Si riporta il testo dell'album di "Ricordi e Condoglianze" dell'Aspirante Giulio Morresi caduto sull' Hermada il 17 agosto 1917 compilato dalla famiglia.
Durante
la Grande Guerra, chi aveva un congiunto o una persona cara al fronte temeva e
sperava nello stesso tempo molto di vedere arrivare il postino. Ciò significava
due cose, una bella ed una brutta: nel primo caso arrivavano missive del
congiunto e della persona cara con le relative notizie ed, almeno alla data
della lettara, era ancora in vita; nel secondo caso signicava l’annuncio della
morte con le sue tristi conseguenze.
In
famiglia vi era sempre qualcuno che raccoglieva le missive e le conservava con
cura e diverse di queste raccolte sono giunte fino a noi; in caso di perdita
del congiunto era prassi preparare un album in cui si trascrivevano con cura
tutte le manifestazioni di cordoglio avute per la perdita della persona cara.
In genere questo accadeva nelle famiglie della media ed alta borghesia oltre
che quelle nobili ed aristrocratiche; nelle famiglie delle classi più povere
non vi era questa usanza, anche perchè il tasso di analfabetismo era molto alto.
Si
riporta di seguito il testo dell’Album preparato in occasione della morte del
S. Tenente die bersaglieri Giulio Morresi, Caduto il 17 agosto 1917 sull Hermada, sul Carso. L’Album si apre con
la foto del S. Ten Moresi, che lo ritrae in divisa con il suo cappello piumato.
Era prassi prima di partire per il fronte andare dal fotografo e farsi
ritrarre. La fotografia a quel tempo muoveva i primi passi, ma abbastanza
tecnologicamente accettabile di divenrire uno strumento di usufrizione di
massa.
L’Album
si apre, come detto con la fotografia del S.Ten Morresi e in bella calligrafia,
con scritte ad inchiostro ( si scriveva con penna, pennino e calamaio) sono
riportate la data di nascita (Osimo (Ancona) 25 maggio 1897) e quella in cui
era Caduto, Hermada 19 agosto 1917. Praticamente aveva appena compiuto vent’anni.
L‘
Album ha in titolo Ricordi e Condoglianze, riportato al centro della pagina
La
prima lettera trascritta è quella del Sindaco di Osimo. I sindaci avevano il
triste compito di comunicare ai familiari l’avvenuta morte del loro congiunto.
I testo, quello di un telegramma, inviato dieci giorno dopo la morte di Morresi
dal Comando del suo Reggimento, è il
seguente:
Zona di guerra 28 – 8 – 17
prego comunicare debite
cautele famiglia interessata morte gloriosa avvenuta campo onore aspirante
Morresi Sig. Giulio (figlio) di Francesco ed Iva Biondini.
Comando 11° Reggimento
Bersaglieri (Firmato) Colonnello
Graziani
La
seconda lettera trascritta è quella che il Comandante del Reggimento, di suo
pugno, scrisse al Padre di Giulio Morresi. Trattandosi di Ufficiale, era prassi
questo usanza di scrive una lettera da parte del Comandante del reparto in cui
in genere sono tessute le lodi e i meriti del Caduto
Il
testo di questa letttera, venti giorni dopo l’evento, è il seguente:
11° Reggimento Bersaglieri.
Zona di guerra, 8 settembre 17
Pregiatissimo Signor Morresi,
Compio il dovere d'inviarle a
nome dell'intero Reggimento le più vive condoglianze per la morte eroica
incontrata dal compianto suo figlio sul campo di battaglia.
Quantunque egli fosse da breve
tempo al Reggimento, pure avevo avuto modo di apprezzare elette virtù militari,
la nobiltà dell'animo, l'alto sentimento del dolore.
La mattina del 19 u. s.
durante il combattimento, cadde colpito a morte da granata nemica mentre
conduceva all'assalto i plotoni a lui affidati.
Il sacrificio purissimo del
glorioso Ufficiale, sarà ricordato sempre dal Reggimento ed è sacro il culto
per coloro che caddero per la Patria.
Il sincero rimpianto di noi
tutti e l'onore che tributiamo alla memoria del compianto Tenente le fungano di
conforto in quest'ora dolorosa.
