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martedì 10 marzo 2020

Coronavirus. Una cronaca per la storia

Da Roma, chiusi in casa come da disposizioni del Governo, arrivano tramite i contatti con gli amici note dell'atteggiamento degli anconetani di fronte al coronavirus non certo esaltanti. Oltre al fatto che sembra confermata la notizia della partita di pallacanestro a Pesaro-Urbino a cui sono affluiti oltre 6-800 persone in piena emergenza a febbraio di coronavirus, gli amici uno dietro l'altro dicono che la chiusura delle scuole e l'invito di rimanere a casa sia stato accolto con estrema superficialità dagli anconetani. Piazza del Papa è piena come se niente fosse; il viale pieno per la passeggiata come al solito, mentre Portonovo è pieno come a ferragosto. In pratica si sta prendendo con molta faciloneria le disposizioni in essere di rimanere a casa e di non avere nessun contatto. UN amico mi ha inviato il discorso che il Sindaco, Signora Mancinelli, ha fatto a tutti gli anconetani: con voce ferma ma abbastanza irritata, con un accento dialettale che non guasta e usando anche locuzioni tipicamente doriche ha chiesto a tutti comportamenti responsabili, non facendo mistero di applicare le sanzioni previste nella maniera piu dura possibile per contrastare questa epidemia. Sorprende questo atteggiamento di una autorità che richiama i cittadini al loro dovere. Vediamo come andrà a finire. Se è vero che questa epidemia mostra la sua pericolosità dopo due settimane, avremo una fine di marzo molto difficile. La speranza è che le indicazioni date dai medici, in prima fila il marchigiano Burioni, siano solo un avvertimento e non si manifestino nella loro reale portata. (massimo coltrinari

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