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sabato 9 luglio 2016

Gabriele d'Annunzio. Volo Su Zara 23 dicembre 1915.


Si riporta, di seguito, il messaggio autografo, che fu donato dal Comandante d’Annunzio all’Ammiraglio Paolo Thaon di Revel riprodotto in Ministero della Marina, Ufficio del Capo di Stato Maggiore, Ufficio Storico, Gabriele D’Annunzio. Combattente al servizio della Regia Marina, Roma, Società Anonima Poligrafica Italiana, 1931.ivi pubblicato per gentile concessione della figlia, duchessa Clorinda Imperiali Thaon di Revel, la cui famiglia custodisce l’originale.

La nota che lo accompagna nel sopra citato volume è la seguente:

“Il volo su Zara doveva partire da Venezia, il 23 dicembre 19115, puntare su Ancona, raggiungere il cielo di Zara. Sulla città il Comandante d’Annunzio avrebbe lanciato, in sacchetti dai lunghi nastri tricolori il suo messaggio.
Due giorni prima della partenza, il tenente di vascello Giuseppe Miraglia, pilota dell’apparecchio di d’Annunzio, provando uno degli apparecchi destinato all’impresa, perdette la vita. Il volo su zara non venne più effettuato."

Il documento sarà riportato sul volume in preparazione
Le Marche e la Prima Guerra Mondiale. Il 1915. I primi sei mesi di guerra, 
Roma, Editrice Nuova Cultura, Università la Sapienza, 2016

Nella parte conclusiva del capitolo 4 si ricostruisce nei minuti dettagli l'impresa progettata di un volo Venezia Ancona Zara, che d'Annunzio voleva compiere dopo i voli si Trieste e su Trento, che sono ugualmente ricostruiti nel citato paragrafo.
Questa impresa sottolinea l'accresciuta importanza di Ancona sotto il profilo strategico dopo i primi sei mesi di guerra, che avviò il processo di trasformazione da città indifesa, come era al momento della entrata in guerra a piazzaforte marittima.
massimo coltrinari
(coltrinari2011@libero.it)

Gabriele d'Annunzio e il Volo su Zara, 23 dicembre 1915. Testo del volantino

Zara, Zara la santa, Zara l’invitta, questo è un messaggio d’Italia avvolto nel tricolore.
Eccoti la buona novella due aspetti, eccoti la parola invocata dalla tua passione.
E’ la prima volta che su te volano ali italiane, ali armate in guerra, ali della nostra guerra, partite dall’altra sponda, venute a te di sopra l’Adriatico, di sopra le tue isole ed i tuoi canali, per portati il conforto della Patria, per dirti che oggi non sei più sola, che più non sei abbandonata, che come Trento e Trieste sei tutta viva nel cuore nuovo d’Italia.

Siamo apparsi nel tuo cielo per annunziarti che il giorno primo di dicembre, in Roma, nelle solenne assemblea nazionale, fu dichiarato il proposito fermo di riscattare “tutte le genti di nostra razza da da lunghi anni sostengono una lotta disuguale contro la subdola e pervicare opera di opposizione e di oppressione proseguita dal Governo austriaco”.

Chi più di te fu coraggiosa e costante fidente e disperata, nella lotta d’ogni giorno? Noi lo sappiamo, Noi ce né ricordiamo. Il popolo di Zara, solo contro tutti, negletto dalla Madre e senza lamento contro la madre, ha salvato il comune italiano, ha preservato la figura della nostra più antica dignità. Nella Dalmazia latina da schiatte barbariche iniquamente invasa e usurpata col favore imperiale, il popolo di Zara ha salvato e confermato il glorioso comune italiano, ha mantenuto nel suo pugno il fermento della nostra più antica libertà.

Non v’è per te lode assai alta, non v’è corona assai chiara per te, per il premio dei tuoi fatti. Queste parole che ti gettiamo dovrebbero essere un canto, perche solo il canto è degno di avvicinarsi alla tua virtù ed al tuo martirio. Nel giorno dei morti, in quella grande Acquleia piena di Roma e di Cristo, donde venne a te traslatato il corpo di Crisogono tuo patrono antichissimo, taluno taluno dichiarò ai soldati in ginocchio i versetti di un nuovo salmo. Diceva nel salmo la voce dell’Italia potente:

