Ancona Piazzaforte Pontificia
1. La Piazzaforte di Ancona nello Stato Pontificio. La storia. 2. Le opere principali della Piazzaforte. 3. Il nemico è a conoscenza di tutti i dettagli della Piazzaforte 4. I miglioramenti della Piazzaforte del de La Moricière dall’aprile al settembre 1860. 5. I dati tattici della Piazzaforte: il terreno e le comunicazioni,i punti tatti, l’armamento. 6. La Guarnigione, la consistenza teorica e quella effettiva. 7. Le Caserme. 8. Il Vettovagliamento. 9. Il Morale
Massimo Coltrinari
6. La Guarnigione, la
consistenza teorica e quella effettiva.
Prima
di veder la esatta consistenza della Guarnigione durante le operazioni, occorre
analizzare quello che in linea teorica Ancona necessitava per essere una
piazzaforte attiva in termini di personale.
Secondo
le stime più prudenti, le difese passive, per essere attivate, avrebbero avuto
bisogno di una guarnigione oscillante tra i 5000 ed i 6000 uomini attivi. In
relazione alle possibilità, ad Ancona, le forze destinate alla difesa furono
calcolate in 4000 uomini di fanteria e circa 400 artiglieri, come elemento
minimale per assicurare la operatività della fortezza. Questi uomini nel piano
del 1860 potevano essere così distribuiti
Cittadella
(presidio e presenza su otto fianchi – lunghezza
media di un fianco 12 metri)
Sviluppo dei fianchi della cittadella 96 metri, che richiedevano un uomo per ogni
metro, ovvero 96 uomini; a questi si dovevano aggiungere il plotone d’appoggio,
calcolato sul terzo della totalità necessaria, ovvero 32 uomini. Alla
Cittadella quindi necessitavano 128 uomini
Campo Trincerato
Le
esigenze del Campo trincerato erano le seguenti:
Fianco
sinistro del bastione n. 6: 20
metri, 2 uomini per ogni metro, totale 40 uomini;
Cortina
6, Cortina 7: sviluppo 130
metri, un uomo ogni 20 metri, totale 65 uomini;
Bastione
n. 7 ( fianco destro) sviluppo 20
metri, 1 uomo ogni due metri, totale 10 uomini;
Bastione
n. 7 (fianco sinistro) sviluppo 20 metri, 2 uomo ogni metro,
totale 40 uomini;
Cortina
7, Cortina 8: sviluppo 20
metri, due uomini ogni metro, totale 40 uomini;
Bastione
n. 8 ( fianco destro) sviluppo 20
metri, 2 uomini ogni
metro, totale 40 uomini;
Bastione
n. 7 (fianco sinistro) sviluppo 20 metri, 1 uomo ogni 2 metri, totale 10 uomini;
Cortina
8, Cortina 9: 1sviluppo 120
metri, un uomo per ogni 2 metri, totale 60 uomini;
Bastione
n. 9: sviluppo 30 metri,
2 uomini per ogni metro,
totale 60 uomini;
Plotone
d’appoggio,
122 uomini;
In
totale al Campo trincerato necessitavano 487 uomini
Lunetta e Cammino
coperto,
200 uomini
Muro
di cinta, dal campo trincerato fino alla porta Farina, 100 uomini
Monte Gardetto
Le
esigenze erano le seguenti
Cammino
Coperto: 120 metri,
1 uomo per ogni metro, totale 120 uomini;
Mezzaluna
e cammino coperto: 200
metri, un uomo ogni
metro totale 200
uomini;
Cavaliere:
sviluppo 70 metri,
2 uomini per ogni metro, totale 140 uomini;
Muro
tra Garretto e i Cappuccini
totale 200 uomini;
Plotone
d’appoggio
totale
220 uomini;
Fronte di San Pietro
Bastione
San Pietro (fianco destro), 30
metri, 1 uomo per metro totale 30 uomini;
Bastione
San Pietro (fianco sinistro), 30
metri, 1 uomo per metro
totale 30 uomini;
Plotone
d’appoggio
totale 20 uomini;
Cortine
di San Pietro ai Cappuccini 150
metri, 1 uomo per ogni 2 metri totale
75 uomini;
Fronte dei Cappuccini
Bastione
dei Cappuccini (fianco destro, altro e basso) 40 metri, 1 uomo totale uomini 40
Bastione
dei Cappuccini – Porta d’entrata
totale uomini 20
Plotone
d’appoggio totale
uomini 20
Forte Monte Marano, Lanterna
e Molo
Plotone
d’appoggio della Lanterna
totale uomini 30
Cammino
di Ronda del Molo: 500
metri, 1 uomo per ogni 4 metri totale uomini 125
Cammino
di Ronda della Marina, 40
metri, 1 uomo per metro totale uomini 40
Plotone
d’appoggio della Marina e del Cammino coperto totale uomini 60
Porto
dell’arsenale della Marina
totale uomini 40
Difesa a Mare
