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domenica 22 dicembre 2013

Auguri

a tutti gli amici e lettori di questo blog

Roma San Pietro Presepe 2012 2013 Matera La cattedrale


i più sinceri auguri di un
Sereno Natale
 e di un Felice Anno Nuovo


venerdì 13 dicembre 2013

5. La bellezza delle donne anconetane V

Cosa ne pensavano nel secolo galante
Le “Voyage d’Italie” del conte di Caylus, è un libro edito per la prima volta a Parigi nel 1914, Caylus fu in Ancona sul finire de marzo 1715ve sulle anconetane si esprime così “Il sangue è assai bello ad Ancona: si dice che le ragazze lo sanno e meritano la loro bellezza e la loro età “à profit”.
Ma era un “si dice”. Poi da quel tempo, molta acqua è passata sotto i ponti del …Lazzaretto.

In calce Amilda A. Ponte che curò la pubblicazione del libro su indicazione di G. Biagi nota: “ Montaigne nella seconda metà del 1700, lasciò scritto che “ le anconesi sono molto belle” ma guastano ogni loro attrattiva con la bizzarra multicolore dele vesti e con lo scimmiottare le francesi. E’ il vestire, insomma che non piace.

domenica 8 dicembre 2013

4. La bellezza delle donne anconetane IV

Cosa ne pensavano nel 1600
Alla Nazionale di Torino esiste un libro scritto in latino nel 1663 da Bieau  Jean e tradotto poi in francese nel 1774. E’ intitolato “Nouveau Thèatre d’Italie ou description exacte de ses villes”.
Ho sotto gli occhi le traduzione francese e vi legg queste precise parole “ Gli anconetani sono molto sobri ed amano assai il denaro. Essi hano un gusto speciale nel vestire. Voi vedete indosso sempre cinque o sei colori differenti, specialemente alle donne. Queste sfoggiano il verde, il gianno ed il rosso come gli arlecchini. Le principali dame sono abbellite alla francese, ma esse guastano la maesta dei nostri abbigliament con una quantita confusa di fantanges (sciarpe di testa) e nastri di ttti i colori.
“Si dice che in Ancona esista la più bella razza d’Italia” “ ONo dit qu’a Ancone on voit les plus belles gens d’Italiè” (Volume III pag. 44)
Il libro aggiunge che Ancona non era ne bella ne ricca, ed assai decaduta nei commerci. Poche le piazze, brutti i palazzi, interessante la sola facciata del Duomo ma da non meritare la fatica di arrivare fino lassù. Loda moltissimo l’Arco di Traiano.

Per Massimiliano Misson che fu in Ancona il 24 febbraio 1688 e per il quale “ il meglio della città è la vista del mare”, le donne sono “les grosses madames” cinfagottate alla francese.  
(massimo coltrinari@libero.it) 

mercoledì 27 novembre 2013

3. La bellezza delle donne anconetane III

L’opinione di Montaigne  e del Lando
Due anni dopo, e precisamente il 27 aprile 1581 Montaigne, l’immortale scrittore francese, visita Ancona”che non gli è parsa brutta” e vide popolata specialmente i mercanti greci, turchi e schiavoni. Egli scrive delle donne (anconetane) “Les fames sont ici communemant bels et plusierurs honétes et bonus artissans”.
Giudizio lusinghiero, dunque, le donne sono in Ancona comunemente belle. Chi fosse  vago di altre particolarità può leggere il Montaigne pubblicto a cura di A. D’Ancona dal Lapi di Città di Castello (1889).
Il Lando quasi dei tempi del Montaigne, definisce le anconetane “avare”. Di cedere le loro bellezze, s’intende!

“Peronella” l’indimenticabile Armando Angelucci vide, nella Biblioteca Angelica di Roma, un libercolo del 1559 nel quale un certo pittore Guerra, sdegnando insieme ad altri tipi di donne italiane, un’anconitana la chiamo “graziosa”.

(approfondimenti: coltrinari2011@libero.it)

venerdì 22 novembre 2013

2.La bellezza delle donne anconetane II

Cosa ne pensavano  nel 1500
“Saltiamo poi al 1579nnel quale anno il nostro conte Francesco ferretti, nei suoi “Diporti notturni”, a pag. 70 scrisse: “…voi lo sapete come me medesimo: qui, per l’ordinario, non si usa parlare con le donne, come largamente e comodamente si fa in altre città… la quale dimestichezza ed affabilità il più delle volte cagiona, se non peggio, almeno mormorazione biasimevole: che l’abilità delle donne, generalmente parlando, non è laudabile.