“Mie tutte le città del mio linguaggio, tutte le rive delle mie vestigia.
 Mando segni e possenti in mezzo ad esse.
Ma in Zara è la forza del mio cuore; su la Porta Marina sta la mia fede,
ed in Sant’Annunziata onde il mio voto
Grida, o Porta!
Ruggi, o Città coi tuoi Leoni!
A te darò la stella mattutina
A te verrò, e di sotto alla tavola del tuo altare trarrò i tuoi stendardi
Li spiegherò nel vento di levante.
 O mare, non mi rendere i miei morti, né le mie navi.
Rendimi la gloria.
E allora invita fu dall’alto una voce senza carne che diceva:
- Beati i morti –
Fu intesa una voce annunziare:
-          Beati quelli che per te morranno-
I soldati piangevano, inginocchiati tra le fresche tombe più venerande delle arche romane. E Trieste era prossima, così che ci pareva di sentire il suo soffio doloroso passare sul Golfo e alitare nel nostro sepolcreto di zolle. Ma in quel punto tu, sorella Leonina, tu eri anche più presso, tu che non udivi il tuono dei nostri morti, tu che non vedevi nella notte le nostre lunghe barre di fuoco spinte sempre più avanti, né forse indovinavi di sotto alle menzogne croate l’imposto della nostra conquista.

Ora sai che per te si combatte e per te si vince. L’Isonzo è ridiventato un bel fiume d’Italia. Gorizia è già perduta per nemico. Il Carso è per nemico u infermo senza scampo. Il tuo popolo vecchio “santa intrada”chiamò l’ingresso dei magistrati veneziani. Ora attendi con certezza una entrata più santa: quella del nostro Re, vero tra i re soldato e tra i soldati primissimo. Le tue donne possono cucire in segreto il tricolore, come fecero alla vigilia della giornata di Lissa. Altra forza, altra volontà, altro destino. Quel tricolore ondeggiare al vento della primavera ventura, insieme con gli stendardi di San Marco dissepolti.

Noi veniamo da Venezia. Siamo partiti all’alba da quella Venezia che ti assomigli. Mentre a volo noi respiriamo la tua anima stessa che inarcata fu sopra le tue mura il tuo cielo veneziano, mentre scendiamo verso di te per meglio guardarti, per meglio riconoscere nel tuo viso il viso materno, i nostri compagni portano ghirlande votive alla tua immagine di pietra scolpita nella base di Santa Maria del Giglio, dove dorme quel Duodo che comandò le sei galeazze vittoriose accanto alle tue quattordici nelle acque di Lepanto. Ed altri nostri compagni nell’ora medesima sospendono una corona di bronzo al sepolcro di un tuo figlio morto d’ambascia per i tuoi dolori, alla tomba romana di Arturo Corautti “ Vate e martire della gente dalmatica imperterrito incorrotto” promettendoti “la tua traslazione prossima dell’esule corpo alla spiaggia natale restituita nella grazia di Roma”

Se quel corpo che tanto soffrì ti fosse conservato per virtù di miracolo, tu che riconosceresti le cicatrici lasciategli dalle sciabole austriache che lo tagliarono all’improvviso in un agguato notturno, sette contro uno, per punirlo di aver iposto il marchio potente del suo dispregio sul ceffo dei vigliacchi.

O Zara, che sei tutt’ora quali lo fosti per Antonio Barbaro scolpita nel basso rilievo di Santa Maria del Giglio, simile ad un ala con la sua giuntura forte, simile ad una lunga ala di guerra come la nostra, ad un ala d’Italia sul Mare, o Zara di Nicola Trigari, Zara di Luigi Ziliotto, rocca di fede, per gli stendardi sepolti nel tuo Duomo consacrato sotto il vocabolo della Resurrezione, per l’arco romano che abbozza la tua Porta Marina, per le tre absidi del tuo San Crisogono che sembra da angeli toscani alla tua Riva Vecchia trasportato di Lucchesia, per le vere dei tuoi cinque pozzi dove l’ombra di Alvise Grimani ancor beve, per l’arca regale del tuo San Simeone battuta in argento dal maestro lombardo, per tutta la tua grazia veneta, per tutta la tua bellezza italiana, credi nella promessa, credi nella gioia della seconda primavera quando fiorirà l’acanto corintio della tua colonna latina ed i tuoi Leoni di sopra le tue porte fremeranno alla “santa entrata”

Vivere vorrebbe fino a quel giorno ed esser degno di cantare la tua coronazione che oggi dall’alto ha sentito battere più forte del rombo il tuo gran cuore d’eroina.

Dal cielo della Patria, dicembre 1915

Gabriele d’Annunzio.

mercoledì 29 giugno 2016

Note a Margine


Saranno raccolte nei volumi dedicati al 2015 ed al 2016, prima parte, i testi delle conferenze tenute nell'ambito della iniziativa "Ancona nella Grande Guerra", inclusa la pubblicazione di una parte della iconografia esposta. 
Questo dopo attenta e ponderata riflessione, in seno alla Accademia di Oplologia e Militaria, in quanto si era ipotizzata una totale chiusura nei confronti di questa manifestazione sopratutto per la considerazione finale che è stata accordata a questo nostro impegno. 
Rimane il rammarico di aver seminato tanto, ma raccolto meno di niente; naturalmente nei volumi emergeranno nei modi educati e civili il nostro disappunto e la nostra delusione frutto del trattamento ricevuto, per lasciare traccia di ogni cosa. 



sabato 4 giugno 2016

Ancona e la Grande Guerra.



