Notizie,documenti, contributi,riguardanti la Storia di Ancona e delle Marche.Inoltre contributi e note alla Storia Militare delle Marche sotto l'egida del Comitato Scientifico del Club Ufficiali Marchigiani. E' spazio esterno del CESVAM - Istituto del Nastro Azzurro per la collaborazione il CUM. (Info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)
Traduzione
venerdì 31 gennaio 2025
lunedì 20 gennaio 2025
Conferimento Emblema Araldico Recanati 16 Gennaio 2025
Si è tenuto il giorno 16 Gennaio 2025 nell’Aula Magna del Municipio della Città di Recanati, a cura
della Federazione Regionale delle Marche
dell’Istituto del Nastro Azzurro il conferimento dell'Emblema Araldico, su
proposta della Federazione Provinciale di Macerata, alla Sig.ra Giovanna
Ceccaroni, figlia della MOVM Mario Alessandro Ceccaroni caduto sul fronte
greco-albanese il 16 gennaio 1941. Tale conferimento è stato preceduta da una
semplice ma significativa cerimonia in Via Roma, con la deposizione di una
corona di fiori alla lapide che ricorda
Mario Ceccaroni.
Secondo la prassi
introdotta dal CESVAM in merito alla consegna dell’Emblema Araldico si è dato spazio anche ad un momento di
cultura militare con la presentazione del volume di Monica Apostoli dedicato alla nascita delle prime compagnie
trasmissioni, volume edito da CESVAM. Relatori Marco Maria Contardi e Giovanni
Riccardo Baldelli
Il CESVAM continua cosi, dopo l'iniziativa
della bella realizzazione del "Piroscafo Conte Rosso" con la
Federazione di Asti, e le varie iniziative
in essere con la Federazione della Toscana, che a breve vedrà anche la
collaborazione con la comunità ebraica di Firenze in merito ai militari
italiani di razza ebraica decorati al
Valor Militare, la collaborazione con le Federazioni nel solco delle
realizzazioni discendenti dai Progetti
in essere avviati dal CESVAM stesso.
venerdì 10 gennaio 2025
Significato ed Essenza dell'Emblema Araldico dell'Istituto del Nastro Azzurro
SIGNIGICATO ED ESSENZA
DELL’EMBLEA ARALDICO DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO
Massimo Coltrinari
All’indomani della conclusione del
nostro processo unitario, con la vittoria nella Grande Guerra, si sentì la
necessità di un ‘ulteriore presenza dello Stato, espressione della Nazione
Italiana, nella società civile nei più variegati campi, soprattutto quello
economico, industriale, sociale. Da questa necessità l’intervento dello Stato
si è manifestato attraverso la costituzione di “Istituti” che accogliessero le
migliori energie e le personalità di spicco affinche, in parallelo con
l’organizzazione statuale, raggiungessero determinati obiettivi, fondamentali
per il progresso della Nazione.
E’ il prosieguo del progresso unitario che si
attua in modo particolare. Sono così creati, L’Istituto Nazionale della
Ricostruzione Industriale (I.R.I), L’Istituto Nazionale della Vasca Navale,
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), L’Istituto di Storia
del Risorgimento, L’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del
Pantheon, L’Istituto Nazionale per il Medio ed Estremo Oriente (ISMEO),
Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valore Militare. Dal
Nome di questi Istituti si evince la finalità per cui sono stati costituiti.
L’idea ispiratrice della costituzione
dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valore
Militare è quella napoleonica della
Legion d’Onore, che voleva raccogliere attorno alla bandiera tricolore francese
il meglio dei Cittadini, in sostituzione della aristocrazia nobiliare
medioevale e dell’Ancien Regime spazzata
via dai principi di uguaglianza e fratellanza della Rivoluzione Francese.
L’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare nasce
quindi come una Elite, in cui criterio base è la dimostrazione sul campo del
Valore Militare, la cui azione è incardinata sul quello che si intendeva e si
intende come Codice d’Onore. Nei primi decenni i criteri di ammissione furono
rigidi: non solo si doveva essere decorati, ma la decorazione doveva essere
conseguita in presenza del nemico. Fino allo scoppio della seconda guerra
mondiale, con criteri via via meno rigidi, non si ammettevano soci le cui
motivazioni di concessione della Medaglia al Valore militare erano per altri
fatti, quali l’ordine pubblico, l’ardimento, e aspetti sociali.
Per sottolineare tutto questo è dare
ulteriore spessore a questa impostazione dell’Istituto del Nastro si credette
opportuno dare manifesta immagine del Valore Militare, creando di fatto una
“nobiltà” basata sul Codice d’Onore, e sui valori fondanti l’Istituto, con un
riconoscimento ufficiale.
Vittorio Emanuele III con Regio decreto, quindi, dispose che i Soci dell’Istituto del Nastro Azzurro possano fregiarsi del diritto di far uso di
un emblema araldico sulla base delle decorazione ricevuta. In sostanza questo
riconoscimento vuole dare un riconoscimento ufficiale di Nobiltà all’atto di
Valore compiuto
Con Regi Decreti 7 ottobre 1926, 17
novembre 1927 e 19 dicembre 1935, con cui si conferiva l’Emblema Araldico ai
Soci dell’Istituto decorati di Croce di Guerra al Valore Militare, è stato concesso all’Istituto ed ai
suoi Soci l’uso
di un Emblema Araldico
concessione confermata in epoca
repubblicana in approvazione
dello Statuto dell’Istituto, con
D.P.R. del 10.1.1966,
n.158
Viene rilasciato dalla Presidenza Nazionale
ai Soci
che ne fanno
domanda tramite le rispettive Sezioni e Federazioni, dietro versamento
dell’importo previsto.
L’Emblema Araldico alla Memoria viene
rilasciato a titolo gratuito, su domanda del congiunto più vicino o della
Federazione competente, alla memoria dei decorati Caduti sul Campo o morti in seguito a ferite o
invalidità contratte in guerra o in missioni per il mantenimento della pace. Ai Soci d’Onore
l’Emblema Araldico viene rilasciato a titolo gratuito.
L’Emblema deve essere autenticato con
l’apposizione del timbro a secco.
IL
distintivo dell’Istituto da portarsi all’occhiello della giacca è
costituito: – per i Soci
Ordinari dallo scudo
dell’Emblema Araldico con riportati
i simboli delle decorazioni di cui il Socio o il
congiunto del Socio è insignito; – per i Soci Sostenitori da uno spillo con Emblema Araldico generico .
Oggi
la concessione dell’Emblema Araldico ha assunto un ulteriore
significato: quello di ricordare ai posteri, ed ai congiunti le gesta e la
figura del loro parente, al fine di mantenere vivo nella società, attraverso il
passaggio generazionale, il ricordo e le gesta di chi ha dato “di più” alla
Patria. E’ quindi un veicolo fondamentale della missione dell’Istituto nella
società civile, sempre basato su quel novero di regole non scritte ma basilari
per un vivere sereno e collettivo che è il Codice d’Onore.