Notizie,documenti, contributi,riguardanti la Storia di Ancona e delle Marche.Inoltre contributi e note alla Storia Militare delle Marche sotto l'egida del Comitato Scientifico del Club Ufficiali Marchigiani.
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Gentile Dottor Coltrinari, Le scrivo in merito alla “vexata questio” dell’identità della prima vittima civile del bombardamento navale di Ancona del 24 maggio 1915. Il registro di morte del 1915 del comune di Ancona conserva i certificati in ordine cronologico di decesso di tutti i caduti del bombardamento del 24 maggio. A causa probabilmente della concitazione e del caos seguiti a quel drammatico evento, archiviato per errore tra gli ultimi, il sottoscritto ha recentemente rinvenuto quello di Ruggeri Vera, 17 anni, morta alle 4 e 30 del 24 maggio, probabilmente la prima vittima civile del fronte italiano della Prima Guerra Mondiale. Nel registro vi sono altri certificati recanti un orario prossimo se non addirittura antecedente alle 4,30 ma si tratta molto probabilmente di militari di leva di stanza in Ancona ( leggendo i luoghi di nascita di questi caduti si comprende che non sono anconetani). Le allego il link per la consultazione integrale del documento ( https://familysearch.org/pal:/MM9.3.1/TH-1961-30824-5059-8?cc=2046896&wc=MMBC-5KK:n2039454456 ) con i certificati delle tre donne in questione. Il sottoscritto non è uno storico esperto come Lei ne tantomeno un giornalista ma un appassionato della storia della sua città che purtroppo ha commesso l’ errore ( e se ne dispiace sinceramente ) di non controllare ogni documento di quel registro del Comune di Ancona dandone per scontata la cronologia delle registrazioni. Con la pubblicazione del proprio documento “ Il bombardamento navale di Ancona del 24 maggio 1915 “ ( sito internet dell’Associazione “ La storia viva “ ) il sottoscritto intendeva ricordare un episodio importante della storia di Ancona proprio nei giorni della ricorrenza del centenario dell’avvenimento affinché se ne parlasse e non dimenticato. Il suo sito internet è interessantissimo, La ringrazio, Marco Mattia. Ps. Ho tentato di inoltrarle una email ma il server di posta fa le bizze...
Gentile Dottor Coltrinari, Le scrivo in merito alla “vexata questio” dell’identità della prima vittima civile del bombardamento navale di Ancona del 24 maggio 1915.
RispondiEliminaIl registro di morte del 1915 del comune di Ancona conserva i certificati in ordine cronologico di decesso di tutti i caduti del bombardamento del 24 maggio. A causa probabilmente della concitazione e del caos seguiti a quel drammatico evento, archiviato per errore tra gli ultimi, il sottoscritto ha recentemente rinvenuto quello di Ruggeri Vera, 17 anni, morta alle 4 e 30 del 24 maggio, probabilmente la prima vittima civile del fronte italiano della Prima Guerra Mondiale.
Nel registro vi sono altri certificati recanti un orario prossimo se non addirittura antecedente alle 4,30 ma si tratta molto probabilmente di militari di leva di stanza in Ancona ( leggendo i luoghi di nascita di questi caduti si comprende che non sono anconetani).
Le allego il link per la consultazione integrale del documento ( https://familysearch.org/pal:/MM9.3.1/TH-1961-30824-5059-8?cc=2046896&wc=MMBC-5KK:n2039454456 ) con i certificati delle tre donne in questione.
Il sottoscritto non è uno storico esperto come Lei ne tantomeno un giornalista ma un appassionato della storia della sua città che purtroppo ha commesso l’ errore ( e se ne dispiace sinceramente ) di non controllare ogni documento di quel registro del Comune di Ancona dandone per scontata la cronologia delle registrazioni.
Con la pubblicazione del proprio documento “ Il bombardamento navale di Ancona del 24 maggio 1915 “ ( sito internet dell’Associazione “ La storia viva “ ) il sottoscritto intendeva ricordare un episodio importante della storia di Ancona proprio nei giorni della ricorrenza del centenario dell’avvenimento affinché se ne parlasse e non dimenticato.
Il suo sito internet è interessantissimo, La ringrazio, Marco Mattia.
Ps. Ho tentato di inoltrarle una email ma il server di posta fa le bizze...
Il problema è interessante e meriterebbe uno studio più approfondito.
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