 Mostrina della Brigata Ancona, 69° e 70° Reggimento

Uno studio sugli aspetti uniformologici dedicato al Fante del 1915 sarà avviato sul blog 
www.uniformolia.blogspot.com
nell'ambito dei programmi di ricerca della
 Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona.

Le valutazioni a caldo in merito alla partecipazione alla Mostra "Ancona in Guerra" 2015-2016 suggeriscono alcune riflessioni di carattere strategico, ovvero è necessario attentamente ponderare la partecipazione a manifestazioni in cui si presentano le ricerche svolte avviate e sviluppate in seno alla Accademia.

Il rapporto tra quanto si da e quanto si riceve deve essere attentamente messo in evidenza prima di ogni decisione, considerando il substrato culturale-storico del capoluogo marchigiano.
 Da valutare, ancora, la ormai nota assenza di ogni spirito di collaborazione e interscambio a livello scientifico, in cui è assente ogni spirito collaborativo tra i cosiddetti "addetti ai lavori". Le esperienze del recente passato (come aveva fatto ben notare il compianto Franco Sestilli in merito alle celebrazione della data anniversaria di Lamberto Duranti nel gennaio 2015 ed altre circostanze) sono lì a dimostrare che occorre rivolgersi altrove, ad altri soggetti sia privati che istituzionali,  per avere un equilibrato e soddisfacente rapporto di ricerca.


Fante della Brigata "Ancona" 69° Reggimento Fanteria

martedì 17 maggio 2016

Ultimo Incontro alla Polveriera. Ancona In Guerra

ACCADEMIA DI OPLOLOGIA E MILITARIA
ANCONA
Via Cialdini 26

Comunicato

Incontro
“Le Marche e la Prima Guerra Mondiale”. 1914
Le Brigate Marchigiane

Massimo Coltrinari


Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo
 domenica 22 maggio 2016 alle ore 17.00
alla Polveriera  
al Campo degli Ebrei - Cardeto
l’ultimo degli incontri del ciclo proposto ed organizzato dalla
 Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona del socio Massimo Coltrinari
dal tema:


Presentazione del Volume
“Le Marche e la Prima Guerra Mondiale”. 1914
Le Brigate Marchigiane

La Ricerca in Corso
“Le Marche e la Prima Guerra Mondiale”. 1915
Sotto attacco. Tanto interventiste quanto indifese
Volume I

“Le Marche e la Prima Guerra Mondiale”. 1915
I primi sei mesi di guerra
Volume II

Ultimo del ciclo degli incontri, a cadenza mensile,  voluto nel quadro della iniziativa “Ancona in Guerra” proposta dal Comune di Ancona per il 2016

Si tratteggerà un bilancio delle iniziative che sono state avviate nel 2015 dal compianto Franco Sestilli, presidente della Accademia, è dedicato  ad una analisi accurata degli avvenimenti della prima guerra mondiale. Incontri che si sono prefissi  anche lo scopo di ricercare e raccogliere notizie documenti ed informazioni sugli avvenimenti che si sono concretizzati nel volume dal titolo
“Le Marche e la Prima Guerra Mondiale”. 1914.  Le Brigate Marchigiane, che sarà illustrato brevemente  e il materiale che è stato raccolto per la edizione dei volumi dedicati al 2015 dal titolo
Il Volume I “Le Marche e la Prima Guerra Mondiale. Il 1915. Sotto attacco. Tanto indifese quanto interventiste.” Ed il Volume II “Le Marche e la Prima Guerra Mondiale”. 1915. I primi sei mesi di guerra. Volumi che vedranno la luce nella prossima estate e che verranno presentati il 4 novembre p.v.

L’incontro sarà preceduto da una nota introduttiva del Presidente della Accademia di Oplologia e Militaria Massimo Ossidi, che porgerà il rituale saluto agi convenuti con gli aggiornamenti relativi allo svolgersi delle iniziative avviate dall’Accademia in merito alla Grande Guerra.

Il naturale dibattito con i Soci, gli amici e con quanti vorranno intervenire concluderà questo primo incontro.