Queste non mancano di gravità onesta ; portano abito signorile, anziché lascivo, e non come in alcuni luoghi che troppo largamente mostrano le carni loro. Ballando, passeggiando più che altramente e non si buttano, né saltano o aggirano né si cavano le pianelle come in vari luoghi si usa: che non solamente i piedi, ma le gambe e alcuna parte della loro vita si manifestano con troppo lascivi e licenziosi movimenti (tango?) degni di reprenzione onesta.

giovedì 14 novembre 2013

1. la bellezza delle donne Anconetane

 Iniziamo a riportare note sulla bellezza delle donne Anconetane così come la loro immagine è stata tramandata nel corso dei secoli e puntualmente registrata e pubblicat da Palermo Giangiacomi. Si apre con una nota di Arturo Vecchini, che esalta la donna di Ancona

“….la fama ha consacrato la anconitane come magnifici campioni di bellezza florida e forte” Arturo Vecchini


Cosa ne pensavano nel 1400
Se alcuni scrittori italiani e stranieri dicono che Ancona è brutta, malgrado a veste verde-azzurra dei suoi colli e del suo mare, ed il diadema della sua Cattedrale, una vera unanimità di laudi, un gettito perenne di fiori abbiamo invece attorno alla Donna Anconetana, proclamata regina di bellezza.
Questo è adeguato compenso alla immeritata accusa di bruttezza, contro il quale invoco il canto di un fresco mattina d’Aprile, elevatesi dalla cerchia leggiadra dei suoi colli, invoco l’omaggio del mare che offre il suo grande specchio alla città sorridente; ai mille balconi imbandierati al sole.
No. Ancona la bella città abbracciata dalle sue colline, vezzeggiata dal suo mare è degna cornice alla grazia ed alla bellezza delle sue donne; degno giardino a tanti fiori! E chi non sente erompere dal cuore un grido di gioia mirandola dal bacone del Guasco, ha l’anima più fredda delle pietre del Duomo!

E qui per osservare l’ordine cronologico, cedo la parola, per primo, ad un anconitano del secolo XV Lazzaro Bernabei, il quale, nella sua cronaca, narrando la tentata invasione ad opera di Galeazzo Malatesta nel 1413, ci tramanda il grido dell’avida soldatesca: “Sacco!sacco! Alle belle donne di Ancona; alle belle donne di Ancona"
Palermo Giangiacomi 1923
(massimo coltrinari: coltrinari2011@libero.it)

lunedì 28 ottobre 2013

2014: 70° annversario della Liberazione di Ancona


Il 18 luglio 2014 cade il 70° anniversario della liberazione di Ancona da parte del II Corpo Polacco del gen Anders.

Entrati da Porta Santo Stefano in breve raggiunsero Piazza Cavour e procedettero ad una occupazione che fu l'inizio della ricostruzione di Ancona, stremata dalla guerra


Il II Corpo Polacco riuscì a conquistare Ancona grazie ad una manovra che, partendo dalle posizioni del Musone, sull'Asse Casenove, Croce di San Vicnenzo, Polverigi, Agugliano, Bivio di Casteld'Emilio, Cassro Castelferreti, costrinse, per manovra, la guarnigione di Ancona tedesca a ritirarsi vesso Nord.


La manovra fu suggerita al gen. Anders, comandante del II Corpo Polacco, dal gen. Utili, comandante del Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.), che era inquadrato ne Corpo d'Armata Polacco.
L'azione su Casenove- Rustico del Copro Italiano di Liberazione il 17 luglio protesse il fianco sinistro del Corpo Polacco che potè operare al sicuro delle provenienze tedesche sul fianco di attacco.
E' la II battaglia per Ancona (17-18 luglio 2019)
Gli spetti di questo contributo dell'Esercito Italiano alla liberazione di Ancona è approfondito, in vista de 70° anniversario di quegli avvenimenti,  attraverso post di sintesi che sono pubblicati, 
per gli avvenimenti su:
www.coltrinarimarche1944.blogspot.com
e per gli aspetti ordinativi e la storia del C.I.L
www.corpoitalianodiliberazione:blogspot.com.

(contatti: ricerca23@libero.it)

domenica 20 ottobre 2013

Ancona: il ricordo del 1 novembre 1943



TREKKING NAZIONALE, SETTANTA ANNI FA LA GUERRA: ALLA SCOPERTA DELL'ANCONA CHE FU
                  E APERTURA STRAORDINARIA DELL'EX RIFUGIO DELLE CARCERI, PRENOTAZIONI ENTRO IL 28       

Dopo settanta anni si apre il rifugio dell'ex carcere di Santa Palazia devastato dalle bombe il 1° novembre del 1943. Vi perirono più di settecento persone, compresi moltissimi bambini. Questa strage nelle sue dimensioni non ha eguali al mondo.
Il X anniversario del Trekking urbano nazionale ad Ancona si svolge quindi sabato 2 e domenica 3 novembre, con partenza da piazza Cavour. In questi due giorni si visitano i luoghi della guerra e dell'Ancona scomparsa.
L'iniziativa rappresenta un'occasione unica per svolgere la visita guidata del cosiddetto "tunnel della morte". Al termine delle due giornate di trekking sarà inoltre possibile visitare la mostra allestita all'Atelier dell'Arco Amoroso di piazza del Plebiscito intitolata "Ancona in guerra 1940-'44", a ingresso libero. La mostra resterà aperta fino al 17 novembre.
 
