Domenica 2 luglio
4 luglio 1944. Dal momento
che ho smesso di scrivere abbiamo passato delle ore terribili. Erano circa le
19 di sabato (1 luglio 1944 n.d.a) ed io ero andata a prendere lo zio in
ufficio, quando ad un tratto sentiamo una fortissima cannonata. Ci ritorniamo
non sapendo quale piega prendesse il momento. Venuta un po’ di calma ritorniamo
a casa, se non che dobbiamo rifuggire perché era imminente lo scoppio della
strada. E’ inutile parlare di panico! Corriamo con lo zio al rifugio del
Vescovo ed intanto i colpi di cannone aumentavano di numero e di fragore.
Parlare di pro e di contro, di quello che si doveva fare e non fare era
superfluo perché si capisce la confusione di tutti! Quando Dio ha voluto in un
barlume di calma, con lo zio siamo ritornati a casa della sig.ra Gisella e noi
tre dai sig. D’Eramo, con l’illusione, se non di dormire, almeno di riposare un
po’ calme! Invece nottata completamente bianca! Boato di cannone e
martellamento di mitragliatrice continuo in direzione di campo cavallo. Le
mitragliatrici dei tedeschi erano apposta sotto Gambò dal contadino Torciani.
Dalle prime ore del mattino
di domenica 2 luglio la battaglia è incominciata nella vallata del Musone. I
cannoni tedeschi piantati sulle alture del villino Iolanda ed altre colline
adiacenti, versante sotto strada Giulia, mirano a valle del Musone, quelle
degli Alleati da valle del Musone rispondono, e Osimo è in mezzo ai due fuochi…
Spavento immenso!
Il sibilo delle granate
penetra nel sangue. Si pensa a quei poveri contadini presi nella mischia e fra
gli incendi! Nulla si può fare per quei disgraziati.
La prima cannonata che Osimo
ha subito è stata quella delle ore 19 di sabato ( 1 luglio 1944 n.d.a) la quale
granata è scoppiata nella casa di Paris per Via 5 Torri. Le schegge sono
arrivate sino a casa nostra. Benilde, Lina e Gianna che stavano appoggiate alla
finestra ne sono state sfiorate!
Altro spavento! E così la
mezza giornata è passata in continua emozione!. Intanto la battaglia puntava su
Castelfidardo. Era terribile.
Ore 17,30. Noi quattro siamo
andati a casa per la
cena. Appetito non c’è n’era, ma in previsione di brutte era
meglio stare con lo stomaco sazio.
Ore 20. Osimo preso di
mira!!!!!
Abbiamo avuto per circa 55
minuti bombardamento ininterrotto di artiglieria. Terrorizzati ci rifugiamo
nella nostra piccola cantina, io, Lina, Gianna e Lucidio. La zia e lo zio erano
con la sig.ra Gisella.
Le granate scoppiavano nelle vie, sulle case, fragore di
vetri, schianti, calcinacci, polvere, un inferno!
Calmata momentaneamente la
situazione fuggiamo a casa per andare dai signori D’Eramo. Nell’imboccare il
vicolo di Sgardi una granata scoppia mi pare in piazza o dietro San Francesco.
Spavento terribile! Ci rifugiamo con i sigg. D’Eramo, Giardinieri, Costantini,
Baffetti, castellana e Manzi in una grotta e ci rimaniamo fino alle ore 23.
sotto un continuo sibilo di granate che non da tregua! Ci accingiamo a
ritornare nei nostri appartamenti per poter riposare in questa momentanea
calma, ma la nottata è completamente bianca. Buttati sul letto vestiti, siamo
sfiniti!
Ci sono molti feriti e
diversi morti all’Ospedale causati dal bombardamento. Per questi ultimi è
difficile il trasporto del Cimitero, perché oltre al pericolo del tragitto,
mancano le casse ed i più poveri vengono sepolti con un semplice lenzuolo.