Anche questa lettera è
stata trascritta da un componente della famiglia dalla calligrafia di difficle
interpretazione. Pertanto, come già detto, lasciamo in bianco le parole di
diffile interpretazione e trascrizione
Egregio Signor Francesco
Morresi – Osimo
Da "La Sentinella"[1]
apprendo oggi l'eroica fine del suo Diletto Giulio. È troppo vivo il dolor mio
per rimanere silenzioso verso lei e verso la sua buona Famiglia. È questo un
lutto che non colpisce semplicemente la sua casa e i suoi parenti, ma esso si
estende a quanti ebbero modo di conoscere Giulio, di apprezzarne le di lui virtù,
di mente e di cuore, specie per chi lo ebbe compagno di studi e amico carissimo
E non credo di esagerare che è vivo il dolore, anche verso coloro che lo
conoscevano solamente di vista, poichè quel suo spiccatissimo gioviale
carattere che possedeva ogni ora: faceva subito intuire e rimarcare una
infinita bontà di animo. Era veramente amato da tutti. Tutto il tributo di
affetto che oggi riceverà dovrà Sig. Morresi ....., lenire in parte l'immenso
dolore suo e quello della sua famiglia. E credo che Giulio oggi è nel mezzo dei
Cieli! Trovi il suo paterno travagliato cuore, conforto grande nella religione
di Cristo. Tanto lui quanto quelli della sua famiglia sono militi di
Cristo. Per essere però degni militi di
Cristo bisogna ubbidire alle sante leggi di questi: e la morte eroica di
Giulio, avvenuta sul più grande campo di battaglia del mondo, non è altro che
un disegno di colui che è il Re dei cieli. Nella preghiera fervida vi si trova
tanta rassegnazione. Preghiamolo Iddio per il bene di Giulio. Giulio poi si
ricorderà di noi: egli, dal regno celeste, guarderà sempre la sua casa e le
farà piovere sante celeste benedizioni. Le dico questo, Sig. Morresi, poichè il
vero conforto non lo troverà mai negli uomini. Il suo .... in lato in alto si
elevi: lo troverà lassù il conforto più grande!! Voglia gradire tutta
l'espressione del mio sincero cordoglio. Schianto dal mio cuore il fiore più
bello e con riverente affetto lo depongo sulla tomba del suo Giulio, haimè
innanzi ....! Si abbia anche i miei ossequi migliori estendibili a tutti i suoi
di casa.
Verona – 3 – IX – 17 Suo
devoto, Oddo Carrapa
********
Ancona – Villa Flora 13
settembre
Mia buona signora, non ho
parole per esprimerle la mia angoscia. Ricordo con fraterno affetto il suo
diletto figliuolo, lo ricordo vibrante di vita e di entusiasmo e non so
persuadermi che tutto sia finito, che non lo riavremo qui fra noi. Il pensiero
della bella morte gloriosa aiuti lei, povera mamma derelitta e sventurata a
superare questa prova terribile. Io sono con lei e vorrei poter far tanto per
sollevarla un poco. Ho ricevuto la partecipazione e i giornali, anche i bimbi
hanno letto con commozione tutto ciò che riguardava il loro buon amico. E hanno
ricordato con me i giorni che ci sembrano ora così lontani. Mi faccia avere notizie
sue, le aspetto con ansia. Mi ricordi a tutti gradisca il mio affettuoso
abbraccio.
Maria Baccarani
*******
Commossa e dolente per la
grande sventura che l'ha colpita le mando le mie più vive condoglianze.
Malvina Srersare (??).
********
Ida carissima
Recanati 3 – 9 – 1917
con immenso dolore abbiamo
appreso la triste notizia della morte del nostro caro Giulio. Immaginiamo il
tuo stato d'animo! Vorremmo esserti tutti vicini per asciugare le tue lacrime e
per infonderti con parole d'amore quel coraggio necessario in un momento così
triste! Il destino crudele ha voluto provare il tuo cuore togliendoti uno degli
affetti più cari. Ida nostra carissima,
non esser debole, sii forte e coraggiosa. Ricordati che devi essere forte e
coraggiosa anche per incoraggiare gli altri figli che saranno il tuo conforto e
che anche loro potrebbero risentire troppo un dolore così grande. Ti sia di
sollievo il pensare che oggi è morto da Eroe sul campo di battaglia compiendo
un sacro dovere, che egli rimarrà eternamente nel ricordo di quanti lo
conobbero. Sii dunque forte nel dolore. Condividiamo il nostro al tuo grande
dolore, inviamo le più sentite e vive condoglianze. Baci tanti a tutti e un
fiore sulla tomba dell'indimenticabile Eroe.
