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domenica 12 gennaio 2014

7. La bellezza delle donne anconetane VII

Sbattono le porte in faccia
Il “perugino Museo di Famiglia” del 14 agosto 1864 ospitò queste righe di tal Viviano riprodotte dalla “Concordia” di Ancona nel numero del 3 settembre dello stesso anno.
“…. E qui sfido Socrate a non dire due parole intorno alle belle concittadine di Stamura. A vederle incedere si maestosamente collo sguardo vivace e severo, vestite con grazia che non si può maggiore, diresti essere questo il punto in cui l’austero tipo italiano venne meno deturpato dalle invasioni straniere. Sedotto da tanta leggiadria ratto ti attingi a seguir le orme di un piedino snello e ben calzato, convinto che farà sosta  in una spaziosa contrada, in una adeguata dimora. “Detrompe toi, mon ami!” Salirai per lungh’ora ripide vie, svoltando e rivoltando, ora a diritto, ora a manca per vicoli si stretti che non v’ha calle di Venezia che li vinca in angusta, ed ella fine, quando sarai ben stanco , pentito della fatica durata, una serrata di porta in faccia è il guiderdone che t’aspetta.
Ritornando donde m’ero partito, non si sa concepire come in quartieri si luridi, ove palesamente l’igiene è compromessa, fioriscono visi così simpateci e rubicondi come quelli delle anconitane . Il quartiere degli ebrei, chè per racchiude aspetti angelici, è talmente orrido che venne decretato demolirne gran parte.”


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