Per il trekking prenotazione obbligatoria (ENTRO LUNEDI' 28 NOVEMBRE) sulla homepage del sito del Comune di Ancona www.comune.ancona.it
 
 
dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteche,Turismo tel. 071-222.3125 fax 071-222.5015 mob: 338.7019177 e_mail sergio.sparapani@comune.ancona.it


mercoledì 9 ottobre 2013

Circolo marchigiano a Roma: il programma



ASSOCIAZIONE  “CENACOLO MARCHIGIANO

Via Matteo Boiardo, 19 - 00185 Roma

Tel. / Fax 0677205178

E-mail: cenacolo marchigiano@alice.it

 

 PROGRAMMA SOCIO – CULTURALE

(SETTEMBRE, OTTOBRE, NOVEMBRE, DICEMBRE 2013)


La partecipazione alle varie attività socio - culturali in programma, da parte dei Soci e degli Amici del “Cenacolo Marchigiano”, è subordinata alla preventiva prenotazione che dovrà essere fatta, salvo diverso avviso, con telefonata e/o inviando un  fax in sede con quattro giorni d’anticipo sulla data d’effettuazione delle stesse.
SETTEMBRE 2013

Sabato,28 dicembre 2013.  Ore 18,30.
Sede di Via Matteo Boiardo, 19.
Invito all’ opera: Gen. Dott. Silvio PRINCIPI.
Argomento:  la “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini.

OTTOBRE 2013

Sabato, 19 OTTOBRE 2013. Ore 18,30.
Sede di Via Matteo Boiardo, 19.
Conferenza del dott. Angelo Sferrazza.
Argomento: “Il giro del mondo in ottanta … secondi! Le nuove frontiere della comunicazione ”.                                        

OTTOBRE 2013

Domenica, 27 ottobre 2013 – ore 11.00
Commemorazione dei Defunti nella Chiesa di Santa Maria di Loreto al Foro Traiano. (Piazza Madonna di Loreto, 26 – vicino Piazza Venezia.)
Incontro dei soci e degli amici del Cenacolo Marchigiano alle ore 10,30.

NOVEMBRE 2013                                  
                                    
Domenica, 10 novembre 2013, ore 17.00.
Presso il teatro della Parrocchia Santa Maria di Nazaret, in Via Boccea n.° 590 (zona Casalotti) la Compagnia Teatrale “ G. Lucaroni di Mogliano (MC)” presenta la  commedia dialettale in due atti di Pietro Romagnoli dal titolo “Che carogna la cicogna!”                                

                 
                                              %                  

Sabato, 23 novembre 2013. Ore 18,30.
Sede di Via Matteo Boiardo, 19.
Conferenza del  Col. dott. Alessandro GENTILI.
Argomento: “Falso nummario, frodi informatiche e furto di identità: le insidie di ieri, di oggi e di domani”.



DICEMBRE 2013

Domenica, 15 dicembre 2013.
CASTEL GANDOLFO – FESTA SOCIALE 2013

Appuntamenti:
-        Ore 10,45: incontro dei soci e degli amici del “Cenacolo Marchigiano” nella Piazza Principale di Castel Gandolfo (davanti alla Chiesa di San Tommaso di Villanova per salutarsi e fraternizzare);
-        11,30: celebrazione della Santa Messa a cura dell’Assistente Spirituale dell’Associazione, Mnsignor Giuseppe Tonello, nella Chiesa di San Tommaso  di Villanova;
-        !2,45: tradizionale  “Agape Fraterna” presso il ristorante “Castel Vecchio” di Castel Gandolfo (Viale Pio XI, 23 – non lontano dalla piazza).

Quota  di partecipazione: Euro …….
Adesioni:
- Tel/Fax 0677205178;
- E-Mail: cenacolomarchigiano@alice.it

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Gli incontri in sede saranno sempre conclusi con il tradizionale “spuntino”.



martedì 16 luglio 2013

Ancona da Conoscere

PROSEGUONO GLI ITINERARI AL CAMPO TRINCERATO E ALL'ANCONA GRECA E ROMANA, DOMENICA VISITA AL CARDETO    

Una visita guidata e gratuita alle fortificazioni del Monte Cardeto, dal Forte Cardeto al Forte Cappuccini, è in programma domenica prossima (21 luglio) a partire dalle 9,30 (appuntamento in piazzale Martelli, all'ingresso della Villarey). L’iniziativa rientra nel programma di visite promosso dal settore Turismo del Comune al “Campo trincerato” (il sistema di fortificazioni della città), e alla città greca e romana (in occasione dei 2400 anni dalla fondazione di Ancona).  

