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domenica 10 novembre 2019

1944 La Guerra in casa. 2

18 giugno 1944. Abbiamo deciso con Lina di scrivere memorie riguardanti la situazione politica che stiamo attraversando, mettendo su questi fogli i fatti salienti che accadono e che accadranno, perché per quanto finora tutto sembra calmo nella nostra cittadina, pure lo stato d’animo di noi Osimani non è naturale. Troppe chiacchiere circolano…. E quindi ci promettiamo di segnare ogni cosa che accadrà.


20 giugno 1944. Questa notte, sono fuggiti alla chetichella, con la loro famiglia, i maggiori esponenti del fascio repubblicano. Infatti l’aria politica si è molto offuscata in questi ultimi giorni! Le truppe alleate combattono nell’Ascolano e questi nostri…coraggiosi concittadini per amor patrio…scappano!! Famiglia, M…..Alberto con la famiglia, le signorine Sgardi con la mamma, il famigerato Vincenzo (nel diario viene indicato il nome. Ma l’autrice ha espressamente chiesto che non venisse indicato n.d.a) con moglie, figlio e tre sorelle, I….con la moglie ed altri a cui sfugge il nome.
Intanto noi Osimani siano “come color che son sospesi”.
E’ un mese e più che si parla e si dice che gli Alleati sono arrivati qui vicino, che fra pochi giorni, anzi fra poche ore per gli ottimisti, occuperanno Ancona con uno sbarco, e noi come cittadina a sud di quest’ultima città, con Loreto, Castelfidardo, Recanati e dintorni, saremo occupati senza il passaggio della truppa. Certo si prevede che la conquista di Ancona non sia tanto facile, perché molte forze tedesche occupano quella zona sino a Jesi e sicuramente gli Alleati troveranno resistenza. Auguriamoci e preghiamo Dio che dalle nostre parti non passi il furore del combattimento.

21giugno1944. Stamane per iniziativa dei Patrioti[3], che hanno preso sin da ieri il comando, si è iniziata la distribuzione del grano depositato nei magazzini del consorzio. Il prelevamento è di kg130 per ogni componente di famiglia Osimana, ed anche gli sfollati hanno avuto diritto a questa giusta cosa. Sembra ce questo grano sia dato gratuitamente, ed è da immaginarsi con quale festa e giubilo venga prelevato da ogni persona, compensando così la fatica di portarlo a casa, dato che fuor dei carrettini a mano, non esiste altro mezzo di trasporto.
Oggi pomeriggio, diversi tedeschi sono venuti per portarsi via i cavalli. Avevano la distinta dei nomi di chi possedevano tali animali ed il loro agire è stato assai brusco! Ne sappiamo qualche cosa essendo Lina ed io presenti a tale fatto nell’amministrazione Briganti Bellini. Sembra che abbiano portato via delle automobili trovate nascoste, e pure hanno fatto razzia di biciclette che transitavano. Sempre nel pomeriggio si è sparsa la voce che a Castelfidardo si siano accampati nella selva 3000 tedeschi. “Siamo in buone mani!”

22 giugno 1944. Questa mattina i tedeschi hanno intano e dato fuoco il molino dei cereali di Bianchi su al Duomo. Lo spavento della popolazione è stato grande, specie per quei abitanti vicini. Dopo lo scoppio delle mine, il fuoco è stato subito domato, tanto da non arrecare danni al caseggiato, ma il macchinario del molino è inservibile. Dello stesso Bianchi , ieri è andato distrutto, sempre per mano dei tedeschi, altro molino alla Stazione d’Osimo. Di questo nulla si è potuto recuperare!
Altre mine sono state messe al Panificio di San Marco. I danno qui sono lievi. Tutta la popolazione è demoralizzata! Si dice che anche le filande faranno la stessa fine.[4]