Il testo di questo comunicato è su
 www.ancona.lastoria.blogspot.com


mercoledì 11 maggio 2016

Brigata "Marche": Attacco al Monte Piana



 15 luglio 1915: Le compagnie del 55° Reggimento fanteria della Brigata "Marche" lanciano il primo attacco alle posizioni austriache di Monte Piano

venerdì 6 maggio 2016

Prima Guerra Mondiale. Brigata Macerata 121° e 122° Reggimento Fanteria. Ufficiali Caduti. 122° Reggimento

(seguito post in data 2 maggio 2016)
I Caduti si riferiscono al 1915.
La corvée
Immagine delle operazioni durante la 4a Battaglia dell'Isonzo Novembre 1915

122° Reggimento fanteria:
. Colonnello Robert Mario, da Torino, Polazzo il 27 luglio 1915
..Capitano Brancalana Gaetano, da Fano, Polazzo, il 30 luglio 1915
Capitano Morandi Battista, da Novara, Castelnuovo del Carso, l’11
 novembre 1915
. Capitano Tintori Francesco, da Urbino, Castelnuovo del Carso il 16
  novembre 1915
. Tenente Anselmi Emilio, da Grimaldi, Polazzo, il 2 luglio 1915
. Tenente Bamonte Gerardo, da Francavilla a Mare, Polazzo, 26 luglio
1915
. Tenente Caruso Arturo, da Acerra, Polazzo il 26 luglio 1915
. Tenente Daretti Armando, da Roma, Fogliano il 30 luglio 1915
. Tenente Ferri Camillo, da Penne, Turriaco, il 3 agosto 1915
. Tenente Got Giovanni, medico, da Milano, Castelnuovo del Carso,
  il 4 dicembre 1915
Tenente  Tucci Fernando, da Ascoli Piceno, Polazzo,  il 26 luglio 1915
. S.Tenente Corbo Carmelo, da Bivona, Altipiano Carsico il 26 agosto
  1915
. S.Tenente Di Veroli Alessandro, da Roma, Altipiano Carsico, il 21
  agosto 1915
. S.Tenente Garofalo Luca, da Resina, Altipiano Carsico il 27 luglio
 1915
. S.Tenente Macaluso Alcibiade, da Agira, Ospedale D.C.66 il 9 
  agosto 1915
. S.Tenente Mirto Randazzo Giuseppe, da Novara, Osp. Mantova il
  7 dicembre 1915
. S.Tenente Montori Vittorio, da Turano Nuovo, Altopiano Carsico il
  27 novembre 1915
. S.Tenente Natoli Giovanni, da Palermo, in prigionia il 29 luglio 1915
. S.Tenente Nucera Vetrurio, da Canna, Altopiano Carsico il 2 agosto   
 1915
. S.Tenente Roscia Amelio, da Messina, Castelnuovo del Carso il
  27 novembre 1915
S.Tenente Santachè Egidio, da Ascoli Piceno, Castelnuovo del Carso
  Il 14 novembre 1915
. S.Tenente Spedaliere Pietro, da Catania, Altopiano Carsico il
  1 agosto 1915
. S.Tenente Valente Emilio, da Spezia, Castelnuovo del Carso il
  14 novembre 1915
. S.Tenente Vertova Luigi, da Milano, Castelnuovo del Carso il
  14 novembre 1915
. S.Tenente Zucchini Pietrantonio, da Mosciano, Castelnuovo del
  Carso il 28 novembre 1915
.
. S. Tenente Console Pasquale, da Conversano, Osp.d.C. 102  il 4 no-
  vembre 1915

lunedì 2 maggio 2016

Prima Guerra Mondiale. Brigata Macerata. 121° e 122° Reggimento Fanteria. Ufficiali Caduti 121° Reggimento

Come si evince dal post "I Quadri della Brigata Macerata" pubblicato in data 9 marzo 2016 su questo Blog la Brigata ebbe, nel 1915 un comandante di reggimento caduto sul campo, 3 comandanti di battaglione lo stesso Caduti, sostituiti in comando si ebbero 5 comandanti di battaglione feriti.


