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mercoledì 27 aprile 2016

30 aprile 2016. ore 18. La Grande Guerra III

ACCADEMIA DI OPLOLOGIA E MILITARIA
ANCONA
Via Cialdini 26

Comunicato

Incontro
La prima vittoria importante. Gorizia ed il Reggimento “Pavia”

Massimo Coltrinari, presenta il

Generale Schipsi, relatore



Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo
sabato 30 aprile 2016 alle ore 18.00
alla Polveriera “Castelfidardo”
al Campo degli Ebrei - Cardeto
il terzo degli incontri del ciclo proposto ed organizzato dalla
Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona
dal tema:

La prima vittoria importante. Gorizia ed il Reggimento “Pavia”


Terzo incontro del ciclo degli incontri, a cadenza mensile, è dedicato ad una analisi accurata della Battaglia per la presa di Gorizia, nel 1916.
Entrata in guerra assolutamente impreparata, con ancora il peso del cambio delle Alleanza, con l’Esercito che riuscì a lanciare la prima vera offensiva solo un mese dopo la dichiarazione di guerra, (I battaglia dell’Isonzo, 23 giugno 1915) e con la Regia Marina, in crisi di comando, senza un piano strategico operativa, ritiratesi a Taranto con le sue maggiori unità, lasciando alla mercè del nemico le coste adriatiche, nel 1916 si recupera il tempo perduto. L’Esercito viene potenziato, con il completamento delle dotazioni, soprattutto in termini di quantità per l’artiglieria e per le armi di accompagnamento dellea fanteria, i servizi logistici, in tutte le loro componenti, l’aeronautica, sia come aerei che come palloni frenati per l’osservazione; vengono meglio definite le tattiche di combattimento, mentre, per forza di cose l’addestramento è più aderente alla relatà dando una capacità combattiva alle truppe superiore.
Tutto questo, dopo le azioni in Cadore con i combattimenti per sfondare sul Col di Lana e sul Monte Piana, sul fronte dell’Isonzo si lancia la 5 Battaglia dell’Isonzo (11-15 marzo 1915) sancita a Chantilly nel dicembre 1915 con lo scopo di non far inviare rinforzi austriaci nella zona di Verdun. Il 15 maggio viene lanciata contro di noi la “Strafe Expedition” La Spedizione Punitiva che ha l’obiettivo strategico di raggiungere Schio Bassano e dilagare in pianura, accerchiando e riducendolo in una sacca tutto l’esercito italiano schierato sulle Dolomiti, in Carnia e sull’Isonzo. Questa offensiva austriaca viene fermata ai bordi dell’altipiano ed il pericolo di accerchiamento viene scongiurato. Il 6 agosto Cadorna lancia la 6° battaglia dell’Isonzo, detta “di Gorizia” che si conclude il 17 agosto con la presa di Gorizia ed un sostanziale successo italiano. La presa di Gorizia induce la Romania ad entrare in guerra a fianco dell’Intesa. Il 6 agosto a q.85 est di Monfalcone cade, in un episodio che è entrato nella immagine nazionale, Enrico Toti.

La conferenza illustrerà questo quadro nei particolari concludendo il ciclo proposto per il 1916, che si riprometteva di illustrare la Grande Guerra nel suo primo e secondo anno di svolgimento,

Il naturale dibattito con i Soci, gli amici e con quanti vorranno intervenire concluderà questo primo incontro.

Il testo di questo comunicato è su
www.ancona.lastoria.blogspot.com





mercoledì 13 aprile 2016

Polveriera del Cardeto: programma

VENERDì 
AL VIA LA RASSEGNA DELL’ISTITUTO STORIA MARCHE
SABATO
 LUCA VIOLINI INAUGURA MOSTRA DELL'ARCHIVIO DI STATO
DOMENICA
 SPETTACOLO SULL'INCURSIONE AUSTRIACA DEL 1918 AL LAZZARETTO    
 Fine settimana boom per la Polveriera del Parco del Cardeto nell'ambito del programma sulla Grande guerra. Tre eventi da non perdere:   

Venerdì 15 aprile, alle 18, Abbasso la guerra! Il neutralismo alla vigilia della Grande guerra a cura di Fulvio Cammarano, primo dei   quattro incontri organizzati dall’Istituto Storia Marche alla Polveriera. Ordinario di Storia contemporanea all’’Università di Bologna, Cammarano è autore di studi importanti, inclusi una “Storia dell'Italia liberale” per Laterza e il recente "Abbasso la guerra!" per Mondadori. Sarà un’occasione per riflettere sul ruolo e sui contorni assunti dal movimento neutralista, con strumenti storiografici nuovi e con un’ottica che sottrae questo movimento all’esclusivo appannaggio della politica, che aveva finora fornito tutti gli strumenti per la sua interpretazione, riscoprendone i tratti legati alle culture popolari, all’impegno femminile e alle piazze.


Sabato 16 aprile, alle 17,30, l'
 Archivio di Stato di Ancona, in collaborazione con il Comune dorico, inaugura la grandiosa mostra storico-documentaria intitolata Nel Luogo della Memoria con documenti ed immagini, marcatamente legati alle realtà locali che, al di là delle parole e delle interpretazioni, avvicinano nel modo più efficace agli uomini e alle donne in quegli anni coinvolti in una prova oltremodo difficile e dolorosa.