Tua cugina, Vincenzina…. …......
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Carissima Ida,
Numana 3 settembre. 1917
ho appreso, con vero dolore,
la disgrazia che t'ha colpito in modo così inaspettato e crudele. Povero
Giulio! Egli era il tuo conforto e il tuo orgoglio, ed ora non ti resta più che
il tuo caro, incancellabile ricordo. Io non ho parole che valgano a recarti un
pò di sollievo, solo il pensiero che lui più non soffre e il tempo potranno
diminuire l'acerbità del tuo dolore. La vita ci dà delle grandi amarezze e
sofferenze e noi dobbiamo cercare di farci animo a sopportarle per non
soccombere. Anch'io, cara Ida, oso dirti di farti coraggio, per amore dei tuoi
figli, essi hanno ancora tanto bisogno del tuo aiuto e del tuo consiglio. Forte
a questo grande dolore ti si concederanno in compenso altri conforti; la
Provvidenza Divina fa tutto per il nostro meglio e solo la fiducia in essa può
sollevarci dalla disperazione. Tutte le condoglianze in tanto lutto saranno
state vane per te, ma tu accetta le mie con segno d'amicizia. Appena sarò di
ritorno verrò a trovarti; avrei già voluto rivederti. La mia famiglia si unisce
a me nell'inviarti le più vive condoglianze e i più vivi saluti. Abbracciandoti
con affetto vi dico
Affettusisssima amica, Pina
Viglietti
*******
Cara Signora Ida,
Jesi, 4 settembre 1917
l'impressione dolorosa da me
provata al triste annunzio della gravissima disgrazia fu così acuta, che mi
turbò profondamente e ancora non so trovare parole per manifestarle tutto il
mio sentimento. Che le dirò io per tentare di recarle conforto in momenti sì
dolorosi? Ogni parola sarebbe vana, lo so, pure tengo ad assicurarla che tanto
io quanto la mia mamnma prendiamo parte all'immenso dolore suo e de' suoi.
Coraggio, cara Signora Ida, nell'amore pel marito e per gli altri figli trovi
la forza necessaria per apportare la grave sciagura. Pensi che il suo Giulio ha
fatto una morte gloriosa e che quanti lo conobbero e poterono apprezzare le sue
buone qualità e il suo infinito amor di Patria, lo ricorderanno sempre con
simpatia ed ammirazione. La prego di far partecipi dei nostri sentimenti anche
suo marito ed i figliuoli, giunga a tutti in questo momento il mio augurio di
pace e di fede. Tanti affettuosi saluti le invio unitamente alla mia mamma.
Vannia Gatti
********
Falconara 4 settembre 1917
Ida carissima, che dire
innanzi a un dolore così atroce! La luce di gloria che lo rende immortale per
aver dato, magnifico dono alla Patria, la sua giovinezza, faccia sublime il
sacrificio e renda anche lui eroicamente .... Cara Ida, vorrei esserle vicina
per abbracciarla e dirle di non piangere, chi volontariamente ha sofferto sè
stesso per la sua terra!!.... Non volevo credere alla triste notizia, ma poi ho
dovuto convincermi che le anime elette sono le più provate ! La penso
continuamente e sono con lei in quest'ora di prova e di dolore .....
Mi creda sempre
Affettuosissima amica, Albertina
Pacetti
*******
Ditta – The Escess Insurance
Company Londra
Milano 3-9-17
Egregio Signor Morresi
Francesco,
Abbiamo appreso con vivo
dolore l'annuncio della morte del v/ figliuolo, e vi preghiamo accogliere i
sensi del n/ sincero cordoglio. Sia di conforto per voi e per la Madre il
pensiero che l'alto sacrificio non sarà stato fatto inutilmente, da ogni vita
che cade germoglia la prosperità della Patria, che vi compenserà poi con ogni
maggiore benedizione. Gradite i molti distinti saluti.