L'itinerario di domenica si snoda attraverso le bellezze naturali del magnifico Parco del Cardeto, tra le reminiscenze storiche delle batterie del "Fronte a mare" che difendevano la città dalle incursioni, il cimitero ebraico, il faro ottocentesco e lo straordinario Bastione san Paolo, aperto solo in questa circostanza.

Questi gli appuntamenti di luglio-agosto dei percorsi storici alla scoperta di Ancona: domenica 28 luglio, Ancona romana; domenica 4 agosto Pietralacroce. Da Forte Altavilla a Forte Garibaldi; sabato 10 agosto all'Ancona greca (a pagamento: due euro); domenica 18 agosto al Colle Astagno. Dalla Cittadella alla lunetta santo Stefano; domenica 25 agosto di nuovo all'Ancona romana.   

Per prenotarsi: e-mail prenotazioniartes@gmail.com, oppure telefonicamente al 339.8365480 (solo orario pomeridiano). Informazioni anche in Comune: turismo@comune.ancona.it e nel sito www.comune.ancona.it/turismo/it  

dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteche,Turismo tel. 071-222.3125 fax 071-222.5015 mob: 338.7019177 e_mail sergio.sparapani@comune.ancona.it

mercoledì 26 giugno 2013

Ancona: Alle Muse il 28 giugno ore 21,30: La fondazione di Ancona

CON LUCIANO CANFORA SI PARLA DELLA FONDAZIONE DI ANCONA E DELLA DEMOCRAZIA, VENERDI’ 28
                                                                                  AL RIDOTTO DELLE MUSE 


Il Mondo della democrazia ateniese e la fondazione di Ancona a opera di esuli democratici; la Grande Storia e la celebrazione dei nostri 2400 anni in un incontro eccezionale con uno tra i maggiori studiosi del mondo classico,  lo storico e filologo Luciano Canfora, collaboratore nelle pagine culturali del Corriere della sera noto anche al grande pubblico televisivo.
L'appuntamento, nell'ambito delle iniziative del Comune di Ancona per celebrare la fondazione della città, è venerdì 28 giugno alle 21,30 al ridotto del Teatro delle Muse in piazza della Repubblica.
Tra le domande a cui risponderà lo studioso, autore di un volume per Rizzoli uscito proprio in questi giorni, intitolato La guerra civile ateniese: Quale il percorso della democrazia? Quali i legami con l'attualità? E soprattutto, che genere di democrazia era quella ateniese?
Allo studioso anconetano Giorgio Petetti, invece, il compito di rievocare la storia della nostra fondazione a opera di esuli dorici provenienti da Siracusa perché dissidenti rispetto alla tirannide di Dionisio il Vecchio. Petetti accompagnerà con immagini la sua rievocazione.
L'incontro, a ingresso libero, sarà coordinato da Sergio Sparapani.    

dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteche,Turismo tel. 071-222.3125 fax 071-222.5015 mob: 338.7019177 e_mail sergio.sparapani@comune.ancona.it

mercoledì 5 giugno 2013

Osimo Serate di Storia: l'idea del Medio Evo Venerdi 14 giugno ore 21

Organizzate dalla Associazione "La Tavola Rotonda"
Nuova Associazione Storico Culturale Osimo
Via Goldoni 2
Telefono 071 7108865


 Invito

Dalla Storia all’immaginario: 
l’idea di medioevo ai nostri giorni
Venerdì 14 Giugno 2013 ore 21
Sala Convegni Grotte del Cantinone, Via Fontemagna 14


Relatore: Prof. Francesco Pirani

(nota esplicativa su:vvv.figurinostorico,blogspot.com)

domenica 12 maggio 2013

Presentazione Libro "Bombe sulla Città" Venerdì 17 Maggio ore 16.00 Ancona in Comune







 venerdì alle 16 nella ex sala ex consiglio del Comune di Ancona 
con alcuni amici presento il libro illustrato che ho curato intitolato “Lezioni di storia”
 (Il lavoro editoriale).
Contiene le trascrizioni di dieci delle serate, presenti prestigiosi studiosi, che organizzai per la Provincia di Ancona. Per l’occasione – e quest’anno è anche il settantesimo anniversario dell’inizio della campagna di bombardamenti su Ancona - ho invitato nuovamente il professor Giulio Massobrio, acclamato protagonista il 21 agosto 2009.
Mi auguro riusciate a fare un salto (in allegato l’invito). E grazie comunque per l’attenzione
 
