Giuseppe Morando
Architetto militare nell’Ancona Piazzaforte
del Regno d’Italia
In
occasione del completamento del restauro della Polveriera Castelfidardo sono
state svolte delle ricerche sull’architetto che progettò e diresse i lavori di
costruzione dell’edificio. Ne è scaturita la figura di un militare e un tecnico
di doti non comuni che ha svolto un ruolo importante nello sviluppo della città
di Ancona nel periodo 1860- 1868 durante l’ampliamento della città e la
realizzazione del piano regolatore del 1861.
Giuseppe Morando, questo è il nome del
personaggio, in qualità di Direttore del Genio Militare di Ancona, ha predisposto il piano di difesa della città,
ha progettato e diretto i lavori di tutte le costruzioni militari di Ancona nel
periodo cruciale della militarizzazione succedutasi all’annessione al nuovo
Regno d’Italia quando la città divenne piazzaforte di 1° classe.
Sue sono le realizzazioni dei Forti
Altavilla, Umberto, Scrima e Marano, della nuova cinta muraria con le monumentali
porte Cavour e S. Stefano, della caserma Villarey e del nuovo ospedale
militare, senza contare le opere di supporto come le due polveriere, le
batterie, il laboratorio pirotecnico e il laboratorio maestranze.
Egli, con le sue opere militari ed anche
con le osservazioni al piano regolatore civile, ha lasciato un’impronta nel
tessuto urbano ancor oggi visibile, ma nulla su di lui è mai stato scritto
dagli storici locali, a partire dal Natalucci fino ai giorni nostri.
La sua azione, peraltro, travalica il
mero ambito locale avendo egli operato anche a Genova e a Venezia oltre ad aver
svolto un ruolo fondamentale durante gli assedi di S. Leo e Civitella del
Tronto per il quale fu insignito di importanti riconoscimenti.
Giuseppe Morando fu un vero uomo del
Risorgimento e in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario della
proclamazione del Regno d’Italia appare opportuno dedicargli questo tardivo
riconoscimento.
Sono state svolte ricerche negli Archivi
di Stato di Roma, Torino, Asti, Genova, Ancona e in quelli dei Comuni di
Torino, Firenze ed Asti, presso l’Istituto di Storia e Cultura dell’Arma del
Genio di Roma, in archivi parrocchiali e presso lo Stato Maggiore
dell’Esercito.
I dati raccolti hanno consentito di tracciare
in modo esauriente, anche se non esaustivo, tutta la carriera militare con le
imprese compiute e le opere realizzate. Si è potuto ricostruire anche parte
della sua vita privata così da completarne il profilo di uomo oltre che di
architetto.
Sono
stati inoltre trovati 38 disegni a colori a china ed acquarello tutti datati 10
agosto 1868, numerati e firmati Giuseppe Morando raffiguranti le opere militari
da lui eseguite ad Ancona. Si tratta di una raccolta completa mai pubblicata
sino ad ora, se non parzialmente per descrivere alcune singole opere, i quali
rappresentano un documento eccezionale sulla Ancona militare dell’ottocento. Le
riproduzioni dei disegni potrebbero essere pubblicate in appendice a
coronamento dell’opera.
La pubblicazione potrebbe essere stampata in
formato 25x18 così da risultare di circa 100 pagine tra testo e figure più
l’appendice con le tavole a colori.
La
suddivisione per capitoli è così articolata:
1. La formazione
2. Genova
3. Le imprese militari
· 3.1 Crimea
· 3.2 S. Leo
· 3.3 Civitella
del Tronto
4. Ancona
· 4.1 Il piano
di difesa della città
· 4.2 Le opere
· 4.2.1 La cinta
muraria
· 4.2.2 I forti
· 4.2.3 La
caserma Villarey
· 4.2.4 La
polveriera Castelfidardo
· 4.2.5 La
trasformazione delle chiese
· 4.2.6 Le
strutture ausiliarie
5. Venezia
6. Gli ultimi anni
7. Le onorificenze
Postfazione: Morando architetto
Cronologia
Bibliografia
Le ricerche,così come il testo, sono state
svolte e curate da Claudio Bruschi, ufficiale del Genio della Marina Militare
in pensione che da tempo collabora con il Comune di Ancona per quanto ha
riguardato la realizzazione del Parco del Cardeto e la sua valorizzazione in
special modo sul lato storico/militare. Sua una precedente pubblicazione sul
Bastione di S. Paolo che si trova all’interno del Parco.
Il commento
conclusivo sull’intera opera potrebbe essere scritta dall’Arch. Fausto
Pugnaloni, direttore del Dipartimento di Architettura Rilievo Disegno
Urbanistica e Storia della facoltà di
Ingegneria/Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, che ha già
dato la propria disponibilità.
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