Gli Ufficiali Caduti sono:
121° Reggimento fanteria
(in corsivo gli Ufficiali Marchigiani)
.Maggiore Ravaioli Alfredo, da Ancona, Ospd.mil 64 il 6 agosto 1915
.Maggiore Venezian Giacomo, da Trieste, Castelnuovo del Carso il 20
     novembre 1915
.Capitano Del Gaudio Angelo, da Roma, Fogliano, il 27 luglio 1915
.Capitano Marinelli Manlio, da Ancona, Castelnuovo del Carso, 27
 novembre 1915
. Capitano Rusconi Valerio, da Sale, Fogliano, l 31 luglio 1915
. Tenente De Astis Antonio, da Terlizzi, Fogliano, il 21 luglio 1915
. Tenente Baldeschi Galileo, da Cantiano, Osp. Mil. C.64, 6 agosto
1915
. Tenente Battilani Aldo, da Modena, Castelnuovo del Carso il 27
  novembre 1915
. Tenente Belardi Virgilio, da Roma, Castelnuovo del Carso il 27
  novembre 1915
. Tenente D’Angelo Pietro (disperso), da Filadelfia (USA) 
Castelnuovo del Carso, il 27 novembre 1915
. S.Tenente Di Marco Giovanni,da Vinchiatura, 13a Sez. Sanità, l’11
  Novembre 1915
. S.Tenente Ferrara Giuseppe, da Graniti, 25° Sezione Sanità, il 10
  novembre 1915
. S.Tenente  Giorgetti Pasquale, da Camerano (Ancona), Osp d. C.69
  il 27 luglio 1915
. S.Tenente Guatelli Enrico, da Ancona, . Castelnuovo del Carso il 1°
  Novembre 1915
. S.Tenente La Daga Guido, da Napoli, Fogliano, il 30 luglio 1915
. S.Tenente Mornati Luigi, da Macerata, Osp.d.C 087 il 26 luglio 1915
. S.Tenente Setta Oreste, da Bussi, Fogliano il 30 luglio 1915
. S.Tenente Stassano Rocco, da Monte San Vito (Fermo), 25a Sezione
  Sanità il 27 novembre 1915
. Aspirante Giorro Elio, da Ancona, 25a Sesione Sanità il 19 novembre
 1915

4a Battaglia dell'Isonzo  Novembre 1915 in cui fu coinvolta la Brigata Macerata


















mercoledì 27 aprile 2016

30 aprile 2016. ore 18. La Grande Guerra III

ACCADEMIA DI OPLOLOGIA E MILITARIA
ANCONA
Via Cialdini 26

Comunicato

Incontro
La prima vittoria importante. Gorizia ed il Reggimento “Pavia”

Massimo Coltrinari, presenta il

Generale Schipsi, relatore



Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo
sabato 30 aprile 2016 alle ore 18.00
alla Polveriera “Castelfidardo”
al Campo degli Ebrei - Cardeto
il terzo degli incontri del ciclo proposto ed organizzato dalla
Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona
dal tema:

La prima vittoria importante. Gorizia ed il Reggimento “Pavia”


Terzo incontro del ciclo degli incontri, a cadenza mensile, è dedicato ad una analisi accurata della Battaglia per la presa di Gorizia, nel 1916.
Entrata in guerra assolutamente impreparata, con ancora il peso del cambio delle Alleanza, con l’Esercito che riuscì a lanciare la prima vera offensiva solo un mese dopo la dichiarazione di guerra, (I battaglia dell’Isonzo, 23 giugno 1915) e con la Regia Marina, in crisi di comando, senza un piano strategico operativa, ritiratesi a Taranto con le sue maggiori unità, lasciando alla mercè del nemico le coste adriatiche, nel 1916 si recupera il tempo perduto. L’Esercito viene potenziato, con il completamento delle dotazioni, soprattutto in termini di quantità per l’artiglieria e per le armi di accompagnamento dellea fanteria, i servizi logistici, in tutte le loro componenti, l’aeronautica, sia come aerei che come palloni frenati per l’osservazione; vengono meglio definite le tattiche di combattimento, mentre, per forza di cose l’addestramento è più aderente alla relatà dando una capacità combattiva alle truppe superiore.
Tutto questo, dopo le azioni in Cadore con i combattimenti per sfondare sul Col di Lana e sul Monte Piana, sul fronte dell’Isonzo si lancia la 5 Battaglia dell’Isonzo (11-15 marzo 1915) sancita a Chantilly nel dicembre 1915 con lo scopo di non far inviare rinforzi austriaci nella zona di Verdun. Il 15 maggio viene lanciata contro di noi la “Strafe Expedition” La Spedizione Punitiva che ha l’obiettivo strategico di raggiungere Schio Bassano e dilagare in pianura, accerchiando e riducendolo in una sacca tutto l’esercito italiano schierato sulle Dolomiti, in Carnia e sull’Isonzo. Questa offensiva austriaca viene fermata ai bordi dell’altipiano ed il pericolo di accerchiamento viene scongiurato. Il 6 agosto Cadorna lancia la 6° battaglia dell’Isonzo, detta “di Gorizia” che si conclude il 17 agosto con la presa di Gorizia ed un sostanziale successo italiano. La presa di Gorizia induce la Romania ad entrare in guerra a fianco dell’Intesa. Il 6 agosto a q.85 est di Monfalcone cade, in un episodio che è entrato nella immagine nazionale, Enrico Toti.

La conferenza illustrerà questo quadro nei particolari concludendo il ciclo proposto per il 1916, che si riprometteva di illustrare la Grande Guerra nel suo primo e secondo anno di svolgimento,

Il naturale dibattito con i Soci, gli amici e con quanti vorranno intervenire concluderà questo primo incontro.

