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lunedì 7 gennaio 2019

Aspirante Giulio Morresi IV parte



Anche questa lettera è stata trascritta da un componente della famiglia dalla calligrafia di difficle interpretazione. Pertanto, come già detto, lasciamo in bianco le parole di diffile interpretazione e trascrizione

Egregio Signor Francesco Morresi – Osimo
Da "La Sentinella"[1] apprendo oggi l'eroica fine del suo Diletto Giulio. È troppo vivo il dolor mio per rimanere silenzioso verso lei e verso la sua buona Famiglia. È questo un lutto che non colpisce semplicemente la sua casa e i suoi parenti, ma esso si estende a quanti ebbero modo di conoscere Giulio, di apprezzarne le di lui virtù, di mente e di cuore, specie per chi lo ebbe compagno di studi e amico carissimo E non credo di esagerare che è vivo il dolore, anche verso coloro che lo conoscevano solamente di vista, poichè quel suo spiccatissimo gioviale carattere che possedeva ogni ora: faceva subito intuire e rimarcare una infinita bontà di animo. Era veramente amato da tutti. Tutto il tributo di affetto che oggi riceverà dovrà Sig. Morresi ....., lenire in parte l'immenso dolore suo e quello della sua famiglia. E credo che Giulio oggi è nel mezzo dei Cieli! Trovi il suo paterno travagliato cuore, conforto grande nella religione di Cristo. Tanto lui quanto quelli della sua famiglia sono militi di Cristo.  Per essere però degni militi di Cristo bisogna ubbidire alle sante leggi di questi: e la morte eroica di Giulio, avvenuta sul più grande campo di battaglia del mondo, non è altro che un disegno di colui che è il Re dei cieli. Nella preghiera fervida vi si trova tanta rassegnazione. Preghiamolo Iddio per il bene di Giulio. Giulio poi si ricorderà di noi: egli, dal regno celeste, guarderà sempre la sua casa e le farà piovere sante celeste benedizioni. Le dico questo, Sig. Morresi, poichè il vero conforto non lo troverà mai negli uomini. Il suo .... in lato in alto si elevi: lo troverà lassù il conforto più grande!! Voglia gradire tutta l'espressione del mio sincero cordoglio. Schianto dal mio cuore il fiore più bello e con riverente affetto lo depongo sulla tomba del suo Giulio, haimè innanzi ....! Si abbia anche i miei ossequi migliori estendibili a tutti i suoi di casa.
Verona – 3 – IX – 17 Suo devoto, Oddo Carrapa
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Ancona – Villa Flora 13 settembre
Mia buona signora, non ho parole per esprimerle la mia angoscia. Ricordo con fraterno affetto il suo diletto figliuolo, lo ricordo vibrante di vita e di entusiasmo e non so persuadermi che tutto sia finito, che non lo riavremo qui fra noi. Il pensiero della bella morte gloriosa aiuti lei, povera mamma derelitta e sventurata a superare questa prova terribile. Io sono con lei e vorrei poter far tanto per sollevarla un poco. Ho ricevuto la partecipazione e i giornali, anche i bimbi hanno letto con commozione tutto ciò che riguardava il loro buon amico. E hanno ricordato con me i giorni che ci sembrano ora così lontani. Mi faccia avere notizie sue, le aspetto con ansia. Mi ricordi a tutti gradisca il mio affettuoso abbraccio.
Maria Baccarani

