Cosa ne pensavano nel 1500
“Saltiamo poi al
1579nnel quale anno il nostro conte Francesco ferretti ,
nei suoi “Diporti notturni”, a pag. 70 scrisse: “…voi lo sapete come me
medesimo: qui, per l’ordinario, non si usa parlare con le donne, come largamente
e comodamente si fa in altre città… la quale dimestichezza ed affabilità il più
delle volte cagiona, se non peggio, almeno mormorazione biasimevole: che
l’abilità delle donne, generalmente parlando, non è laudabile.
Queste non mancano di
gravità onesta ; portano abito signorile, anziché lascivo, e non come in alcuni
luoghi che troppo largamente mostrano le carni loro. Ballando, passeggiando più
che altramente e non si buttano, né saltano o aggirano né si cavano le pianelle
come in vari luoghi si usa: che non solamente i piedi, ma le gambe e alcuna
parte della loro vita si manifestano con troppo lascivi e licenziosi movimenti
(tango?) degni di reprenzione onesta.
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