Sergio Sparapani

venerdì 10 maggio 2013

Campagna del 1860. Attività di Lorenzo Valerio, Commissario Straordinario


Con il 20 settembre inizia l'investimento da parte delle Forze sarde della piazzaforte Pontificia di Ancona, dopo la resa della guarnigione pontificia di Loreto.
Mentre sul terreno le operazioni procedono, il Commissario straordinario per le marche, Lorenzo Valerio, organizza e sostituisce l'organizzazione politica ed amministrativa pontifica, estendonod ai territori liberati e conquistati la legislazione sarda
E' qui riprodotto un documento del 20 settembre 1860 che testimonia questa attività politico-amministrativa in stretta cooperazione con le truppe operanti
(approfondimenti: vds: coltrinaricastelfidardo1860.blogspot.com)

mercoledì 10 aprile 2013

Eventi per la Storia di Ancona


PER I 2400 ANNI DALLA FONDAZIONE DELLA CITTA', DA SABATO AL VIA GLI ITINERARI GRECO E ROMANO 

Un viaggio alla scoperta dell'Ancona greca e romana nell'anniversario della fondazione: 2400 anni orsono Ancona fu fondata da coloni greci provenienti da Siracusa.
In occasione delle visite guidate al via da sabato 13 aprile (in allegato il calendario completo fino a dicembre), sarà possibile ammirare siti solitamente chiusi al pubblico, tra questi l'Anfiteatro romano, le botteghe romane di via Carducci, la necropoli di Villarey, il Tempio di Venere sotto il Duomo di san Ciriaco e la terrazza panoramica del Museo archeologico. Gli itinerari si svolgeranno due volte al mese accanto alla programmazione per le visite al Campo trincerato cittadino.
Tutte le visite guidate (Ancona arecheologica e Campo trincerato), sono gratuite eccetto quella greca che inaugura la serie (il costo è di 2 euro per il biglietto ridotto da versare al Museo archeologico), e si svolgono di domenica, tranne, appunto, l'itinerario greco che è di sabato. L'appuntamento è sempre alle 9,30 ("Ancona greca" in piazzale Martelli, davanti all'ingresso della Villarey, e "Ancona romana" in piazza Roma, lato fontana).  

Per prenotarsi (massimo 50 persone per volta): e-mail prenotazioniartes@gmail.com oppure telefonicamente al 339.8365480 (solo nel pomeriggio). Informazioni anche in Comune:turismo@comune.ancona.it e, a breve, nel sito www.comune.ancona.it/turismo/it.    
 
dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteche,Turismo tel. 071-222.3125 fax 071-222.5015 mob: 338.7019177 e_mail sergio.sparapani@comune.ancona.it

martedì 19 marzo 2013

L'ultima difesa pontificia di Ancona. La Piazzaforte Tomo I


Presentato
 al Circolo Marchigiano di Roma, lo scorso 16 marzo 2013, il volume di Massimo Coltrinari, 
L'ULTIMA DIFESA PONTIFICIA DI ANCONA
7-29 SETTEMBRE 1860
La fine del potere temporale dei Papi nelle marche.
 Tomo I La piazzaforte
Roma, Editrice Nuova Cultura, 2012, pag. 346

Dopo le parole introduttive del Presidente del Cenacolo Marchigiano di Roma, gen. Duilio Benvenuti, l'Autore, Socio del Circolo, ha intrattenuto gli astanti sulle peculiarità del volume, che descrive Ancona nelle sue caratteristiche architettoniche ed urbane nella metà dell'ottocento. 
La piazzaforte di Ancona era la seconda dopo Roma, e fu il perno centrale della difesa di fronte alla invasione delle marche e dell'Umbria delle forze sarde al comando del gen. Fanti
Il volume è reperibile in ogni libreria e può essere richiesto direttametne alla casa editrice all'indirizzo: ordini@nuovacultura.it
per informazioni e notizie sul libro stesso:www.stroiainlaboratorio.blogspot.com

Riportiamo di seguito la presenazione del Colonnello Osvaldo Biribicchi riportata nel volume