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Commossa e dolente per la grande sventura che l'ha colpita le mando le mie più vive condoglianze.
Malvina Srersare (??).
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Ida carissima                                                                                                   Recanati 3 – 9 – 1917
con immenso dolore abbiamo appreso la triste notizia della morte del nostro caro Giulio. Immaginiamo il tuo stato d'animo! Vorremmo esserti tutti vicini per asciugare le tue lacrime e per infonderti con parole d'amore quel coraggio necessario in un momento così triste! Il destino crudele ha voluto provare il tuo cuore togliendoti uno degli affetti più cari. Ida nostra  carissima, non esser debole, sii forte e coraggiosa. Ricordati che devi essere forte e coraggiosa anche per incoraggiare gli altri figli che saranno il tuo conforto e che anche loro potrebbero risentire troppo un dolore così grande. Ti sia di sollievo il pensare che oggi è morto da Eroe sul campo di battaglia compiendo un sacro dovere, che egli rimarrà eternamente nel ricordo di quanti lo conobbero. Sii dunque forte nel dolore. Condividiamo il nostro al tuo grande dolore, inviamo le più sentite e vive condoglianze. Baci tanti a tutti e un fiore sulla tomba dell'indimenticabile Eroe.
Tua cugina,  Vincenzina…. …......
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Carissima Ida,                                                                                                 
 Numana 3 settembre. 1917
ho appreso, con vero dolore, la disgrazia che t'ha colpito in modo così inaspettato e crudele. Povero Giulio! Egli era il tuo conforto e il tuo orgoglio, ed ora non ti resta più che il tuo caro, incancellabile ricordo. Io non ho parole che valgano a recarti un pò di sollievo, solo il pensiero che lui più non soffre e il tempo potranno diminuire l'acerbità del tuo dolore. La vita ci dà delle grandi amarezze e sofferenze e noi dobbiamo cercare di farci animo a sopportarle per non soccombere. Anch'io, cara Ida, oso dirti di farti coraggio, per amore dei tuoi figli, essi hanno ancora tanto bisogno del tuo aiuto e del tuo consiglio. Forte a questo grande dolore ti si concederanno in compenso altri conforti; la Provvidenza Divina fa tutto per il nostro meglio e solo la fiducia in essa può sollevarci dalla disperazione. Tutte le condoglianze in tanto lutto saranno state vane per te, ma tu accetta le mie con segno d'amicizia. Appena sarò di ritorno verrò a trovarti; avrei già voluto rivederti. La mia famiglia si unisce a me nell'inviarti le più vive condoglianze e i più vivi saluti. Abbracciandoti con affetto vi dico   
Affettusisssima amica, Pina Viglietti

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Cara Signora Ida,                                                                                      Jesi, 4 settembre 1917
l'impressione dolorosa da me provata al triste annunzio della gravissima disgrazia fu così acuta, che mi turbò profondamente e ancora non so trovare parole per manifestarle tutto il mio sentimento. Che le dirò io per tentare di recarle conforto in momenti sì dolorosi? Ogni parola sarebbe vana, lo so, pure tengo ad assicurarla che tanto io quanto la mia mamnma prendiamo parte all'immenso dolore suo e de' suoi. Coraggio, cara Signora Ida, nell'amore pel marito e per gli altri figli trovi la forza necessaria per apportare la grave sciagura. Pensi che il suo Giulio ha fatto una morte gloriosa e che quanti lo conobbero e poterono apprezzare le sue buone qualità e il suo infinito amor di Patria, lo ricorderanno sempre con simpatia ed ammirazione. La prego di far partecipi dei nostri sentimenti anche suo marito ed i figliuoli, giunga a tutti in questo momento il mio augurio di pace e di fede. Tanti affettuosi saluti le invio unitamente alla mia mamma.
Vannia Gatti
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Falconara 4 settembre 1917
Ida carissima, che dire innanzi a un dolore così atroce! La luce di gloria che lo rende immortale per aver dato, magnifico dono alla Patria, la sua giovinezza, faccia sublime il sacrificio e renda anche lui eroicamente .... Cara Ida, vorrei esserle vicina per abbracciarla e dirle di non piangere, chi volontariamente ha sofferto sè stesso per la sua terra!!.... Non volevo credere alla triste notizia, ma poi ho dovuto convincermi che le anime elette sono le più provate ! La penso continuamente e sono con lei in quest'ora di prova e di dolore .....
Mi creda sempre                 
                                                                              Affettuosissima  amica, Albertina Pacetti
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Ditta – The Escess Insurance Company Londra
Milano 3-9-17
Egregio Signor Morresi Francesco,
Abbiamo appreso con vivo dolore l'annuncio della morte del v/ figliuolo, e vi preghiamo accogliere i sensi del n/ sincero cordoglio. Sia di conforto per voi e per la Madre il pensiero che l'alto sacrificio non sarà stato fatto inutilmente, da ogni vita che cade germoglia la prosperità della Patria, che vi compenserà poi con ogni maggiore benedizione. Gradite i molti distinti saluti.
Il Rappresentante Generale per l'Italia
N. N. 

