I Pigliapoco conoscevano bene i Morpurgo perchè erano loro mezzadri, gestivano cioè la proprietà dividendo con loro i ricavi della vendita dei prodotti agricoli.
Nel 19142 i Morpurgo avevano lasciato Milano martoriata dai bombardamenti, per recarsi nella cittadina di Senigallia. Là furono avvertiti dalla polizia locale di essere in pericolo. Cercando una sistemazione, pensarono che la una soluzione possibile era quella di nascondersi nella loro proprietà di Polverigi. Bussarono quindi alla porta della famiglia Pigliapoco chiedendo di essere nascosti. Furono amorevolmente accolti ed alloggiati in due stanze, nonostante che la famiglia contasse già quattro figli. Attilio e Lidia si occuparono di sfamarli, vestirli e cercarono di fare del loro meglio per rincuorarli. Elena ( poi Minerbi) ricorda che Attilio soleva dire a suo padre " la guerra così come è cominciata così pure, prima o poi dovrà finire".
Ricevuto l'avviso di un prossimo arresto, I Pigliapoco si preoccuparono dello spostamento dei Morpurgo in un altro paese, a Offagna. La proprietà dei Morpurgo e tutti i loro beni erano stati confiscati sicchè, rimasti senza danaro, furono aiutati con generosità, oltre che dal punto di vista spirituale, anche dal punto di vista materiale. La distanza considerevole che c'era tra i due paesi di Polverigi e Offagna, il fango ed il freddo inverno non impedirono ad Attilio di occuparsi dei suoi protetti, cui portava cibo e vestiario. Attilio porto ad Elena anche una enciclopedia in tre volumi. Nell'Estate del 1944 i Morpurgo tornarono a Polverigi nella casa dei Pigliapoco, dove rimasero fino alla Liberazione, che soppravenne il 17 luglio 1944
Il testo riprodotto è tratto d a questo volume, pag. 194-195 |
Il 27 giugno del 1995 Yad Waschen ha riconosciuto
Attilio e Lidia Pigliapoco come
Giusti tra le Nazioni.
Dossier 2643
Per ulteriori informazioni scrivere a:
(massimo.coltrinari@libero.it)
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