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E’ sempre un successo quello di mettere a disposizione di studenti e giovani ricercatori volumi come questo, che è la risultante di ricerche documentate ed appassionate, volte a darci un quadro, il più possibile aderente alla realtà, della nostra Ancona, in un momento fondamentale della sua Storia recente.
Il volume si presenta in una articolazione duplice:nella prima parte ci si dedica alla descrizione di Ancona come piazzaforte pontificia alla metà dell’800; ne esce un quadro di Ancona dentro le mura, espressione di quel dominio dei Papi iniziato nel 1532 quando, con raggiri e azioni dubbi, soppresse l’autonomia civica di Ancona. Nella seconda parte vi è la descrizione degli avvenimenti che si susseguirono, dal punto di vista delle Autorità Pontificie, per la difesa della piazzaforte medesima e del territorio non solo anconetano ma delle Marche  tutte. La preparazione, l’approntamento degli uomini e dei mezzi e poi l’azione vera e propria a difesa della città.
Corre l’obbligo di ricordare che questo volume è speculare a quello già pubblicato in questa collana che tratta degli stessi argomenti e dello stesso periodo, ma dal punto di vista dei Sardi, cioè di noi Italiani. Qualche tratto, nonostante ogni sforzo dell’Autore per evitare ripetizioni o descrizioni ridondanti, è consimile per forza di cose al libro già pubblicato; ma il lettore nè può trovare giovamento in quanto vede la medesima situazione dalle due opposte angolazioni. E’ consequenziale dire che questi due volumi, più quello dedicato allo scontro del 18 settembre 1860 nella vallata del Musone, si completano e si integrano.
                                                                  
Con la fine del Potere temporale dei Papi, la Storia delle Marche diviene una Storia d’Italia. Nei secoli precedenti ogni regione italiana ha avuto la sua Storia, ed i rapporti tra le diverse regioni erano stati anche di intensa rivalità. Il risultato di questa situazione fu un livello quanto mai basso, economico e di qualità della vita, della nostra gente.
Le Marche erano povere, in tutti i sensi, senza alcuna prospettiva futura, in una immutabilità quasi eterna, sorretta solo dalla speranza di una vita migliore nell’aldilà, per chi aveva fede.

Ma il significato ancor più vero di questo termine di un era, quella papale, è da cogliere nell’inizio della evoluzione dei rapporti all’interno della società marchigiana.
La ventata patriottica, come osserva Denis Mach Smith, che iniziò a soffiare anche nelle Marche, intaccò alle fondamenta quella gabbia invisibile che era il sistema patriarcale della famiglia. Il Giovane era fin dalla più tenera età ingabbiato ed imprigionato, anche dopo il matrimonio, nei palazzi aviti, in compagnia di diverse generazioni di parenti, più o meno influenti. I Genitori erano austeri ed autoritari, in una condizione familiare ed educativa che non lasciava spazio alcuno alle esigenze individuali o alla iniziativa del giovin rampollo. La possibilità di evolversi, come lo studio, ma soprattutto i viaggi, erano pochissime mentre, tranne la indispensabile arte della scherma, non vi era la possibilità di praticare nessun sport o attività fisica consimile.
Esempio di tutto questo, per noi marchigiani, era la famiglia Leopardi, con Monaldo e Giacomo i prototipi della situazione sopradescritta. La ventata liberal-democratica portava a scardinare tutto questo ed ad aprire orizzonti nuovi, sia sul piano umano che su quello sociale. La speranza per il Giovane di uscire da tutto questo era “il nuovo”, quello che non si poteva nominare, “la rivoluzione”
Ancona non poteva non beneficiare di tutto questo. La partecipazione popolare non fu massiccia come certa pubblicistica risorgimentale volle ancor oggi accreditare, ma elitaria. Come sempre accade sono le avanguardie che manifestano i sintomi del nuovo ed aprono alle masse il futuro.
Ancona espresse nel suo seno elementi che rafforzarono queste avanguardie sia nel decennio di occupazione austriaco sia nel 1859, quando avvertì l’esigenza che il presente non poteva più essere accettato.
La precocità di questi sentimenti e la incapacità di tradurli in azione, impedirono ad Ancona ed alle Marche di seguire la scia degli avvenimenti, in quel fatidico 1859, delle Legazioni, ovvero di Bologna e delle Romagne. Un rimprovero che i Patrioti emiliani e romagnoli rivolsero a quelli marchigiani ed a quelli anconetani, in particolare. Con interesse ho appreso che su questo aspetto è in preparazione un volume dedicato proprio all’Ancona del 1859, premessa interessante per comprendere non solo gli eventi qui descritti riferiti al 1860, ma la genesi dell’azione di Garibaldi e la concezione di quella spedizione dei Mille, epica e fondamentale per il processo unitario italiano, che proprio nel fallimento dell’azione dell’Eroe dei due Mondi della azione su Ancona trova la sua prima istanza e ispirazione.
Il vecchio era ancora troppo radicato per permettere di imporre il nuovo dal basso e dall’interno, come in Romagna e in Toscana, tanto era ferreo e conservatore il sistema di controllo pontificio, con un clero medio-alto sostanzialmente in ritardo sui tempi, chiuso in una visione settecentesca della società e della politica.
Non si riuscì a staccarsi da Roma con le proprie forze, e ci vorrà un intervento esterno per riuscire ad inserire le Marche nel processo unitario nazionale italiano.
Queste avanguardie, in quanto, tali provocarono la reazione di quel governo Pontificio che ancora era convinto che la situazione fosse rimasta, nei rapporti di forza, al 1849.
Convinto nel 1859, dopo aver ripreso il controllo dello Stato e dei territori, che il vero problema era la riconquista delle Romagne, nel 1860 si affidò ancora una volta alla protezione delle Potenze Cattoliche, Francia ed Austria. Aggiunse a questo l’impegno diretto, attivo alla difesa dello Stato e del suo territorio. Una difesa che escluse totalmente, nelle motivazioni, l’elemento italiano, rinunciando “de facto” all’aiuto di quella parte della popolazione che mostrava simpatie per il Soglio Papale, affidandosi ai Cattolici di tutta Europa, approfondendo ogni giorno di più il solco con il proprio popolo.
Si credeva che con la forza delle armi si poteva, come nel 1849, arrestare e schiacciare questa “rivoluzione” liberale borghese e in parte democratica, che era il Risorgimento.
Si corse a mettere in piedi una difesa dello Stato, Le Marche e l’Umbria, senza badare ai mezzi, convinti che la vittoria avrebbe coperto ogni cosa. Una difesa che, come emerge dalla lettura di questo volume, è una serie di errori in tutti i campi veramente sorprendente.
Come quelli che l’hanno preceduto, il volume ancora la descrizione a fonti documentali affinchè il giovane studente, a cui è diretto, possa avere elementi di riflessione e di discussione e non versioni preconfezionate. In sintesi,  un volume più per la riflessione che per la lettura occasionale.

