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giovedì 6 marzo 2014

Ancona 1860: Orazione Funebre di Gian Battista Molin

CESARE MALIN
ORAZIONE FUNEBRE IN MORTE DI
GIAMBATTISTA MALIN

Ecco il testo in caratteri a stampa:
“Dalla culla alla tomba è un breve passo!”
Così il Monti
Signori,
Malin Giambattista che fino a pochi giorni or sono, impavido sfidava gli sguardi della
morte, ora è freddo cadavere!....
Per lui si compirono i tre grandi avvenimenti della vita, ed ora tra il lugubre silenzio di
questo recinto, si svolge il periodo di sua trasformazione; per lui è già sorta l'alba della vera
eguaglianza e giustizia!...
Noi che abbiamo avuto campo di avvicinarlo e d'indovinarne le nobilissime aspirazioni e che
ora ci troviamo mestamente radunati intorno alla sua bara, abbiamo ben donde d'essere in preda a
quel cupo dolore, che solo il tempo potrà guarire, né troviamo parole adeguate per esprimerlo:
Curae leves loquuntur, ingentes stupent!...
Sebbene la sua posizione gli assicurasse gli agi della vita, pure nella breve sua esistenza, si
trovava attorniato da continue sofferenze che in sul mezzogiorno della vita, lo trascinarono alla
tomba!...
Fu tra i coraggiosi volontari Villanovesi che nel 1859, nella pienezza del loro bollore
giovanile, entusiasti alla vista della coccarda tricolore, accorsero alla campagna Lombarda a difesa
della Patria, varcando il Po presso Ferrara, che le pattuglie austriache continuamente guardavano.
Spossato e stanco combatté e vinse contro l'inespugnabile fortezza d'Ancona, dove entrava
trionfante alle ore 2 pomeridiane del 29 Settembre 1860, colla sua compagnia ch'ebbe l'alto onore
d'esserne eletta all'assalto sotto il comando del Generale Cialdini.
Nel governo del Comune mostrossi sempre zelante e rigoroso nella più esatta osservanza
delle Leggi e dei Regolamenti, ed anelava più che mai all'imparziale difesa degli interessi e della
pace de' suoi amministrati.
Era fornito di egregie doti e non comuni di mente e di cuore; ebbe savi principi, fu con tutti
affabile, tenero amico e disinteressato, e mostrò dovunque la propria abnegazione.
Nei pochi anni ch'ebbi la bella sorte di averlo a Capo del Comune, mi colmò di affettuose
premure, s'adoprò in ogni maniera per rendere inconcussa la meschina mia posizione mi amava
propriamente....... di che non potrò che serbargli grato e incancellabile ricordo!.....
Pieno di tutta pazienza, meco divideva i dispiaceri che purtroppo s'incontrano
nell'esecuzione del difficile mandato di Pii Amministratori.
Non appena il buon Giambattista stava per toccare il nono lustro di sua età, fu assalito da
terribile e penosissima malattia che lo ridusse pressoché uno scheletro informe!....
L'amorevole famiglia fino alle ultime ore di sua vita, lo vide rassegnato a salutare per
sempre questa valle di lacrime e di dolore, e dopo ricevuti i conforti della Religione, in sul mattino
di jer l'altro, l'inevitabile falce della morte lo strappava all'affetto nostro, rimanendo così spento un
altro rampollo della sua sgraziata famiglia che troppo di frequente la vediamo spiegare le nere
gramaglie!...
Dinanzi a tanta straziante sventura lice a noi soltanto, vil pugno di creta, di piegare la fronte
al Supremo volere di chi regge i destini delle umane cose, né possiamo indovinare quali possano
essere gli arcani intendimenti della Divinità, quando in sì aspra e terribile guisa fa gravare la sua
mano sopra l'uomo!...
La morte del caro e amato Giambattista, ha destato nel paese il pianto e la costernazione, e la
sua vita intemerata sarà per noi giovani di grande esempio e di durevole memoria!...
A quest'ora l'anima sua benedetta ai sarà avvinta al braccio di Dio e possa così eternamente
godere di Celesti Carismi accanto alla sua cara sposa, e noi in oggi cogli occhi irrorati dal pianto
l'ultimo vale gli diamo!!!!!........
Villanova del Ghebbo li 29 Febbrajo 1881
Cesare Malin Impiegato com.le e Membro della Congregazione di CaritàL'originale dell'orazione è di proprietà di Renzo Carlo Avanzo.
Nota di Renzo Carlo Avanzo, nipote di Cesare Malin, suo nonno materno.
Giambattista Malin è così citato nel volume “Polesine in armi - I protagonisti delle battaglie
risorgimentali 1848-1870”” di Luigi Contegiacomo e Laura Fasolin edito dal Ministero per i Beni e
le Attività Cultura Culturali – Archivio di Stato di Rovigo – Associazione Culturale Minelliana –
Rovigo 2011:



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