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giovedì 6 marzo 2014

Ancona 1860: Biografia di Gian Battista Malin


MALIN GIOVANNI BATTISTA
di Vincenzo e Teresa Vigna, di Lendinara n. 1837 ca,., m. 27,02.1881, possidente, sposato con
Filomena Bassani.
Campagne militari: 1866.
Durante l'interrogatorio del 16 maggio 1861, il Malin dichiara di essersi allontanato dalla sua città
nell'ottobre del 1859 per raggiungere Ferrara, di non aver servito in corpi militari ma di essere
spinto a tale decisione da “circostanze di famiglia”. Seguirà ulteriore interrogatorio nel mese di
giugno.
Dall'orazione dì Cesare Malin si desume invece che Giambattista probabilmente si arruola nelle
truppe del Regno di Sardegna forse come ufficiale, visto che si parla di una “sua compagnia”
quando entra ad Ancona alla fine dell'assedio o forse partecipa semplicemente a qualche formazione
di volontari. Questa seconda possibilità è più coerente col fatto che non si trovano sue tracce né
all'archivio di stato di Torino né a Roma all'archivio dell'esercito.
Premesso che Giambattista Malin era di Valdentro, frazione allora, durante il dominio austriaco, di
Fratta Polesine e non di Lendinara, ma in realtà facente parte della comunità religiosa e civile di
Villanova del Ghebbo di cui, come si evince dalla lettura dell'orazione, è addirittura sindaco, dalle
ricerche da me fatte nell'archivio parrocchiale di Villanova del Ghebbo risulta che egli è padrino di
Adolfo Rossi, anche lui di Valdentro, che diventerà una importante personalità del giornalismo e
della diplomazia a cavallo tra XIX ed XX secolo, ma è anche zio dello stesso in quanto fratello
della madre di Adolfo, Filomena Malin. Giambattista, quando muore, era già vedovo della moglie
morta in giovane età, di qui il riferimento dell'oratore alla “sgraziata famiglia”.
Cesare Malin si dichiara, in alcune sue lettere, cugino di Adolfo Rossi evidentemente per via della
madre che è una Malin Non è però ancora chiaro il legame tra i fratelli Giambattista e Filomena e
Cesare Malin. E' probabile che essi abbiano i nonni paterni in comune e che anche per questo
legame Cesare Malin sia stato chiamato a intonare l'orazione funebre per Giambattista.
 L'intensa citazione latina “Curae leves loquuntur, ingentes stupent” che si può tradurre con “Le
preoccupazioni lievi parlano, ma quelle grandi tacciono” è tratta dalla tragedia “Phedra” di Seneca.
E' da notare infine che, al momento della lettura dell'orazione, Cesare Malin aveva solo 28 anni.

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