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Ditta Unione Grandine
Milano 5 settembre 1917

Signor Francesco Morresi – Agente Generale – Osimo
alle condoglianze particolari inviatevi dal Sig. Direttore, vogliamo noi pure unire le nostre più vive per la perdita del Caro v/ figlio Giulio, Ufficiale dei Bersaglieri, caduto sul campo dell'Onore per la maggior grandezza della nostra Patria. Vada a lui il nostro rispettoso saluto ed a voi e famiglia il nostro cordoglio per un lutto che è però vanto di ogni vero Italiano – Con particolari saluti
Il Consigliere Delegato                          Il Direttore
N. N.                                                       N. N.
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Gentilissima Sig.ra Ida                                                              Ancona 20 settembre 1917
Vi sono dei momenti, nella vita, in cui la parola non riesce ad esprimere ampiamente il proprio pensiero, vi sono dei casi in cui non si può, come si vorrebbe portare, agli essere crudelmente colpiti dalla sventura, quel conforto morale di cui avrebbero tanto bisogno. Ed io non so, Signora che unirmi a lei, io non so che accompagnarla sul calvario doloroso che il nostro Dio dona per ricompensa ai più buoni, ai più eletti, a coloro che ripongono in lui la fiducia e la speranza. Sia forte, Signora, i poveri esseri perduti, bevono è vero ogni nostra lacrima, fremono di sollievo ad ogni nostra preghiera, sentono ancora una volta il loro cuore ghiacciato ardere di amore per chi ha l'anima straziata dal loro abbandono, ma piangerebbero lacrime di sangue, ma agonizzerebbero e morirebbero una seconda volta, se sapessero i loro cari infelici ed in preda alla disperazione. ... a lei, intorno a lei, sono gli altri suoi figli, ed il mondo dell'Eroe, del martire, di colui che vita, gioventù, amore, felicità offrì per la grandezza della Patria nostra, sia la guida delle loro anime. Egli poi sia l'interprete preesso Dio, delle sue sofferenze. Lenisca il suo dolore nell'affetto di quelli che le ....., cerchi ora conforto e rassegnazione tra i suoi figli, non faccia che il suo martire soffra, alla soglia del nuovo mondo, per la disperazione della povera mamma sua.
Con affetto Giulia ....
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Addoloratissima Signora                                                                                           5 ottobre 1917
La sua ha indugiato molto a giungerni, perciò anche la mia risposta le perverrà tardi. La fine gloriosa fatta dal suo ottimo figlio mi ha adolorato moltissimo. Ci eravamo conosciuti da bambini al ginnasio di Osimo, abbiamo frequentato la stessa scuola militare di Caserta e ci siamo sempre amati con grande affetto. La sorte poi volle che anche nell'ora del cimento fossimo uniti. Dopo un terribile bombardamento si uscì all'assalto. Si avanzò sotto intenso fuoco di mitragliatrici che ci investì appena usciti fuori dalle nostre posizioni. Ad un tratto vidi ciò che mai avrei voluto vedere. Il povero Giulio colpito senza dir una parola, senza mandare un grido. Il mio plotone avanzava. Il fervore della lotta. L'impressione ricevuta dalla morte del mio carissimo amico, il proposito di rivendicarlo mi avevano trasformato. Corsi dove il dovere mi chiamava. E la vendetta avvenne e fu completata. Da quel giorno fui sempre in prima linea. Quando la Brigata andò a riposo e fu il 25 agosto passai per il luogo dove l’amatissimo Giulio era Caduto. Non trovai la sua salma. Già era stato seppellito.
Mia addoloratissima Signora ho cercato di rintracciare il nome dell’Ufficial del 90° Reggimento fanteria che prese in consegna gli oggetti prezionis che aveva il povero Giulio, ma non mi è stato possibile.. Il 15 ottobre dovrei venire in licenza per esami. Se potrò passare per Osimo e potrò darle più ampie notizie. L’Immagine cara di suo figlio resterà sempre nella mente del suo devotissimo Giuseppe Danti

