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domenica 30 gennaio 2022

Le Famiglie ebree di Ancona. La Famiglia Ascoli


 ASCOLI FERRUCCIO

(1898 - 1944)

 Scrittore giornalista insigneFerruccio Ascoli, laureato in scienze politiche e giuridiche, fu fervente nazionalista e fondatore del giornale "La Prora". Diresse per alcuni anni iquotidiano anconetano "Corriere Adtiatico" e, per ragioni razziali, gli fu poi imposto di lasciare tale direzione.

Nel 1944durante un'azione di rastrellamento dparte delle truppe tedesche occupanti, fu da queste catturato e deportato nel famigerato campo di concentramento di Auschwitz, dove fu poi ucciso in una camera a gas e successivamente cremato.

 ASCOLI GUIDO ROBERTO

(1870 -1965)

 Roberto Ascoli, figlio di Giuseppe di Leone, e di Elisa Costantini, nacque ad Ancona 1'11 luglio 1870.

Avvocato e valente scrittore, fu discepolo del poeta conterraneo Filippo Barattani. Di versatilissimo ingegno, critico arguto e ottimo conferenziere, inostro si affemò ben presto nel poetare e nel tradurre.

La produzione letteraria di Ascoli - meritevole il suo lavoro: "Le rime" – la sua opera di traduttore del grande Shelley, furono assai lodate dal Carducci, Chiarini, Oietti, Croce e altri chiarissimi letterati italiani dell'epoca.

Roberto Ascoli fu uno dei primi avvocati del foro anconitano e ben presto acquisì la carica di Avvocato Generale Erariale. Morì ad Ancona nel 1965, alla venerabile età di 95 anni.

 

 ASCOLI  MARCHETTI GIULIO

(1858 - 1916)

 Artista teatrale nel campo operettistico, Giulio Ascoli Marchetti, il cui vero nome era Ascoli Mario, fondò una sua compagnia teatrale che, incontrastata, saffer in quell'epoca in tutta l'Italia e anche all'estero. Memorabili le sue recite al teatro Vittorio Emanuele di Ancona nel Gennaio 1902, dove siesibiva anche la sua bravissima consorte Silvia Gordini Marchetti. La compagnia Marchetti raggiunse un successo talmente eccezionale che veniva invitata dai maggiori teatri europei e del Sud America.

Il notocritico teatrale Michelotticonsiderò il nostroconcittadino “il miglior caratterista buffo nel campo dell'operetta per l'originalità delle trovate, per l'abbondanza degli spunti comici e per caustici giochi dello spirito”.

Nell'anno 1900 il nostro progettò ed attuò la costituzione di un'altra compagnia artistica alla francese, riuscendo a sollevare a dignità di arte la produzione operettistica di allora e meritando il titolo di E1mete Novelli dell'Operetta”.

 

 

 (Dal Volume di Fedecostante: gli ebrei di Ancona)

 

 

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