Il testo di questo comunicato è su
www.ancona.lastoria.blogspot.com





mercoledì 13 aprile 2016

Polveriera del Cardeto: programma

VENERDì 
AL VIA LA RASSEGNA DELL’ISTITUTO STORIA MARCHE
SABATO
 LUCA VIOLINI INAUGURA MOSTRA DELL'ARCHIVIO DI STATO
DOMENICA
 SPETTACOLO SULL'INCURSIONE AUSTRIACA DEL 1918 AL LAZZARETTO    
 Fine settimana boom per la Polveriera del Parco del Cardeto nell'ambito del programma sulla Grande guerra. Tre eventi da non perdere:   

Venerdì 15 aprile, alle 18, Abbasso la guerra! Il neutralismo alla vigilia della Grande guerra a cura di Fulvio Cammarano, primo dei   quattro incontri organizzati dall’Istituto Storia Marche alla Polveriera. Ordinario di Storia contemporanea all’’Università di Bologna, Cammarano è autore di studi importanti, inclusi una “Storia dell'Italia liberale” per Laterza e il recente "Abbasso la guerra!" per Mondadori. Sarà un’occasione per riflettere sul ruolo e sui contorni assunti dal movimento neutralista, con strumenti storiografici nuovi e con un’ottica che sottrae questo movimento all’esclusivo appannaggio della politica, che aveva finora fornito tutti gli strumenti per la sua interpretazione, riscoprendone i tratti legati alle culture popolari, all’impegno femminile e alle piazze.


Sabato 16 aprile, alle 17,30, l'
 Archivio di Stato di Ancona, in collaborazione con il Comune dorico, inaugura la grandiosa mostra storico-documentaria intitolata Nel Luogo della Memoria con documenti ed immagini, marcatamente legati alle realtà locali che, al di là delle parole e delle interpretazioni, avvicinano nel modo più efficace agli uomini e alle donne in quegli anni coinvolti in una prova oltremodo difficile e dolorosa.

La mostra è articolata nelle seguenti sezioni:
1.Ruoli matricolari, liste di leva ed altre documentazioni militari;
2.Archivio della famiglia Milesi Ferretti: il capitano Corrado, eroe della Grande Guerra;
2.La Grande Guerra nelle carte della Famiglia Marinelli;
4.Archivi Camillo Marabini e Giovanni Conti;
5.L’Istituto di rieducazione professionale dei mutilati di guerra “Villa Luisa Almagià” di Ancona;
6.La follia che nasce dalla guerra: indagine nelle carte dell’Ospedale psichiatrico di Ancona;
7.AnconINdifesa - La tutela del Patrimonio storico-artistico durante la Grande Guerra curata dalle ricercatrici del Progetto MIBACT “500 giovani per la cultura”.
Il materiale esposto e le proiezioni multimediali, visive e sonore, rappresentano frammenti della nostra storia, mentre la lettura di “Racconti dal fronte”, interpretata dall’attore-doppiatore Luca Violini, accompagnerà i visitatori nella commemorazione del tragico evento.


Domenica 17 aprile, ore 18, è invece in programma Die Landung - Lo sbarco. Una favola nostrana “sbarca” ad AnconaAd 
ingresso libero, andrà in scena la nuova produzione di Magma Associazione Culturale di Recanati in collaborazione con  l’associazione Proscenio di Porto San Giorgio all’interno della rassegna. L’idea nasce dalla penna di Andrea Manciola, appassionato di storia, che si diletta nella scrittura creativa e vede l’interpretazione dell’attore professionista, sempre morrovallese, Gian Paolo Valentini, che ha appena concluso la tournée al fianco di Saverio Marconi nello spettacolo “Variazioni Enigmatiche”. Alla regia l’esordio dell’attrice Elena Fioretti formatasi a Bologna presso la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone. “Die Landung - Lo Sbarco” è il racconto di una storia incredibile, realmente avvenuta nell’aprile del 1918 tra Marzocca e Ancona: il tentativo austriaco di impadronirsi dei MAS di luigi Rizzo alla fonda al Lazzaretto. I personaggi prendono vita sul palco, come fantasmi, in un susseguirsi di avventure e colpi di scena. Un racconto pulito, non cruento che dona speranza ad un momento in cui “gli sbarchi” sulle nostre coste si ripetono sempre più assiduamente.