Bastione
Sant’Agostino
totale uomini 20
Bastione
Santa Lucia
totale uomini 40
Lazzaretto
totale uomini 100
Mura
di cinta della Ripe
totale uomini 150
Mura
dopo il Casone fino alla porta di capo di Monte totale
uomini 50
Riassumendo
i vari settori di difesa necessitavano dei seguenti uomini:
Cittadella 128 uomini
Campo
Trincerato 487 uomini
Lunetta
e Muro di Cinta 300 uomini
Monte
Garretto 880 uomini
Fronte
San Pietro 155 uomini
Fronte
dei Cappuccini 80 uomini
Fronte
Monte Marano 295 uomini
Difesa
a mare 360
uomini
Totale 2695 uomini
Se si calcola una Riserva generale calcolata sulla metà
del totale necessario, che è pari a 1343 uomini, il totale calcolato per
rendere operative le difese della piazzaforte ammontava a 4028, ovvero si
riusciva a porre in essere difese per l’60-65% delle forze di fanteria
calcolate necessarie per una difesa ottimale. Da notare che il generale de La
Moricière aveva disposto che il numero degli artiglieri necessari ad Ancona
doveva ascendere a 700, e vi erano solo 300 uomini di questa Arma. Precise
disposizioni furono date per trovare tra i volontari che provenivano da Trieste
gli uomini adatti al servizio delle artiglierei e nei giorni che fu in Ancona,
partecipo di persona alla selezione di questo personale
La Guarnigione: la
consistenza effettiva.
Essendo la città, dopo Roma e Bologna, la più
importante dello Stato pontificio e disponendo di una piazzaforte di rilievo,
il numero dei componenti la Guarnigione di Ancona variava a seconda delle
circostanze. Già si è visto che la guarnigione austriaca presente dal 1849 e
fino al giugno 1859 oscillava tra i 5000 ed i 6000 uomini; quella pontifica era
oscillante nel numero necessario a mantenere un certo prestigio e decoro.
Partiti gli austriaci la presenza pontificia si fece più massiccia.
In ogni caso, a prescindere dagli avvenimenti la
Guarnigione di Ancona poteva contare su una presenza pontificia dovuta alla
presenza, in base alle tabelle organiche di un certo numero di Comandi e
Direzioni, che per la loro attività avevano del personale assegnato.
I
Comandi, ad Ancona, secondo l’ordinamento in essere erano i seguenti:
.Comando
2a Divisione Territoriale
.2a
Direzione territoriale per l’Artiglieria
.2a
Direzione territoriale per il Genio
.Compagnia
di Ancona della Gendarmeria
.2a
Intendenza divisionale
.2° Magazzino divisionale
.2°
Uditorato di divisione
.2a
Prigione militare“di piazza”
.Comando
sezione adriatica della Marina
.Direzione
dell’Arsenale.
Dall’inizio
delle operazioni nel settembre 1860 divenne sede del Comando della Terza
Brigata, al comando del De Courthen.
Agli inizi di agosto del 1860 la totalità degli
uomini della Guarnigione scese a 2400; poi fu notevolmente rinforzata fino a
raggiungere il totale di 3771. Tale numero si può desumere da un comunicato del
Comitato di Ancona a quello di rimini che alla data del 20 agosto 1860 così
indicava la guarnigione di Ancon
. Bersaglieri Austriaci………………………………….…………………………42,
. Bersaglieri Austriaci, una compagnia del II
battaglione bersaglieri………… …72
. Bersaglieri Austriaci, una compagnia del III
battaglione bersaglieri………….. 86
. Bersaglieri Austriaci, quattro compagnie del IV
battaglione bersaglieri……..1053
. Bersaglieri Austriaci, tre compagnie del V
battaglione bersaglieri……………607
. Svizzeri, 2° Reggimento, II battaglione, sette
compagnie……………………..876
. Irlandesi, I Battaglione, quattro
compagnie……………………………………442
. Artiglieri, ………………………………………………………………………303
. Sedentari ed addetti ai Comandi,
……………………………………………....20
. Compagnia di disciplina, ……………………………………………………....20
. Gendarmeria, …………………………………………………………………..80
. Finanzieri………………………………………………………………………100
Un totale, quindi di 3771 unità
Il Quattrebarbes, che ricevette il Comando della
Guarnigione a metà Agosto 1860, stimò
che la guarnigione doveva assommare a 4000 uomini combattenti di fanteria e a circa 400 artiglieri.