23 giugno 1944. Ieri sera a Padiglione sono stati uccisi dai tedeschi, due giovani Patrioti che avevano tentato d disarmare degli assassini! I giovani sono: uno di Osimo tale Pallotta Augusto e l’altro di Ancona tale Spinosi Alberto. Ciò ha provocato sdegno e preoccupazione in tutta la popolazione specie per il primo molto conosciuto ed apprezzato. Questa mattina la filanda di cardinali al Borgo San Giacomo ha subito la stessa sorte dei molini. Quasi tutto il macchinario è andato distrutto, ma i muri esterni del caseggiato sono rimasti intatti. Mitragliatrici sono state piazzate ai lati della strada affinchè la popolazione non transitasse e tanto meno si fosse opposta! L’agitazione è in tutti!
Farmacie, negozi di generi alimentari, barbiere, caffè, sono chiusi. Pochissima gente è per a strada. Si vedono gruppetti di persone che noi conosciamo per Patrioti, sparsi qua e là che parlano sottovoce e si dileguano al comparire dei tedeschi!
Personalità di Osimo come Preside La Vaccara, dott. Boccanera, sig. Micheli hanno buscato.. a suon di schiaffi. Da stamane non abbiamo il latte. Pazienza! Intanto si vocifera che gli Alleati combattono nei pressi di Macerata. E’ vero che a Castelfidardo ci sono tanti tedeschi. C’è il comando della 271° Divisone. Don Iginio Ciavattini, che per il momento rappresenta la maggiore autorità del Paese, si è recato a piedi a Castelfidardo per parlare con il Generale e pregarlo affinchè Osimo non subisca danni rilevanti di sabotaggio, ma il Generale si è fatto negare. Non sarebbe un tedescaccio!!!!
Stamane sono stati arrestati dai Giovani patrioti, diversi esponenti del vecchi e nuovo fascio. Di nostra conoscenza c’è il dott. Davanti, ing. Chiaraluce, Capitoli, Cialabrini, Pagana, Marcucci Domenico, La Vaccara, notaio Egidi, Fratelli Zoppi della Stazione, Lemmo ed altri.
Ore 18. Si dice che fra poche ore giungeranno i soldati delle SS. Non basta! Stanno scoppiano le mine nella strada a Gambò, proprio sotto casa nostra. I tedeschi fanno saltare questa strada e intanto preparano le buche per mettere l’esplosivo da far scoppiare quando sarà ora. N. 11 forti colpi hanno preparato le biche. Ad ogni colpo la nostra casa trema. Siamo tutti con la testa per aria, specie lo zio che non vuol ritornare a casa.

24 giugno 1944. La giornata è stata abbastanza calma. I negozi sono tutt’ora chiusi. Pochissima gente per le vie. Sono passati alcuni cacciabombardieri. Un po’ di panico perché la contraerea di Candia voleva colpirli. Ringraziando Iddio nulla è accaduto. Questa mattina per avere mezzo chilo di carne, ho fatto la fila per due ore e un quarto giù ai macelli!

25 giugno 1944. Si vocifera che i tedeschi andranno nelle case a prendere le radio. Non sarebbe il loro primo atto vandalico! Intanto noi, la nostra l’abbiamo nascosta in un posto sicuro, e a portata di mano per quanto dobbiamo sentire i bollettini.
Ore 19 circa. Sono passati 12 caccia bombardieri i quali facendo acrobazie proprio sopra Osimo, ci hanno fatto passare una decina di minuti di spavento. Eravamo con lo zio in Piazza e ci siamo rifugiati nella Chiesa del sacramento

26 giugno 1944. Spavento e panico al principio della mattina. I tedeschi sono andati in diverse case a perquisire dubitanti di armi nascoste. Anche da noi hanno bussato, ma non abbiamo aperto. Non hanno insistito e  per questa volta è andata bene, ma il nervosismo regna in tutti, specialmente a casa nostra. I nervi e il tono di voce, specie il mio, supera tutti gli altri!
Oggi pomeriggio abbiamo avuto un’altra notizia sensazionale. I tedeschi hanno ucciso a colpi di rivoltella il mugnaio Polverini Carlo, il quale negando la presenza di Patrioti in casa sua ( in verità non c’erano, ma di quest’ultimi era stata lasciata momentaneamente un’automobile poco distante dal recinto di proprietà dello stesso Polverini nel frattempo che loro perlustravano i dintorni) così per un dubbio mal fondato, hanno tolto la vita ad un padre di cinque figli, in presenza del più grande che ha dovuto assistere al delitto senza poter difendere il proprio genitore!
Avendo poi i medesimi trovato nei pressi delle cosi dette casette di Rinaldo dei documenti di un ufficiale disperso, hanno punito quei poveri casettari, bruciando tutte le 10 case in presenza dei proprietari i quali anno dovuto assistere allo spettacolo senza poter ricuperare alcun effetto personale. Questa povera gente è stata messa in fila sulla strada, con davanti diverse mitragliatrici pronte per l’azione al primo movimento di difesa! Quante lacrime, quanto sudore calpestato dalla barbaria tedesca!

Altro fatto fac-simile è avvenuto giorni or sono a Campocavallo. I tedeschi perlustrando i dintorni, avevano visto una figura umana che cercava di nascondersi fra il grano. Credendo che fosse un Patriota, hanno incominciato a sparare. Constatato di non averlo colpito, hanno obbligato tutti i componenti di diverse case di contadini di quella zona a raggrupparsi in un campo e a dichiarare chi era quel tale che fuggiva. Questo gruppo di circa 100 persone dovette stare per sei sette ore sotto la sferza del sole con la visuale della forca pronta, fino al momento in cui i tedeschi dopo svariate inchieste, vennero a sapere e constatare che il fuggitivo era in giovinetto, che alla vista dei tedeschi armati, preso dalla paura si era nascosto fra il grano. Tra quella gente c’era la famiglia del padre del nostro contadino Aurelio Quattrini.

