MASSIMO COLTRINARI
La liberazione di Osimo.
Ricordare chi ci liberò
L’intervento di Paolo Mieli, lo scorso 16
luglio, nel quadro delle celebrazioni per il 77° anniversario della Liberazione
di Osimo, e non solo di Osimo, ha proposto un interessante motivo di recupero
della memoria e contrasto all’oblio, significando che sarebbe cosa degna di
nota che strade, vie, rondò ed altro fossero intestati ai protagonisti di
quelle giornate, polacchi che italiani, sia quelli del C.I.L. che i partigiani
del CVL. Mentre quest’ultimi, come doveroso, sono ricordati in vari punti di
Osimo, con l’eccezione del Ten. Col. Corradi e dei suoi uomini del Comitato
Militare del CNL, non vi è traccia, salvo smentite che possono sempre
graditamente arrivare, né di riconoscimenti di Polacchi né di Italiani, tranne,
come ovvio il Monumento per quest’ultimi a Casenove. Con questa e la successiva nota si intende fornire nomi e
brevi note biografi dei comandanti polacchi, e dei comandati del C.I.L. che
furono i protagonisti di quelle giornate. L’iniziativa parte dall’Istituto del
Nastro Azzurro Federazione di Ancona che in questo momento sta ottenendo le
dovute autorizzazioni presso la Presidenza Nazionale per procedere
nell’iniziativa. Lo scopo è quello, raccogliendo il desiderata di Paolo Mieli,
di proporre alle autorità compenti una rosa di nomi, sia polacchi che italiani,
affinchè si intitoli nella toponomastica
di Osimo vie, larghi, vicoli, ma soprattutto i rondò spartitraffico a questi
Comandanti[1]
affinchè si possano inaugurare il prossimo anno in occasione delle celebrazioni
per il 78° anniversario della liberazione.
Il 1 luglio 1944, alla vigilia
della Battaglia per Ancona il corpo Polacco gli effettivi del Corpo Polacco
erano 2872 Ufficiali, 41.343 tra
sottufficiali e soldati, 207 ausiliare, per un totale di 44.422. Il Corpo Italiano
di Liberazione, dopo la battaglia di Filottrano ammontava a 25.000 uomini. IL
progetto vuole ricordare tutti loro, attraverso le figure dei loro Comandanti.
Per i Polacchi, sempre aperti ad
inserire ulteriori protagonisti e personaggi, possiamo indicare
. Il Generale Wladyslaww
Sikorski, primo ministro del Governo polacco in Esilio e comandante di tutte le
forze armate polacche.
. Il Generale Kazimierz
Sonkowski, succeduto al Generale Sikorski, dopo la sua morte per incidente
aereo avvenuta nel luglio 1943,
. Tenente Generale (Gen. di Corpo
d’Armata), Wladyslaw Anders, Comandante del II Corpo d’Armata Polacco,
cittadino Onorario di Ancona e di Bologna.
. Generale di Divisione Zygmund
Bohusz, vice comandante del II Corpo Polacco
. Maggior Generale (Gen, di
Divisione) Bronislaw Duch,”, comandante della 3a Divisone “Lancieri dei
Carpazi”.
. Maggior Generale (Gen. di
Divisione) Nikodem Sulik, comandante della 5a Divisione “Kresowa” ferito nella
prima battaglia per Ancona.
. Col, Klemens Rudnicki, che
sostituì temporaneamente il gen. Sulik
. Maggior Generale ((Gen. di
Divisione) Bronislaw Rakowski, comandante della II Brigata Corazzata
. Maggior Generale (Generale di
Divisione) Roman Odzierzyriski, comandante dell’Artiglieria del II Corpo
Polacco
I Comandanti sono a livello di
Comandante di Corpo. Ovviamente non è nel progetto, per ragioni di opportunità,
indicare i Comandanti di reggimento o equivalenti che sono oltre una trentina e
men che meno i comandanti di battaglione che sono tre volte tanto.
Nelle pubblicazioni indicate in
nota saranno compilate le biografie dei Comandanti citati, che potrebbero
essere di utilità nel corpo del progetto.[2] Verranno fornite anche notizie in merito alle
unità citate. AD esempio La 3a Divisione “Lancieri dei Carpazi” prende il nome
dalla catena dei monti Carpazi, attraverso i quali migliaia di soldati polacchi
nel 1939 riuscirono a raggiungere l’occidente sottraendosi alla prigionia sia
russa che tedesca. La 5a Divisione “Kresowa” ha questo nome che significa
truppe di confine con l’Unione Sovietica (Kres=termine, limite); Nella Brigata
corazzata il 6° Reggimento è intitolato ai Bambini di Lwow (Leopoli) e ricorda
i fanciulli che nel 1918 hanno
partecipato alla difesa della città contro gli ucraini nel 1918
Nel prossimo numero indicheremo
gli uomini del Corpo Italiano di Liberazione che furono protagonisti della
Battaglia di Ancona.[3]
[1] La
proposta si inserisce nelle tematiche di ricerca realizzative del progetto “ IL
Corpo Italiano di Liberazione dalle Mainarde al Metauro, gestito dal CESVAM, e
finanziato dal Ministero della Difesa per il 2020-2023, che prevede tra l’atro
l’edizione di due volumi uno dedicato al C.I.L. ed uno al II Corpo Polacco Info:www.istitutodelnastroazzurro.org; www.cesca,.org; www.valoremilitare.blogspot.com. Questo segmento di progetto si titola
“Ricordare chi ci liberò” e sarà pubblicato nella sua forma definitiva il 1
settembre 2021 su sopranominati siti.
[2] Via via
che si completano saranno pubblicate su “www.coltrinarimarche1944.blogspot.com”
[3] Le foto
sono tratte da Giuseppe Campana (a cura di) La Battaglia di Ancona del 17-19
luglio 1944 ed il Corpo d’Armata Polacco, Ancona, Istituto regionale per la
storia del movimento di liberazione delle Marche,
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