La mostra permanente – oltre a quella dell’Archivio di Stato - saranno visitabili nei consueti orari di apertura (sabato 17-20 e domenica 10 - 13 e 17 -20).

martedì 22 marzo 2016

Conferenza. Polveriera del Cardeto Sabato 26 marzo 2016 ore 18.00

Paolo Than di Revel Capo d Stato maggiore della regia Marina nel 1915


ACCADEMIA DI OPLOLOGIA E MILITARIA
ANCONA

CLUB UFFICIALI MARCHIGIANI

Comunicato

Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo

 Sabato 26 marzo 2016  alle ore 18.00
alla Polveriera al Parco del Cardeto
il terzo degli incontri del secondo ciclo nel 2016 proposto ed organizzato dalla
 Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona e dal Club Ufficiali Marchigiani
dal tema:


Ancona, 
La Regia Marina
e il salvataggio dell’Esercito Serbo

Il concetto di "Trincea marittima"

Il terzo incontro del ciclo degli incontri, a cadenza mensile, è dedicato al ruolo della regia Marina Italiana nel primo anno di guerra, ovvero dalla dichiarazione di guerra alla primavera del 1916.

Si parlerà, quindi, di come la Regia Marina è entrata in Guerra, del contrasto tra il capo di Stato Maggiore Thaon di Revel e il Dica degli Abruzzi e i comandanti operativi per la strategia da adottare: ricerca dello scontro generale oppure guerriglia marittima, contrasto che portò alla crisi di ottobre ai vertici della Marina, ed ebbe come conseguenza la non difesa delle coste da Venezia a Brindisi nel primo e secondo anno di guerra. Il corollario amaro fu che la flotta nemica potè agire indisturbata contro le coste romagnole e marchigiane. In una chiave non certamente patriottica ed esaltante, ci si chiede il perchè le nostre coste non furono difese; perché non avevano difese costiere adeguate all’attacco facilmente prevedibile; perché nel primo e nel secondo anno di guerra praticamente le popolazioni marchigiane furono abbandonate all’offesa del nemico senza alcuna protezione. Eppure i compiti della Marina erano quelli di proteggere il territorio nazionale e la popolazione.

Sorvolando sugli avvenimenti del 1915, che sono stati peraltro trattati in conferenze del primo ciclo di “Ancona in Guerra” nell’autunno scorso, ci si soffermerà prima sulla attività di spionaggio e contro spionaggio messa in atto dal nemico a supporto dell’azione navale (guerra in porto) e poi sul concetto di “Trincea Marittima” che è alla base dell’inizio dell’approntamento della difesa costiera e difesa aerea delle coste e dei punti sensibili, del blocco e chiusura del mare Adriatico attraverso le iniziative di difesa tattica nel canale d’Otranto, e quindi, alla proiezione delle forze terrestri italiane al di là  dell’Adriatico, con la acquisizione dell’isola di Saseno e del porto di Valona.

La saldatura con il fronte mediorientale, tenuto dall’Armèe d’Orient francese, e l’invio di unità italiane in Albania a sostegno di detto fronte, tra cui il 55° Reggimento Fanteria “Marche”, con il tragico risvolto del 6 giugno 1916, in cui tutti il reggimento perì nell’affondamento del piroscafo che lo riportava in Patria, sono la premessa all’operazione navale lanciata a dicembre 1915 e terminata a gennaio 2016 in cui la Regia Marina evacuò dai porti albanesi i resti dell’esercito serbo sconfitto in terra e completamente in ritirata. Una operazione che discende dal concetto sopra detto, di Trincea Marittima, altrimenti non comprensibile e fuori dal contesto della guerra. Un concetto che Cadorna non volle mai accettare e che fu alla base di attriti e discordie e tragedie, come quella del 55° Reggimento fanteria Marche.

L’ incontro, da ultimo, si prefigge anche lo scopo di ricercare e raccogliere notizie documenti ed informazioni sui volontari marchigiani non garibaldini o repubblicani in relazione al volume che si sta ultimando dal titolo “Le Marche e la Prima Guerra Mondiale. Il 1915. Sotto attacco. Tanto indifese quanto interventiste.”

L’incontro sarà preceduto da un saluto da un rappresentate del Club Ufficiali Marchigiani e da una nota introduttiva del Presidente della Accademia di Oplologia e Militaria Massimo Ossidi, che porgerà il rituale saluto ai convenuti con gli aggiornamenti relativi allo svolgersi delle iniziative avviate dall’Accademia in merito alla Grande Guerra.

Il naturale dibattito con i Soci, gli amici e con quanti vorranno intervenire concluderà questo primo incontro.

Il testo di questo comunicato è su
 www.anconalastoria.blogspot.com






venerdì 18 marzo 2016

Un Giornalista marchigiano caduto in Guerra: Gaetano Serrani


Dall'amico e collega Pier Luigi Franz abbiamo ricevuto questa nota, che riportiamo, nel solco delle ricerche riguardanti i Giornalisti Italiani Caduti Nella Grande Guerra, tema trattato l'8 maggio 2015 nella Sala Consiliare del Comune di Ancona.
 Cliccando sul link si hanno tutte le informazioni di questo caso.
(massimo coltrinari)



oggi (17 marzo)
 cade il centenario della morte di Gaetano Serrani.

