERNI ON LINE

VIII/8/398 Progetto Prigionia 2017/2.  Il volume II della serie dedicato alla prigionia è in stampa. Sarà pronto entro la seconda decade di Agosto

VIII/8/399. Si ribadisce che Il Progetto Capire la Grande Guerra si articola in tre volumi. Il Volume III dedicato ai Generali della Grande Guerra è stato pubblicato. I Volumi I  ,Né Alleati né Amici, ed il Volume II, “Una Vittoria sul Campo” sono nella fase di editing. Si ritiene utile aspettare anzichè andare in una terza Casa Editrice per ragioni di omogeneità

VIII/8/400 Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 settembre 2021. I precedenti numero di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblica su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM

 

sabato 17 luglio 2021

Il Passaggio del fronte del 1944

 

Osimo celebra il 77° Anniversario della Liberazione

Nota a margine

Di Massimo Coltrinari

 

Presente la figlia del Generale Anders, con l’intervento del noto giornalista Paolo Mieli Osimo ha celebrato il 77mo anniversario della Liberazione avvenuta il 18 luglio 1944. La lodevole iniziativa ancora una volta ha sottolineato il dato che questi avvenimenti sono poco conosciuti, almeno a livello locale. Su più ampio prospetto sembra che la seconda guerra mondiale sia stata acquisita solo per didascalia. Sottolineato come dato di novità il fatto che i polacchi erano anticomunisti e molto distanti da tutto il movimento comunista. Una delle caratteristiche della seconda guerra mondiale, come tutte le guerre, è proprio quello che sono inutili e che non risolvono i problemi. Il principio che la guerra è la continuazione della politica, acquista su una mala interpretazione del “Della Guerra” del generale von Clausewitz, è completamente fuorviante. Con la politica, intesa come arte di uomini onesti che cercano di risolvere e conciliare opposti interessi per raggiugere e trovare senza violenza successivi equilibri di convivenza a tutti i livelli fra uomini e collettività, si risolvono le controversie e si evitano i conflitti. Nel 1939, ed è stato detto e si spera che solo pochi nell’uditorio siano stati sorpresi da questa asserzione, Stalin, e quindi la URSS comunista, firmò il patto di non aggressione tramite i loro ministri degli esteri. La speranza del dittatore comunista era quella di evitare la guerra con la Germania e quindi sperare che tutta la potenza tedesca si riversasse sulle odiate democrazie occidentali, distruggerle e quindi eliminare l’espressione politica del capitalismo. A sostegno di tutto ciò fornì fino all’ultimo minuto enormi quantità di materie prime strategiche con cui la Germania condusse a suo agio i primi, due anni di guerra, compreso l’attacco alla Francia che fu debellata in quattro settimane nel maggio 1940. Questo patto scatenò la seconda guerra mondiale e la URSS, se si è onesti, deve essere considerata una delle potenze che, per puro suo egoismo, fu responsabile della seconda guerra mondiale. Senza l’alleanza del 1939 con al URSS, la Germania mai sarebbe stata in grado di entrare in guerra. Come se tutto questo non bastasse, al momento della invasione della Polonia il 1 settembre, la URSS applicò alla lettera una delle clausole segrete del Patto del 23 agosto 1939: invase anch’essa la Polonia e si annesse con metodi autoritari tutta la parte Orientale della Polonia. Una politica così miope e cosi opportunistica di basso profilo che trova nella valutazione dello Stato Maggiore tedesco la sua conferma: ci sono altri 200 km in più da conquistare prima di arrivare a Mosca, tanto erano avanti i piani tedeschi per la già decisa invasione della URSS, che risalgono addirittura al Main Kampf del 1923 con la teorizzazione della conquista dello spazio vitale.