Il Rappresentante Generale per
l'Italia
N. N.
********
Ditta Unione Grandine
Milano 5 settembre 1917
Signor Francesco Morresi –
Agente Generale – Osimo
alle condoglianze particolari
inviatevi dal Sig. Direttore, vogliamo noi pure unire le nostre più vive per la
perdita del Caro v/ figlio Giulio, Ufficiale dei Bersaglieri, caduto sul campo dell'Onore
per la maggior grandezza della nostra Patria. Vada a lui il nostro rispettoso
saluto ed a voi e famiglia il nostro cordoglio per un lutto che è però vanto di
ogni vero Italiano – Con particolari saluti
Il Consigliere Delegato Il Direttore
N. N.
N. N.
********
Gentilissima Sig.ra Ida
Ancona 20 settembre 1917
Vi sono dei momenti, nella
vita, in cui la parola non riesce ad esprimere ampiamente il proprio pensiero,
vi sono dei casi in cui non si può, come si vorrebbe portare, agli essere
crudelmente colpiti dalla sventura, quel conforto morale di cui avrebbero tanto
bisogno. Ed io non so, Signora che unirmi a lei, io non so che accompagnarla
sul calvario doloroso che il nostro Dio dona per ricompensa ai più buoni, ai
più eletti, a coloro che ripongono in lui la fiducia e la speranza. Sia forte,
Signora, i poveri esseri perduti, bevono è vero ogni nostra lacrima, fremono di
sollievo ad ogni nostra preghiera, sentono ancora una volta il loro cuore
ghiacciato ardere di amore per chi ha l'anima straziata dal loro abbandono, ma
piangerebbero lacrime di sangue, ma agonizzerebbero e morirebbero una seconda
volta, se sapessero i loro cari infelici ed in preda alla disperazione. ... a
lei, intorno a lei, sono gli altri suoi figli, ed il mondo dell'Eroe, del
martire, di colui che vita, gioventù, amore, felicità offrì per la grandezza
della Patria nostra, sia la guida delle loro anime. Egli poi sia l'interprete
preesso Dio, delle sue sofferenze. Lenisca il suo dolore nell'affetto di quelli
che le ....., cerchi ora conforto e rassegnazione tra i suoi figli, non faccia
che il suo martire soffra, alla soglia del nuovo mondo, per la disperazione
della povera mamma sua.
Con affetto Giulia ....
*******
Addoloratissima Signora
5 ottobre 1917
La sua ha indugiato molto a
giungerni, perciò anche la mia risposta le perverrà tardi. La fine gloriosa
fatta dal suo ottimo figlio mi ha adolorato moltissimo. Ci eravamo conosciuti
da bambini al ginnasio di Osimo, abbiamo frequentato la stessa scuola militare
di Caserta e ci siamo sempre amati con grande affetto. La sorte poi volle che
anche nell'ora del cimento fossimo uniti. Dopo un terribile bombardamento si
uscì all'assalto. Si avanzò sotto intenso fuoco di mitragliatrici che ci
investì appena usciti fuori dalle nostre posizioni. Ad un tratto vidi ciò che mai
avrei voluto vedere. Il povero Giulio colpito senza dir una parola, senza
mandare un grido. Il mio plotone avanzava. Il fervore della lotta.
L'impressione ricevuta dalla morte del mio carissimo amico, il proposito di
rivendicarlo mi avevano trasformato. Corsi dove il dovere mi chiamava. E la
vendetta avvenne e fu completata. Da quel giorno fui sempre in prima linea.
Quando la Brigata andò a riposo e fu il 25 agosto passai per il luogo dove
l’amatissimo Giulio era Caduto. Non trovai la sua salma. Già era stato
seppellito.
Mia addoloratissima Signora ho
cercato di rintracciare il nome dell’Ufficial del 90° Reggimento fanteria che
prese in consegna gli oggetti prezionis che aveva il povero Giulio, ma non mi è
stato possibile.. Il 15 ottobre dovrei venire in licenza per esami. Se potrò
passare per Osimo e potrò darle più ampie notizie. L’Immagine cara di suo
figlio resterà sempre nella mente del suo devotissimo Giuseppe Danti
******
Zona di Guerra 15 ottobre 1917
Stimatissima Signora,
la notizia ch’ella mi ha comunicato mi ha reso triste oltremodo. Non me
la asoettavo davvero, Signora. E‘ una di quelle notizie che ci lasciano muti e
perplessi.
