Le Brigate dal Nome
marchigiano La Brigata Macerata
L’ossatura generale dell’Esercito Italiano prevista sin dal
1873 ( le riforme che vanno sotto il nome di chi ne fu l’ispiratore, Ricotti
Magnani) prevedeva forze di 1a, 2a, e 3°. Questo ordinamento si sviluppò in oltre
quarant’anni ed ebbe pratica attuazione
nel 1910, con la costituzione dei Nuclei di Milizia Territoriale (2a linea) per
ciascun Deposito di reggimento di fanteria, cavalleria, artiglieria e
battaglione alpino. La costituzione di tali nuclei avvenne per fasi successive,
si che, alla vigilia del primo conflitto mondiale, l’Esercito Italiano
disponeva già di un cospicuo numero di unità di seconda linea e precisamente 52
reggimenti di fanteria, 11 battaglioni bersaglieri, 38 compagnie alpine, 23
squadroni di cavalleria, 13 reggimenti artiglieria da campagna. I 52 reggimenti
di fanteria numerati dal 111° al 162° andarono a costituire 26 nuove Brigate.[1]
Tra questi, i reggimenti 121° e 122° costituirono la Brigata Macerata.
Impiego nella I Guerra Mondiale
Per dare respiro agli uomini, per tutto il 1917, è inviata a
presidiare il Settore Brentonico-Crosano, ritenuto tranquillo e vi rimane tutto
l’anno. Il 1918, dopo un periodo in Val Lagarina, è sul Piave nelle truppe di
rincalzo per la Battaglia del Solstizio, giugno 1915 e combatte alle Grave di
Pappadopoli. Partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto ed il 31 ottobre passa
il Monticano e raggiunge, a sera, la Livenza ed il 4 novembre libera San Vito
al Tagliamento, ove la raggiunge la notizia dell’armistizio.
I Riconoscimenti e le Perdite
La Brigata Macerata
ha avuto la Medaglia d’Argento al V.M. alla bandiera del suo 121° reggimento,
per la partecipazione alla Battaglia del Solstizio e di Vittorio veneto; Una
medaglia d’Oro fra i suoi Uomini, mentre 80 Ufficiali e 120 uomini di truppa
sono stati decorati di Medaglia d’Argento, e 194 Ufficiali e 103 Militari di
truppa decorati di Medaglia di bronzo
Il tributo in termini di Perdite della Macerata è anch’esso alto: oltre 10200 uomini fra Caduti Feriti e
Disperi, ovvero fu ricostituita due volte.
[1] Le nuove
brigate ebbero questi nomi Piacenza (111°
e 112° Reggimento), Mantova (113° e 114°
Reggimento), Treviso (115° e 116°
Reggimento), Padova (117° e 118°
Reggimento), Emilia (119° e 120°
Reggimento), la citata
Macerata (121° e 122° Reggimento), Chieti (123° e 124° Reggimento), Spezia (125° e 126° Reggimento), Firenze (127° e 128° Reggimento), Perugia (129° e 130° Reggimento), Lazio (131° e 132° Reggimento), Benevento (133° e 134° Reggimento), Campania (135° e 136° Reggimento), Barletta (137° e 138° Reggimento), Bari (139° e 140° Reggimento), Catanzaro (141° e 142° Reggimento), Taranto (143° e 144° Reggimento), Catania (145° e 146° Reggimento), Caltanisetta (147° e 148° Reggimento), Trapani (149° e 150° Reggimento), Sassari (151° e 152° Reggimento), Novara (153° e 154° Reggimento), Alessandria (155° e 156° Reggimento), Liguria (157° e 158° Reggimento), Milano (159° e 160° Reggimento), Ivrea (161° e 162° Reggimento).
[2] Il 12°
Reggimento Fanteria “Casale” (motto: per
calvarium ad laurum) proveniente dalla trasformazione del 2° Reggimento
della brigata originaria, ebbe l’anzianità della Brigata Casale (13 novembre
1821) con l’11° Reggimento, depositario della fiera tradizione del reggimento
del Monferrato di Sua Altezza Reale. Organicamente costituito alla data del 4
maggio 1839, partecipò ai fatti d’arme della prima guerra d’indipendenza 1848-1849
combattendo a Mantova. Santa Lucia, Canale della Muzza, Milano, alla Sforzesca
ed alla battaglia di Novara. Per i combattimenti sostenuti nella prima fase
della campagna e per l’assedio di Peschiera, la 1a compagnia del reggimento fu
decorata con medaglia di bronzo al valor militare. Concorse alla formazione di
reparti di fanteria d’Africa per la guerra italo-abissina 1895-96 ed alla
mobilitazione di cinque reggimenti di fanteria del corpo di operazione per la
guerra italo-turca 1911-1912. Un reggimento dalle solide tradizioni militari.
[3] IL 93°
reggimento fanteria “Messina” (motto:impetuosa
messanensis legio”) si formo a Gaeta il 1 novembre 1884 in virtù del Regio
Decreto 4 settembre 1884 con elementi di cinque reggimenti di fanteria
destinati a formare le unità contemplate nel’ordinamento del 1882. Fece parte,
col 94° Reggimento fanteria, della Brigata Messina
di nuova formazione, rimanendovi fino allo scioglimento di questa, che
avvenne nel 1926. Partecipò con la sua 4a compagnia alla prima guerra d’Africa
1887-1888; prese parte, mobilitato, alla guerra italo-turca 1911-1912.
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