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Zona di Guerra 15 ottobre 1917
Stimatissima Signora,
la notizia ch’ella mi ha comunicato mi ha reso triste oltremodo. Non me la asoettavo davvero, Signora. E‘ una di quelle notizie che ci lasciano muti e perplessi.
A Le mamma del mio prezioso amico, alla di lei famiglia, non ho parole sufficienti per esprimere le mie vivissime condoglianze Nè del resto sono sicure le mie parole qualunque esse siano corrette tali da lenire il loro senso di doloree di sacrificio, calmi e sereni oggi noi dobbiamo incidere. E guai se il dubbio ci assale nella via aspra e dura. Circa a quanto il poveo Giulio portava indosso mi interesserò subito della cosa e nel modo più consciensoso. Forse fra qualche giorno di passaggio in Osimo Le potrò dare qualche risposta in proposito. I miei rispetti Signorae saluti cordiali alla sua famiglia. Devotissimo. Aspirante Luisi Antonio.

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Zona di guerra 22 ottobre 1917
Giuntami appema da di Lei lettera, come subito dopo la disgrazia, come amico e compagno di studi mi sono dato a ricercare quelle che il povero Giulio aveva lasciate care. Io seppi la sua morte da Fenici che scese dalla linea pochi giorni di essa. Trovandomi ora con il Fascilli ho saputo come è avvenuta la disgrazia. Egli mi dice di avergli scritto epurtroppo io ho poco da aggiungere tanto più che il suo attendente con cui ho parlato non è stato presente alla disgrazia. Se il ricordare sempre la disgrazia  è per lei, madr, tanto tanto doloroso pure  le sia di conforto, Cara Signora,il pensiero che la sua morte calma e serena. Dal come mi è stata riferita da testimonianze oculari dal Fascilli, nel mentre usciva dalla nostra trincea di partenza una pallottola lo ha colpito in fronte inginocchiandolo  calmo e sereno sena una parola è caduto  riverso.
 E‘ morto duecento metri avanti a me mentre anche io mi incamminavo verso la battaglia. Non ho assistituo ai suoi funerali ma sinceramente come mi è stato evidenziato con gli onori dovuto al suo grado ed alla sua serenità di sacrificio . Sarà stato sepolto in uno die cimiteri vicini. Ed io credo che sia precisamente quello di Pietra Rossa sapendo che dopo la battaglia parecchi ufficialidi quel settore furono colà portati. Ed egli sarà sicuramente là tanto che il suo corpo non è stato deturpato. Per quanto il 90° Reggimento fanteria mi sia vicino non posso avere un conttto molto diretto per ricercare l’Ufficiale depositario. E poi quelle cose care furon prese durate la battaglia e chi lo sa?
Come le riferito io, quale amico e compagno e con il dovere del fratello d’arme continuerò le mie ricerche tenendola informata se esse portano qualche frutto. Speriamo  che qualche cosa cara cara ci riporti ancora da lui e porti a Lei un dolce sollievo. C’eravamo rivisti pochi giorni prima  io lui e Fenici. Ci siamo salutati con una speranza e con un augurio…
Mi creda distitamente
Aspirante Filiberto Teodosi

Le due ultime lettere, una del 5 ed una del 22 ottobre, sono a significare che la famiglia ha cercato di avere notizie di come era avvenuta la morte  e sopratutto chiedeva delle cose personali lasciate dal S. ten Morresi presso i suoi compagni d’arme e conoscenti della famiglia.
L’Album die Ricordi  riporta l’ultima lettera datata 22 ottobre 1917, due giorni prima della offensiva Austriaca che costrinse le truppe italiane a retrocedere dall’Isonzo al Piave. E‘ verosimile che si sia interrotta ogni corrispondenza per la tragicità degli eventi.
L’ultim apagina di questo Album riporta la seguente dicitura
Senigallia 19 agosto 1920
Due date memorabili in questo giorno
Terzo anniversario della morte del nostro adorato figlio, del nostro eroe……
Le Nostre nozze d’argento……     





[1] “La Sentinella” era il giornale di Osimo nella versione di quattro facciate, al pari di tutti i giornli del tempo. Ogni cittadina marchigiana aveva uno o più giornli generalente espressione degli orientamenti politici del tempo ( clericali, socialisti, repubblicani monarchici moderati) e rappresentavano il nerbo della comunicazione del tempo.

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