Notizie,documenti, contributi,riguardanti la Storia di Ancona e delle Marche.Inoltre contributi e note alla Storia Militare delle Marche sotto l'egida del Comitato Scientifico del Club Ufficiali Marchigiani. E' spazio esterno del CESVAM - Istituto del Nastro Azzurro per la collaborazione il CUM. (Info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)
Traduzione
domenica 30 aprile 2023
giovedì 20 aprile 2023
Dizionario di Araldica I - M
Post precedenti in data 10 e 20 Marzo. Materiali di Araldica per lo studio e le ricerche sullo stemma di Ancona
Idra,
in araldica si dice di mostro favoloso a sette teste, ali di pipistrello, zampe
d’aquila, coda di serpente; si pone di profilo.
IHS,
in araldica si dice di trigramma greco del nome di Gesù riportato nelle insegne
di "ordini religiosi".
Illeonito,
in araldica si dice di leopardo in posizione rampante.
Illeopardito, in
araldica dicesi del leone passante.
Illuminato, in
araldica si definisce l’animale con occhi di smalto diverso da quello del
corpo; in particolare il cavallo si dirà "animato".
Il tutto di,
in araldica si dice di più figure, che nominate nella blasonatura, abbiano lo
stesso smalto.
Immortalità,
in araldica è il rogo della Fenice.
Impresa,
in araldica può essere di corpo o di anima; nel primo caso è una figura che
sostiene il motto, nel secondo caso una sentenza o frase allegorica e si pone
in fascia sotto lo scudo.
Inalberato,
in araldica è la definizione del cavallo o dell’unicorno, ritti sulle zampe
posteriori.
In banda, in sbarra,
in fascia, in palo, in araldica sono precisazioni circa
la posizione delle figure.
In cinta o in orlo,
in araldica si dice di sei, sette o più figure poste nello scudo a girare ad
ugual distanza dal bordo.
In divisa, in
araldica è la definizione della banda, fascia o sbarra ridotte a 2/3 della loro
normale larghezza; se la divisa è in banda si dice "banda in
divisa"; se in fascia si dirà "fascia in divisa"; se in sbarra
si dirà "traversa".
Ingegno,
in araldica è parte della chiave che entra nella serratura.
Insù (all'),
in araldica si dice di arma con la punta verso l'alto.
Ingiù (all'),
in araldica si dice di arma con la punta verso il basso
Inquartato,
in araldica vedasi partizioni principali dello scudo; è lo scudo diviso in
quattro parti uguali.
Interzato,
in araldica vedasi partizioni principali dello scudo; è lo scudo diviso in tre
parti uguali.
Labaro,
in araldica si dice di stendardo rettangolare o quadrato.
|Lambello,
vedasi pezze onorevoli.
Lambrecchini, in
araldica si dice di drappi che escono dall’elmo che riportano alterati i colori
dello scudo.
Lampassato, in
araldica definisce i quadrupedi che hanno la lingua di smalto diverso dal
corpo.
Leone,
in araldica si dice di figura molto comune negli scudi; le numerose posizioni
sono illustrate nelle tavole del testo.
Luna, in
araldica si dice di piena, figurata e
d'argento, ma spesso in forma di falce di luna; v. crecenti.
Lupo, in
araldica si rappresenta passante e con la coda pendente il che lo distingue
dalla volpe che la porta dritta.
M
Motto,
in araldica si dice di frase o parola che accompagna uno stemma o una impresa.
Moscature,
in araldica sono le code dell'ermellino.
Moro,
in araldica è la testa di Re Moro con turbante posto di profilo o di fronte.
Quattro teste di moro sono inserite nello stemma della Sardegna.
Mitra,
in araldica è il copricapo dei prelati con la sommità divisa in due punte;
dallo stesso pendono due larghi nastri detti infule,
Minerva,
in araldica è la dea romana della sapienza, viene raffigurata con l'elmo e la
lancia.
Metalli,
vedi smalti.
Merlato,
in araldica è la linea di contorno a merlatura, può essere alla guelfa (piano)
alla ghibellina (a coda di rondine).
Melusina,
in araldica è la sirena uscente dal
tino.
Medusa, in araldica si dice di mostro alato
mitologico, una delle Gorgoni anguicrinite uccise da Perseo. Se ne rappresenta
normalmente la testa.
Massacro,
in araldica si dice di testa di cervo o di bue scarnificata e posta di fronte.
Mare,
in araldica si rappresenta nella punta dello scudo, di solito è ondato
d'azzurro, d'argento, di verde.
Mantello,
in araldica è adottato da chi è insignito della sovranità o di rango
principesco e su di esso, coperto dal padiglione, sembrano appoggiarsi le armi
di sovrani o principi.
Mano,
in araldica si dice dell'aquila o più esattamente artiglio alato. Zampa
d’aquila sostenente un mezzovolo.
Manicato,
in araldica si dice del manico di uno strumento diversamente smaltato dal
resto.
Maestà (in),
in araldica si definiscono gli elmi, gli animali o le loro teste poste
frontalmente; i sovrani assisi sul trono.