La Polonia fu divisa fra nazisti e comunisti e cancellata dalla carta geografica. Come se tutto questo non bastasse, ed è stato detto ieri, la URSS tramite la sua polizia politica, la tristemente nota NKVD, eliminò fisicamente a Katiyn 11.000 Ufficiali polacchi, da s. ten. a generale suoi prigionieri, in pratica tutta la classe dirigente polacca caduta nelle sue mani. Una frattura tale che impedì qualsiasi riconciliazione dal 1941 in poi quando la URSS, attaccata, entrò per forza nella coalizione antihitleriana. Quando Varsavia insorse, nel 1944, con l’Armata Rossa a pochi chilometri, La URSS non mosse un dito lasciando i tedeschi liberi di annientare gli insorti polacchi. Nel 1945 la URSS era di nuovo padrona questa volta di tutta la Polonia e la NKVD entrò di nuovo in azione con i rastrellamenti e le deportazioni di polacchi. Varsavia ricorda questi tristi giorni con un monumento rappresentato da un carro merci su un binario in partenza. VI è sufficiente materia per comprendere come i Polacchi, quelli sopravvissuti a queste politiche, tritati tra nazisti e comunisti, riuniti in un Corpo Militare, nel momento che combattevano i tedeschi in Italia, diciamolo con un eufemismo non vedevano di “di buon occhio” tutto quello che lontanamente assomigliasse al comunismo. Erano circa 43.000, fra uomini e donne, i Polacchi del II Corpo d’Armata.  Pochi, in relazione a quello che era l’Esercito Polacco del 1940. Infatti, questi sopravvissuti, non erano né teneri né permissivi nei confronti delle formazioni partigiane comuniste italiane (vds., varie testimonianze tra cui quelle di Paolino Orlandini, recentemente scomparso) e l’unica formazione partigiana che accettarono nelle loro fila era la Brigata Maiella, al comando di Ettore Troilo formatasi in Abruzzo e dichiaratamente anticomunista.

Chi impersonificò tutto questo è il generale Anders, comandante del II Corpo Polacco che liberò Ancona, ma anche Imola e Bologna.

Il Sindaco Pugnaloni ha esordito al Chiostro intervistando Paolo Mieli con una domanda pertinente. Che cosa si deve intendere per Regime, Resistenza, Liberazione. Paolo Mieli ha dato una risposta ancora più pertinente. Occorre essere prudenti nell’usare queste parole, che devono essere considerate quasi sacre. Regime, Resistenza e Liberazione, per noi sono un tutto uno, quasi consequenziale. Per i Polacchi Regime significò occupazione ferrea di nazisti e comunisti, Resistenza significò lotta disperata contro nazisti e contro comunisti sia durante la guerra che dopo, Liberazione, giunta solo nel 1989 con il crollo della URSS. In mezzo un gruppo di loro che combattè nelle fila alleate, che conquistarono Monte Cassino, liberarono le nostre città e il nostro territorio, e come compenso ebbero l’ostracismo dalla Polonia dominata dai comunisti e quasi tutti morirono in esilio sognando la loro Polonia. Osimo come Ancona, dati militari alla mano non fu liberata dai partigiani (come è evidente da un anche superficiale studio delle operazioni del 17-20 luglio 1944 e dalle relazioni del Ten. Col. Corradi responsabile militare delle formazioni partigiani ad Osimo e dai diari e testimonianze di chi ha vissuto quei momenti) ma per manovra dai Polacchi. A cui va un altro grande ringraziamento. L’esito infelice della Prima Battaglia per Ancona (ieri si è molto equivocato su questo concetto: non vi è una Battaglia di Ancona come non vi può essere una Battaglia di Osimo, o del Monte della Crescia che è stato ieri suggerito in modo improprio, ma una battaglia per il Porto di Ancona, ovvero le operazioni finali dell’avanzata dal Potenza verso Nord del II Corpo Polacco iniziate il 30 giugno 1944) fece prendere in considerazione al Comando Polacco l’ipotesi di un bombardamento da parte della aviazione tattica di Osimo, che sarebbe stata rasa al suolo. L’intervento del gen. Utili, Comandante del CIL e fresco vincitore a Filottrano, e del suo Capo di Stato Maggiore (Col. Lombardi) convinse Anders della inutilità di questa azione; più redditizia sarebbe stata una manovra classica di Corpo d’Armata (fissaggio a sinistra (polacchi), progressione e rottura al centro (forze corazzate polacche), sicurezza a destra (Italiani del CIL). Anders ed i suoi accettarono il consiglio ed il piano suggerito da Utili portò alla conquista del porto di Ancona in sole 24 ore (18 luglio). Osimo, attuata questa manovra fu occupata così come Ancona fu occupata, in quando i tedeschi, per non cadere in trappola ed essere annientati, le abbandonarono in tutta fretta.

Mieli ha ragione che sta iniziando una nuova stagione culturale per l’Italia. Ben detto. Ma nel respingere chi ha generato la dittatura e la guerra, non accettando ogni tentativo di riabilitazione di nazisti e fascisti (Auschwitz  e quello che significa, ricordarlo per non riviverlo), cominciamo a conoscere a fondo persone come Anders e fatti come quelli riferiti al II Corpo Polacco. Un minimo di gratitudine e riconoscenza a chi ci diede tantissimo, a cui noi abbiamo contraccambiato con la manipolazione e, peggio ancora, con la scarsa conoscenza delle loro gesta con l’aggiunta di indifferenza e oblio.