Ho scritto l'articolo di cui ti invio qui sotto il link


Con i più cordiali saluti,
Alessandro Feliziani

giovedì 17 marzo 2016

Ancona Nella Grande Guerra. E' la volta degli Aviatori

POLVERIERA, 
SABATO MOSTRA E CONFERENZA SULL'AVIAZIONE 
DOMENICA RIFLETTORI SUI 25 OGGETTI DELLA GRANDE GUERRA: DALLA MASCHERA ANTIGAS AL TRANSATLANTICO LUSITANIA 


UN INCONTRO SULLA STORIA ANCHE ALLA "BONTA' DELLE MARCHE": FAVOLE E POLITICA... 



Sabato 19 marzo, alle 17,30: Ali sulle Marche. L'aviazione italiana nella Grande guerra: mostra e conferenza. Un viaggio nell'epopea dei piloti e delle macchine volanti nelle Marche del grande conflitto, alla scoperta dei personaggi che hanno dato lustro ad Ancona sui loro Sva e Macchi. A cura di Claudio Bruschi e Lucio Lucci. Interviene il comandante della scuola militare di Loreto, colonnello Stefano Gensini.
Oltre alle immagini, in mostra anche una rara collezione di orologi dell'aeronautica a cura di Massimo Ossidi dell'Accademia di oplologia e militaria.

Domenica 20 marzo, alle 18. Dalla maschera antigas al transatlantico Lusitania, una narrazione della Grande guerra per immagini. I protagonisti? 25 oggetti significativi e simbolici, alcuni dei quali presenti fisicamente...per rievocare i momenti più salienti dell'immane conflitto. A cura di Sergio Sparapani. 

La mostra permanente - oltre a quelle temporanee - sono aperte come di consueto il sabato dalle 17 alle 10, e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (e durante gli orari degli eventi).

Aggiornamenti su facebook, la polveriera - Ancona

Segnaliamo anche un incontro sulla storia intitolato "Favole e politica. Pinocchio, cappuccetto rosso e la Guerra fredda": presentazione del volume di Stefano Pivato, a cura dell'Istituto Storia Marche. L'incontro si terrà "all'ora dell'aperitivo", domani (venerdì 18 marzo) alle 18, alla Bontà delle Marche di corso Mazzini 96. 


-- 
dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteca

lunedì 14 marzo 2016

Conferenza. Lo scautismo nelle Marche durante la Grande Guerra. Nota riassuntiva



L’incontro di apertura della seconda parte del ciclo di conferenza “Ancona nella Grande guerra”, organizzato dal Club Ufficiali Marchigiani e dedicato allo studio ed alla comprensione del Fronte Interno nelle Marche ( nel secondo anno di guerra) si è svolto alla Polveriera del Cardeto Venerdì 11 marzo 2016 come da programma.

Nell’incontro, come preannunciato, si è posto l’accento su un particolare aspetto della difesa del territorio e del fronte interno, ovvero l’attività svolte a difesa del territorio italiano dai vari soggetti mobilitati, organi territoriali Croce Rossa, Associazioni volontarie, tra cui quella scout, le donne inserite nella produzione di guerra ecc. in quegli anni di guerra al servizio della Nazione. Aspetto, questo, trattato, a brevissimi e sintetici cenni, da Massimo Coltrinari.

Che cosa era, come è nato  e come si è svolto e sviluppato, in questo contesto, il movimento scout nelle Marche è stato trattato da Paolo Gissi. Il testo della conferenza di Paolo Gissi, in due parti, la prima dedicata alla nascita ed allo sviluppo  e la seconda alle attività del movimento in seno al fronte interno durante la guerra nelle Marche, sarà pubblicato su questo Blog a breve, come base di ulteriore ricerche.

La serata è stata aperta dall’intervento del Dott. Sergio Sparapani, che ha illustrato il significato e la portata del ciclo di conferenze che il Comune di Ancona ha voluto dedicare alla Grane Guerra; è seguito, poi, l’intervento del Prof. Sergio Rigotti incentrato sulle attività della Mediateca di Polverigi, nell’ambito delle quali la ricerca oggetto dell’incontro trova e troverà ulteriore sviluppo, anche grazie alla attività della dottoressa Nicoletta Benedussi.


La serata si è conclusa con l’invito a tutti i partecipanti, in maggioranza provenienti da un passato come scout, a partecipare alla ricerca in essere; nei prossimi appuntamenti, previsti per giugno ed agosto, saranno illustrati ulteriori acquisizioni e documentazione.

Ancona, 11 marzo 2016, Parco del Cardto, Polveriera
 (per contatti: studentiecultori2009@libero.it)