Per onorare la memoria ho
proposto gli venga concessa la medaglia al valore.
Col maggiore ossequio.
Il Colonnello Comandante il
Reggimento
(firmato) G. Graziani
Dopo
quella del Comandante il reggimento, è riporta la lettera scritta dal superiore
diretto del S. ten Morresi, il Tenente Carlo Pocci, comandante della 7a
Compagnia (non viene indicato il Battaglione, ma per prassi, la 7a Compagnia
era inquadrata nel III Battaglione) dell 11° Reggimento Bersaglieri. In questo
reggimento aveva prestato servizio anche Benito Mussolini, dall’inizio della
guerra, ma all’epoca dell’arrivo di Morresi il futuro Duce era in licenza per
l’incidente occorsogli pochi mesi prima. Il testo della lettera è il seguente
Zona di guerra 7 settembre
1917
Pregiatissimo Signor Morresi
Anzi tutto la prego volermi
scusare se subito non ho risposto alla Sua del 31 agosto.
Ho avuto il piacere e l'onore
di avere ai miei ordini il suo Eroico figliuolo solo fino a due giorni avanti
la sua gloriosa fine, che avvenne mentre prestava servizio alla 6° Compagnia,
che era rimasta priva di ufficiali. Nei giorni che egli è stato con me, ho
avuto campo di apprezzare e di valermi delle sue sublimi qualità: pieno di
ardore e di viva fede Italica, fu per me collaboratore valido e prezioso, ed
appresi con dolore l'ordine che lo mandava temporaneamente a prestare servizio
in altra compagnia. Le ultime notti abbiamo diviso insieme il cibo ed il letto.
Chi è stato presente alla sua fine il Sottotenente Farulli, me ne ha parlato
come di un eroe antico, ed io sono orgoglioso di poter dire che apparteneva
alla mia Compagnia. Posso anche dirle che il nostro Comandante di
Battaglione Maggiore Cav. Galasfini. ha
proposto che la sua bella memoria sia onorata con una ricompensa al Valor
Militare. Circa la sua roba, cassetta ed indumenti, sono state inviate tutte al
Deposito del Reggimento in Ancona e ne esiste inventario presto l'Ufficiale
d'Amministrazione del Reggimento qui.
Colgo l'occasione per inviare a Lei ed alla
sua famiglia, da parte mia e di tutti i Bersaglieri della 7a Compagnia, le più
profonde condoglianze per la perdita del suo figliuolo, che noi consideriamo
sempre vivo nella sua aureola di gloria.
Devotissimo Tenente Carlo
Pocci Comandante della 7a Compagnia
all'11° Regg.to Bersaglieri
La
terza lettera di condoglianze è quella del Comandante del Deposito del
Reggimento, di stanza in Anzona. Secondo le leggi Ricotti Magnani del 1773
l’organizzazone territoriale prevedeva oltre ai Distretti che svolgevano funzione
di leva e reclutamento ed invio ai reparti, l’amministrazione die Reggimenti
era affidata ad un Ente preposto, il Deposito, per tutte le funzioni logistich
ed amministrative in modo tale che i Reggimenti potessero avere solo
l’incombenza operativa.
L‘11°
Reggimento Bersaglieri aveva il suo depoito in Ancona. La lettera del
Comandante il deposito è la seguente:
Deposito 11° Reggimentoto
Bersaglieri. Ufficio Comando
Ancona 3 settembre 1917
Illustrissimo Sig. Sindaco
Con vivo dolore questo Comando
comunica alla S.V. la perdita dell'Aspirante Ufficiale Morresi Sig. Giulio, di
Francesco, della classe 1897, al N. 6272 di matricola, caduto nel campo
dell'onore il giorno 19 agosto u.s.
Voglia V. S.(Vostra Signoria)
informarne con ogni riguardo la famiglia, esprimendo l'affettuosa
partecipazione dei superiori e dei compagni al suo lutto. Assicuri che egli è
Caduto nell'adempimento dei santi doveri verso la Patria; la Sua perciò onorata
memoria ed avrà il posto meritato fra gli eroi dell'11° Reggimento.
Questo pensiero sia il
conforto ai suoi cari.
Il Colonnello Comandante del
Deposito (firmato) V. Bacileo
(continua)
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