Un discorso più articolato occorre farlo per gli artiglieri, che erano gli
elementi di punta della difesa della piazzaforte. In base alle artiglierie
disponibili erano state calcolati in totale circa 387 artiglieri. La
ripartizione è stata così pianificata
Cittadella.
La Cittadella aveva in sito 25 bocche da fuoco, che
necessitavano di 75 artiglieri. Era destinata a questo scopo la 1a Batteria
d’artiglieria a piedi, con il seguente personale d’inquadramento:
. Luogotenente Spreca,
. s.ten Pierantoni,
. aiutante Cortini,
. sei marescialli d’alloggio,
. un maresciallo furiere.
. 75 artiglieri
Erano
presenti 59 artiglieri, e ne risultavano mancanti 16.
I 59 artiglieri erano ripartiti 3 per pezzo, ovvero
un puntatore, un primo servente, un provveditore. Questo per 19 pezzi.
Mancavano gli artiglieri per sei pezzi cioè alle 5
cannoniere delle casematte e un pezzo al cavaliere. Mancavano i tre uomini al
cannone da 6 della piazza inferiore, al fianco sinistro del bastione n. 6 ed un
altro al pezzo all’angolo sinistro del predetto bastione.
Dato che per ogni pezzo erano necessari 6 uomini
accanto ai tre artiglieri per pezzo erano previsti 3 soldati di fanteria, per
avere 6 uomini come pezzo.
Alla Cittadella vi erano tutti i 75 uomini di
fanteria necessari.
Campo
Trincerato
Al Campo trincerato vi erano in sito 29 bocche da
fuoco, che necessitavano di 87 artiglieri. Vi era la 4 batteria d’artiglieria,
con il seguente personale d’inquadramento:
. Luogotenenti Molli e Peroli,
. un maresciallo d’alloggio capo,
. sei marescialli d’alloggio,
. un maresciallo furiere.
Mancavano 4 artiglieri, alla cui mancanza si
sopperiva con i doppi incarichi. Vi erano assegnati tutti gli 87 uomini di
fanteria.
Forte dei
Capuccini
Ai Cappuccini vi erano 10 bocche da fuoco, che
necessitavano di 30 artiglieri; vi erano assegnati tutti i 30 fanti e quindi il
personale era al completo.
Monte Cardetto
A Monte Garretto vi erano 10 pezzi e 30 artiglieri e
l’equivalente di fanti;
alla Lunetta di Santo Stefano 5 pezzi e 15
artiglieri e 15 fanti;: Vi era disponibile la batteria montata, la 9° batteria,
per 6 pezzi, 18 artiglieri e 18 fanti, mentre, come riserva alla Cittadella vi
erano 2 pezzi della 1 batteria ma
mancavano 6 artiglieri e 6 fanti. Tutto
il complesso era al comando del cap. Mayer. I muli ed i cavalli necessari alla
batteria furono procurati ai primi di agosto dal Blumesthil.
A Monte Cardetto vi era il tenente Knot alla Lunetta
di Santo Stefano lo stesso capitano
Meyer colla 9a batteria montata; alla corte di San Domenico l’aiutante Riedi
con la riserva, con 7 marescialli d’alloggio e 6 brigatieri.
Il direttore di artiglieria capitano Pifferi e il
luogotenente munizioniere Vecchi addetti al movimento del materiale ed alla
confezione delle munizioni. Il luogotenente Baldacchini con la mezza batteria
d’operai addetti al lavoro di riparazione d’affusti ed armi portatili.
Difesa a Mare
La situazione a Monte Marano (5 pezzi), alla
batteria di Sanità (3 pezzi) , ed alla Batteria del Molo (4 pezzi) il personale
era secondo tabella; alla batteria della Lanterna vi erano nella Batteria
superiore 4 pezzi ed alla Batteria
inferiore 4 pezzi al completo di personale.
Il personale per queste batterie era composto dal
capitano Zichj, dal luogotenente Tott e tre sergenti.
Al Bastione Sant’Agostino 2 pezzi con sei uomini.
A Porta Pia, la Batteria superiore aveva due pezzi
quella inferiore 2, mentre a Ripa la Batteria superiore aveva 1 pezzo e quella
inferiore 2 pezzi.
Al Lazzaretto 3
bocche da fuoco, ed il personale in comando era rappresentato dal
sottotenente Eisl da un sergente. Tutti
questi uomini appartenevano alla 4 compagnia ausiliaria di artiglieria; i fanti
erano riparti a tre per ogni bocca da fuoco.