A Le mamma del mio prezioso amico, alla di lei famiglia, non ho parole
sufficienti per esprimere le mie vivissime condoglianze Nè del resto sono
sicure le mie parole qualunque esse siano corrette tali da lenire il loro senso
di doloree di sacrificio, calmi e sereni oggi noi dobbiamo incidere. E guai se
il dubbio ci assale nella via aspra e dura. Circa a quanto il poveo Giulio
portava indosso mi interesserò subito della cosa e nel modo più consciensoso.
Forse fra qualche giorno di passaggio in Osimo Le potrò dare qualche risposta
in proposito. I miei rispetti Signorae saluti cordiali alla sua famiglia.
Devotissimo. Aspirante Luisi Antonio.
********
Zona di guerra 22 ottobre 1917
Giuntami appema da di Lei
lettera, come subito dopo la disgrazia, come amico e compagno di studi mi sono
dato a ricercare quelle che il povero Giulio aveva lasciate care. Io seppi la
sua morte da Fenici che scese dalla linea pochi giorni di essa. Trovandomi ora
con il Fascilli ho saputo come è avvenuta la disgrazia. Egli mi dice di avergli
scritto epurtroppo io ho poco da aggiungere tanto più che il suo attendente con
cui ho parlato non è stato presente alla disgrazia. Se il ricordare sempre la
disgrazia è per lei, madr, tanto tanto
doloroso pure le sia di conforto, Cara
Signora,il pensiero che la sua morte calma e serena. Dal come mi è stata
riferita da testimonianze oculari dal Fascilli, nel mentre usciva dalla nostra
trincea di partenza una pallottola lo ha colpito in fronte
inginocchiandolo calmo e sereno sena una
parola è caduto riverso.
E‘ morto duecento metri avanti a me mentre
anche io mi incamminavo verso la battaglia. Non ho assistituo ai suoi funerali
ma sinceramente come mi è stato evidenziato con gli onori dovuto al suo grado
ed alla sua serenità di sacrificio . Sarà stato sepolto in uno die cimiteri
vicini. Ed io credo che sia precisamente quello di Pietra Rossa sapendo che
dopo la battaglia parecchi ufficialidi quel settore furono colà portati. Ed
egli sarà sicuramente là tanto che il suo corpo non è stato deturpato. Per
quanto il 90° Reggimento fanteria mi sia vicino non posso avere un conttto
molto diretto per ricercare l’Ufficiale depositario. E poi quelle cose care
furon prese durate la battaglia e chi lo sa?
Come le riferito io, quale
amico e compagno e con il dovere del fratello d’arme continuerò le mie ricerche
tenendola informata se esse portano qualche frutto. Speriamo che qualche cosa cara cara ci riporti ancora
da lui e porti a Lei un dolce sollievo. C’eravamo rivisti pochi giorni
prima io lui e Fenici. Ci siamo salutati
con una speranza e con un augurio…
Mi creda distitamente
Aspirante Filiberto Teodosi
Le
due ultime lettere, una del 5 ed una del 22 ottobre, sono a significare che la
famiglia ha cercato di avere notizie di come era avvenuta la morte e sopratutto chiedeva delle cose personali
lasciate dal S. ten Morresi presso i suoi compagni d’arme e conoscenti della
famiglia.
L’Album
die Ricordi riporta l’ultima lettera
datata 22 ottobre 1917, due giorni prima della offensiva Austriaca che
costrinse le truppe italiane a retrocedere dall’Isonzo al Piave. E‘ verosimile
che si sia interrotta ogni corrispondenza per la tragicità degli eventi.
L’ultim
apagina di questo Album riporta la seguente dicitura
Senigallia 19 agosto 1920
Due date memorabili in questo
giorno
Terzo anniversario della morte
del nostro adorato figlio, del nostro eroe……
Le Nostre nozze
d’argento……
[1] “La Sentinella” era il
giornale di Osimo nella versione di quattro facciate, al pari di tutti i
giornli del tempo. Ogni cittadina marchigiana aveva uno o più giornli
generalente espressione degli orientamenti politici del tempo ( clericali,
socialisti, repubblicani monarchici moderati) e rappresentavano il nerbo della
comunicazione del tempo.
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