Osvaldo Bribicchi

martedì 12 marzo 2013

Newletters dell'Archivio di Stato





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Il SAN, aggregatore nazionale di risorse archivistiche, è aperto alla collaborazione delle Istituzioni interessate alla fruizione in rete del proprio patrimonio documentario.

Al fine di proporre agli utenti l’offerta più esaustiva possibile e nell’intento di far emergere l’attività di ciascuna istituzione aderente, si  invita a segnalare iniziative realizzate, in corso di realizzazione e/o quelle che si intendano realizzare; attività di gruppi di lavoro, comitati e commissioni; intese e convenzioni con soggetti pubblici e privati; progetti innovativi; percorsi tematici da rilanciare, valorizzare e rendere fruibili tramite il SAN.


giovedì 28 febbraio 2013

Pesaro: Incontri a Palazzo Montani


Venerdì 1° marzo alle ore 18,00 nell’auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2 – 61121 Pesaro), nell’ambito della serie “Incontri a palazzo Montani” proposta dalla Società pesarese di studi storici in collaborazione con il Comune di Pesaro (Assessorato alla Cultura) e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Ugo Berti Arnoaldi, presidente della Fondazione il Mulino, introduce Roberto Vivarelli, autore della

Storia delle origini del fascismo
L’Italia dalla grande guerra alla marcia su Roma, III
(Il Mulino, Bologna 2012, pp. 546)

Con questo volume, parte conclusiva di una ricerca di grande ampiezza, paragonabile solo alla biografia di Renzo De Felice su Mussolini, Roberto Vivarelli consegna ai posteri un'opera monumentale su un nodo importantissimo della storia italiana del XX secolo: la presa di potere del fascismo.
Lo studioso giunge peraltro a risultati che rimettono in discussione le interpretazioni del fascismo e delle sue cause. Basandosi su una documentazione vastissima, l’Autore sostiene che il fascismo delle origini non fu un movimento reazionariotout court ma nacque dalla guerra civile che in Italia, tra 1918 e 1922, fu combattuta tra le opposte passioni politiche rappresentate dai socialisti, da un lato, e dai fascisti dall’altro: la “Classe” contrapposta alla “Nazione”, di qua la bandiera rossa, di là il tricolore. All'antipatriottismo sovversivo dei socialisti (che volevano “fare come la Russia”) – sostiene l’Autore –, i liberali al governo furono però incapaci di opporre il patriottismo delle istituzioni. La loro protratta inazione produsse un deterioramento dell'ordine pubblico che parve latitanza dello Stato. Fu una scelta suicida, che consentì ai fascisti di atteggiarsi a difensori della patria e scavò un solco fra la classe dirigente e l'opinione pubblica borghese, che perlopiù si identificava nello Stato nazionale e nelle ragioni della guerra appena combattuta. Da qui l’eccezionale perdita di prestigio da parte dei governi che si succedettero dal 1919 al 1922. Il discredito e l’inettitudine politica dei ministeri Giolitti, Bonomi e Factaconsegnarono a Mussolini il governo:  dunque il fascismo «non fu la causa della crisi dello Stato liberale – afferma Vivarelli –, ne fu piuttosto il frutto».