Appartenenti alla 9 batteria erano gli artiglieri la
Riserva alla corte di San Domenico, 4 pezzi per 12 artiglieri e 12 fanti;
In sintesi la situazione della piazzaforte, agli
inizi di settembre, era la seguente:
Fronte
|
N.
Pezzi
|
Artiglieri
Org.
|
Artiglieri.
Pres.
|
Artiglieri.
Mancanti
|
Fanti
|
Totale
Uomini
|
Cittadella
|
25
|
75
|
59
|
16
|
75
|
134
|
C.
Trincerato
|
29
|
87
|
83
|
4
|
87
|
174
|
Cappuccini
|
30
|
30
|
30
|
0
|
30
|
60
|
M.
Marano
|
5
|
15
|
15
|
0
|
15
|
30
|
B.Sanità
|
3
|
9
|
9
|
0
|
9
|
18
|
B.
Del Molo
|
4
|
12
|
12
|
0
|
12
|
24
|
B.Lanterna
Superiore
|
4
|
12
|
12
|
0
|
12
|
24
|
B.
Lanterna Inferiore
|
8
|
24
|
24
|
0
|
24
|
48
|
S.Agostino
|
2
|
6
|
6
|
0
|
6
|
12
|
Porta
Pia Batt. Superiore
|
2
|
6
|
6
|
0
|
6
|
12
|
Porta
Pia Batt. Inferiore
|
4
|
12
|
12
|
0
|
12
|
24
|
Ripa
Batt. Superiore
|
1
|
3
|
3
|
0
|
3
|
6
|
Ripa
Batt. Inferiore
|
2
|
6
|
6
|
0
|
6
|
0
|
Lazzaretto
|
3
|
9
|
9
|
0
|
9
|
18
|
Corte
di san Domenico
|
4
|
12
|
12
|
0
|
12
|
24
|
Monte
Garretto
|
10
|
30
|
73
|
2
|
30
|
60
|
Lunetta
Santo Stefano
|
5
|
15
|
15
|
0
|
15
|
30
|
Batteria
Montata
|
6
|
18
|
18
|
0
|
18
|
36
|
Riserva
alla Cittadella
|
2
|
6
|
|
6
|
6
|
6
|
In totale quindi la Piazzaforte necessitava di 387 artiglieri e ne aveva disponibili 359 mancandone 28;
aveva al completo i tre uomini di fanteria necessari per ogni pezzo, ovvero 387
uomini.
Con la proclamazione dello stato d’assedio, l’8
settembre, la guarnigione subì degli aumenti, consistenti nei reparti di truppa
inviati dal generale de Courten prima di
muovere con la III Brigata
su pergola e Fossombrone.
Un ulteriore amento lo si ebbe tra il 13 ed il 14
settembre, quando ripiegarono su Ancona le colonne dello stesso de Courten e
del Kanzler e del ten. col. Volgesang, reduci dalla azione nel Montefeltro. Un
ultimo apporto in aumento alla Guarnigione lo si ebbe dopo lo scontro di
Castelfidardo, il 18 settembre 1860.
A quella data, nel momento in cui i corpi d’armata sardi
convergono su Ancona, la Piazzaforte di Ancona aveva questa Guarnigione:
. I battaglione del 1° reggimento di linea indigeno,
al comando del ten.col Serra;
. I battaglione misto (compagnie del 1° reggimento
di linea estero, deposito e reduci da
Castelfidardo;
. I battaglione bersaglieri austriaci;
. III battaglione bersaglieri austriaci;
. IV battaglione bersaglieri austriaci;
. V battaglione bersaglieri austriaci, su quattro compagnie,
in formazione;
. 1a compagnia di Gendarmeria mobilitata;
. un distaccamento di gendarmi a cavallo;
. un plotone di cavalleggeri austriaci;
. un reparto di ausiliari zappatori;
. personale vario di comandi, direzioni e servizi
Non è possibile dare una esatta indicazione del
numero in quanto le tabelle organiche non erano rispettate e non sono stati
rintracciati i ruolini dei vari reparti. Si fa ammontare a 7500 uomini di truppa
fra combattenti e non combattenti in base al numero dei militari che si
arresero e furono fatti prigionieri dai sardi ed avviati alla Torretta di
Ancona. In quella circostanza si contarono 7000 uomini di truppa e 351
ufficiali che si arresero e che ricevettero il soldo stabilito dalle
convenzioni di resa.
Alessandrini A., I fatti politici delle Marche dal 18 gennaio 1859 all’epoca
del plebiscito, Libreria Editrice Marchigiana, Macerata, 1910, Documento n. 249.