Le Brigate dal Nome
marchigiano La Brigata Marche
Il 56° Reggimento fanteria Marche, che aveva come motto “Memento audere semper”, molto prima
che Gabriele d’Annunzio lo suggerì per i Mas della Regia Marina, fu fondato
come il suo gemello nel 1861 ed ebbe, grosso modo, la stessa storia fino al
1915.
I reggimenti avevano come stemma quello di Ancona, ovvero il
cavaliere armato e il tridente di Carlo d’Angiò in campo rosso.[1]
La sede dei reggimenti in pace era, nel 1915, per il 55°
Reggimento fanteria, Treviso, per il 56° Reggimento fanteria, Belluno, ovvero erano
già nel Veneto e quindi prontamente impiegabili. I Distretti di reclutamento
sono: Benevento, Casale, Caserta, Chieti, Cosenza, Forlì, Messina, Modena.
Napoli, Siracusa, Vercelli.
Impiego nella I guerra Mondiale
La Brigata svolse le operazioni dal 1915 al 1918.
La Brigata Marche,
nel 1915, fu subito schierata in linea alla dichiarazione di guerra. Con la 10°
Divisione, si schierò nell’area di Misurina, Auronzo Monte Piana ed iniziò le
operazioni già all’indomani del 24
maggio. Fu protagonista dei primi assalti e si distingue in queste operazioni,
soprattutto sul Monte Piana, di fronte alle tre Cime.
Nel 1916 è trasferita
in Albania ove presidia le posizioni tra
Valona ed Elbasan, ma il fronte e tranquillo. La tragedia si ebbe al rientro.
L’8 giugno 1916, il piroscafo che trasportava l’intera Brigata in Italia fu
silurato nel basso Adriatico. Perirono 54 Ufficiali e 1900 uomini di truppa. Un
destino quanto mai crudele.
Nel 1917 la Brigata,
ricostituita ex novo, e viene assegnata al fronte della Val Camonica ed Alta
Valtellina, un settore tranquillo ove rimane per un intero anno.
Nel 1918 dopo essere
stata schierata a rincalzo delle prime linee del basso Piave, viene inviata sul
Grappa e vi resta vari mesi. Dopo i normali avvicendamenti, la Brigata ad
ottobre viene inviata all’Altipiano di
Asiago, ove la raggiunge la notizia dell’armistizio.
I Riconoscimenti e le Perdite
La Brigata ebbe, Tre suoi Militari decorati di Medaglia
d’Oro, 44 Ufficiali e 21 Militari di Truppa decorati di medaglia d’argento e 53
Ufficiali e 51 Militari di truppa decorati con medaglia di bronzo. Tre
suoi Comandanti ebbero l’Ordine Militare di Savoia
Le perdite furono consistenti: 2988 Caduti, 5992 Feriti e
1978 Dispersi, ovvero un totale di 11265 Uomini persi, ovvero la Brigata Marche
fu ricostruita circa tre volte. Un contributo molto significativo.
[1]
Ministero della Guerra, Calendario Regio Esercito, XVII -1939 - XVIII, a cura del S.I.M. (Servizio
Informazioni Militari), Edizioni Luigi Alfieri, Milano, 1938.
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