Roberto Vivarelli, uno dei maggiori storici italiani, ha avuto come maestri Federico Chabod e Gaetano Salvemini (ai quali l’opera è dedicata). Professore emerito della Normale di Pisa dove ha insegnato Storia contemporanea, visiting professor in diverse università straniere tra cui Harvard, Oxford e Princeton, è autore di numerosissimi saggi e volumi e curatore degli scritti di Georges Sorel e di Gaetano Salvemini; tra le sue opere recenti ricordiamo Italia 1861 e soprattutto la monumentale e documentatissima Storia delle origini del fascismo, in tre volumi usciti nel 1965, nel 1990 e nel 2012.

La S.V. è invitata.
Riccardo P. Uguccioni

mercoledì 30 gennaio 2013

La Circolare della Regia Questura di Ancona in occasione della vista di Mussolini per il decennale della marcia su Roma


FONTI, TESTI E DOCUMENTI
Redazionale, Reale Questura di Ancona. Decennale Marcia su Roma

Un interessante documento è stato pubblicato sulla Rivista "Il Secondo Risorgimento d'Italia" nella rubrica "Fonti, Testi e Documenti"
Si tratta di una circoclare emanata dalla Questura di Ancona in occasione della visita di Benito Mussolini nella città Dorica . Il numero della Circolare  è 0011333 Gab. e porta la data del 20 ottobre 1932, Anno X dalla Fondazione del Fascismo. L'Oggetto: X Anniversario della Marcia su Roma. 
 In quella occasione Benito Mussolini innaugurò il Monumento Ai Caduti della Prima Guerra Mondiale al passato, al termine del Viale della Vittoria.
IL teso è su www.secondorisorgimento.it
mentre notizie sulla rivista sono su:www.secondorisorgineto.blogspot.com

domenica 20 gennaio 2013

Www.castelferretti.it Prove di Collegamento

Il blog www.Ancona. La Storia. blogspot.com, è espressione del progetto Storia in Laboratorio (www.storiainlaboratorio.blogspot.com) per quanto riguarda la Storia Contemporanea; lo spot riporta le attività e le realizzazioni attuate nell'ambito del progetto stesso alle ricerche relative. In particolare le edizioni raccolte nella Collana Storia in Laboratorio, in cui sono riportati le sintesi dei volumi e le attività ad essi connesse. (spot per Mario Brutti per aggiornamento del sito www.castelferreti.it).

venerdì 11 gennaio 2013

Ricerche presso Archivio di Stato


Si comunica che<.

è stata pubblicata una nuova newsletter nel Portale SAN:
 
http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-newsletter-san?tag=nwl_id_2013-1&p_p_id=56_INSTANCE_Q3zk&articleId=1090424&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=10704&viewMode=normal

Per iscriversi alla Newsletter seguire il link: http://www.san.beniculturali.it/web/san/iscrizione-alla-newsletter

Il SAN, aggregatore nazionale di risorse archivistiche, è aperto alla collaborazione delle Istituzioni interessate alla fruizione in rete del proprio patrimonio documentario.

Al fine di proporre agli utenti l’offerta più esaustiva possibile e nell’intento di far emergere l’attività di ciascuna istituzione aderente, si  invita a segnalare iniziative realizzate, in corso di realizzazione e/o quelle che si intendano realizzare; attività di gruppi di lavoro, comitati e commissioni; intese e convenzioni con soggetti pubblici e privati; progetti innovativi; percorsi tematici da rilanciare, valorizzare e rendere fruibili tramite il SAN.
 

martedì 8 gennaio 2013

Metodo Storico. Volume


Il volume di riferimento per la ricostruzione di ogni avvenimento è quello sopra riportato sopra. Per ogni altra informazione vds.:


La scheda di copertina del volume è la seguente:

Il volume si prefigge di fornire, a studenti e ricercatori, prendendo le mosse dai dettami e finalità del Progetto "Storia in laboratorio" promosso dalla Associazione Combattenti della Guerra di Liberazione volto a divulgare e far conoscere la Storia alle nuove generazioni, uno strumento utile al fine di ricostruire e studiare, il più correttamente possibile, un evento storico-militare (del passato) proponendo un metodo di analisi consequenziale. Prendendo a riferimento il fenomeno "guerra", il volume propone schemi attagliati, anche in combinazione tra loro, alla guerra classica, alla guerra rivoluzionaria e/o sovversiva, con le più varie accezioni, ed alle recenti peace support operations, ove, in questo caso, i soggetti protagonisti da due passano a tre (parti in conflitto/ forze di interposizione o "di pace"). Sono "note",suggerimenti che ognuno dei destinatari può, anzi deve, interpretare secondo la sua creatività , nella più ampia accezione della libertà di pensiero, rispettando solo i criteri di scientificità  e di coerenza, al solo fine della conoscenza, la più ampia, onesta e completa possibile. Un volume che vuole essere uno strumento, più da consultare che da leggere.