27 giugno 1944. Dalle prime ore del mattino si è sentito il rombo del cannone in direzione di Macerata. Oggi la giornata è stata movimentatissima. I tedeschi hanno minato stamane San Bugheto la nostra centrale dell’acqua e della luce. I danni sono enormi! Verso le 10 è giunta un’altra volta la SS mettendo un vero panico! Il fuggi fuggi è stato generale. Tutti ci siamo rinchiusi nelle nostre case. Alle ore 11 se ne sono andati. Alle ore 13.20 sono ritornati. Noi li abbiamo visti dal balcone che guarda Gambò. Erano tutti armati di fucili mitragliatori. Noi naturalmente siamo sempre sottosopra! Intanto il rombo del cannone continua, e così lo scoppio delle mine per allargare le buche sulla strada. Queste poi sono state riempite di dinamite. Salteremo in aria!? Passano glia aeroplani con tutto questo movimento ci sembra di stare in un letto di…rose!!
Da questa sera siamo privi oltre che dell’acqua, anche della luce, e chissà quanto tempo dovremo stare in queste condizioni. Noi ci siamo provvisti di acqua per qualche giorno, poi Dio provvederà! Data la mancanza di corrente, siamo senza radio, ma da voci che circolano pare che gli Alleati combattono nei pressi di Macerata.

28 giugno 1944 Il rombo del cannone ha cessato. La giornata è incominciata calma e si sperava che continuasse sino a questa sera. Se non che…
Ore 19 circa. Normalità nelle vie, per quanto pochissima gente che transitasse. Ad un tratto fortissimo e prolungate scariche di fucile mitragliatore. Tutti fuggono terrorizzati! Non sapendo nemmeno da quale parte vengono questi colpi e chi erano gli autori. Io ero in casa del sig. Paoli e sapevo che Lina era andata, pochi minuti pria, a prendere lo zio in ufficio. In un momento di calma ci siamo affacciati alle finestre che danno sul corso per vedere che cosa accadeva ed abbiamo visto i soldati delle SS che si dirigevano verso le carceri. Abbiamo saputo poi che hanno fatto uscire dalle medesime quei fascisti arrestati giorni or sono, ed hanno preso in ostaggio 12 Patrioti. Da fonte sicura si sa che fra quei militi delle SS ci sia anche il famigerato V . …….Vergognoso delinquente! Non basata tutte le malefatte in altri luoghi, anche nel proprio paese viene a mettere il terrore! In questa sparatoria sono rimasti uccisi, un ragioniere della Banca d’Italia padre du due figli ed una giovane signorina, tutti e due sfollati.

Altra cosa vandala dei tedeschi! Si vedono continuamente colonne di birocci, carri carichi di ogni sorta di masserizie, dai fusti da letto con materassi, alle seggiole, valigie, utensili da cucina, tutta roba rubata a gente, forse in condizione miserevole. Fa pena vedere quelle povere vacche e cavalli, così carichi mandati avanti a suon di bastone e nulla si può fare per impedire questo vandalismo! Oltre a ciò rubano anche nelle stalle dei contadini e prova ne sia che abbiamo visto un gruppo di bestie vaccine, circa 100 capi a gregge e portate verso Iesi ed Ancona da soldati tedeschi. Non basta tutto questo sfacelo causato dai bombardamenti, anche il capitale rimasto nelle campagne viene perduto!
29 giugno 1944. La Giornata è stata calma. Qualche scoppio di mina aperta in campagna; si sa che sono piccoli ponti che i tedeschi fanno saltare. Ad intervalli regolari il rombo del cannone. Nessuno per le vie. Siamo tutti demoralizzati anche nella calma. Risentiamo la mancanza di acqua. Ogni piccolo rumore ci fa saltare.

30 giugno 1944. Questa notte dall’una all’alba è stato un continuo di scoppi di mine nei ponti e nelle strade della vallata. Rombo del cannone vicino. Nelle prime ore del mattino aerei hanno mitragliato un camion tedesco carico di benzina, nelle vicinanze del cimitero di San Giovanni e naturalmente tutto è andato a fuoco! Non bastando la nottata passata quasi bianca, ci accorgiamo che nella strada di Gambò, la quale come detto precedentemente è tutta minata, nelle otto buche sono state messe n. 5 bombe di aereo!! Da immaginare come siamo tutti agitatissimi e con certi nervi…

Nel pomeriggio gran da fare in casa nostra. Laviamo le finestre e le porte a vetri e le mettiamo ben accatastate tra materassi e coperte nel magazzino, così pure gli specchi e la cristalleria. Ciò ci è stato consigliato e tutti nel nostro rione abbiamo così fatto, in modo che scoppiando l’esplosivo della strada lo spostamento d’aria procuri meno danni possibili. Siamo tanto stanchi che non abbiamo voglia nemmeno di magiare, eppure dobbiamo sbrigarci, perché da voci che corrono sembra che fra qualche ora avverrà lo scoppio. L’agitazione è tremenda non solo per noi di casa, ma di tutta la popolazione. Intanto continuano gli scoppi in altre parti, passano gli aerei e noi pensiamo di dormire fuori casa.

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