La mostra è articolata nelle seguenti sezioni:
1.Ruoli matricolari, liste di leva ed altre documentazioni militari;
2.Archivio della famiglia Milesi Ferretti: il capitano Corrado, eroe della Grande Guerra;
2.La Grande Guerra nelle carte della Famiglia Marinelli;
4.Archivi Camillo Marabini e Giovanni Conti;
5.L’Istituto di rieducazione professionale dei mutilati di guerra “Villa Luisa Almagià” di Ancona;
6.La follia che nasce dalla guerra: indagine nelle carte dell’Ospedale psichiatrico di Ancona;
7.AnconINdifesa - La tutela del Patrimonio storico-artistico durante la Grande Guerra curata dalle ricercatrici del Progetto MIBACT “500 giovani per la cultura”.
Il materiale esposto e le proiezioni multimediali, visive e sonore, rappresentano frammenti della nostra storia, mentre la lettura di “Racconti dal fronte”, interpretata dall’attore-doppiatore Luca Violini, accompagnerà i visitatori nella commemorazione del tragico evento.


Domenica 17 aprile, ore 18, è invece in programma Die Landung - Lo sbarco. Una favola nostrana “sbarca” ad AnconaAd 
ingresso libero, andrà in scena la nuova produzione di Magma Associazione Culturale di Recanati in collaborazione con  l’associazione Proscenio di Porto San Giorgio all’interno della rassegna. L’idea nasce dalla penna di Andrea Manciola, appassionato di storia, che si diletta nella scrittura creativa e vede l’interpretazione dell’attore professionista, sempre morrovallese, Gian Paolo Valentini, che ha appena concluso la tournée al fianco di Saverio Marconi nello spettacolo “Variazioni Enigmatiche”. Alla regia l’esordio dell’attrice Elena Fioretti formatasi a Bologna presso la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone. “Die Landung - Lo Sbarco” è il racconto di una storia incredibile, realmente avvenuta nell’aprile del 1918 tra Marzocca e Ancona: il tentativo austriaco di impadronirsi dei MAS di luigi Rizzo alla fonda al Lazzaretto. I personaggi prendono vita sul palco, come fantasmi, in un susseguirsi di avventure e colpi di scena. Un racconto pulito, non cruento che dona speranza ad un momento in cui “gli sbarchi” sulle nostre coste si ripetono sempre più assiduamente.

La mostra permanente – oltre a quella dell’Archivio di Stato - saranno visitabili nei consueti orari di apertura (sabato 17-20 e domenica 10 - 13 e 17 -20).

martedì 22 marzo 2016

Conferenza. Polveriera del Cardeto Sabato 26 marzo 2016 ore 18.00

Paolo Than di Revel Capo d Stato maggiore della regia Marina nel 1915


ACCADEMIA DI OPLOLOGIA E MILITARIA
ANCONA

CLUB UFFICIALI MARCHIGIANI

Comunicato

Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo

 Sabato 26 marzo 2016  alle ore 18.00
alla Polveriera al Parco del Cardeto
il terzo degli incontri del secondo ciclo nel 2016 proposto ed organizzato dalla
 Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona e dal Club Ufficiali Marchigiani
dal tema:


Ancona, 
La Regia Marina
e il salvataggio dell’Esercito Serbo

Il concetto di "Trincea marittima"

Il terzo incontro del ciclo degli incontri, a cadenza mensile, è dedicato al ruolo della regia Marina Italiana nel primo anno di guerra, ovvero dalla dichiarazione di guerra alla primavera del 1916.

Si parlerà, quindi, di come la Regia Marina è entrata in Guerra, del contrasto tra il capo di Stato Maggiore Thaon di Revel e il Dica degli Abruzzi e i comandanti operativi per la strategia da adottare: ricerca dello scontro generale oppure guerriglia marittima, contrasto che portò alla crisi di ottobre ai vertici della Marina, ed ebbe come conseguenza la non difesa delle coste da Venezia a Brindisi nel primo e secondo anno di guerra. Il corollario amaro fu che la flotta nemica potè agire indisturbata contro le coste romagnole e marchigiane. In una chiave non certamente patriottica ed esaltante, ci si chiede il perchè le nostre coste non furono difese; perché non avevano difese costiere adeguate all’attacco facilmente prevedibile; perché nel primo e nel secondo anno di guerra praticamente le popolazioni marchigiane furono abbandonate all’offesa del nemico senza alcuna protezione. Eppure i compiti della Marina erano quelli di proteggere il territorio nazionale e la popolazione.

Sorvolando sugli avvenimenti del 1915, che sono stati peraltro trattati in conferenze del primo ciclo di “Ancona in Guerra” nell’autunno scorso, ci si soffermerà prima sulla attività di spionaggio e contro spionaggio messa in atto dal nemico a supporto dell’azione navale (guerra in porto) e poi sul concetto di “Trincea Marittima” che è alla base dell’inizio dell’approntamento della difesa costiera e difesa aerea delle coste e dei punti sensibili, del blocco e chiusura del mare Adriatico attraverso le iniziative di difesa tattica nel canale d’Otranto, e quindi, alla proiezione delle forze terrestri italiane al di là  dell’Adriatico, con la acquisizione dell’isola di Saseno e del porto di Valona.

La saldatura con il fronte mediorientale, tenuto dall’Armèe d’Orient francese, e l’invio di unità italiane in Albania a sostegno di detto fronte, tra cui il 55° Reggimento Fanteria “Marche”, con il tragico risvolto del 6 giugno 1916, in cui tutti il reggimento perì nell’affondamento del piroscafo che lo riportava in Patria, sono la premessa all’operazione navale lanciata a dicembre 1915 e terminata a gennaio 2016 in cui la Regia Marina evacuò dai porti albanesi i resti dell’esercito serbo sconfitto in terra e completamente in ritirata. Una operazione che discende dal concetto sopra detto, di Trincea Marittima, altrimenti non comprensibile e fuori dal contesto della guerra. Un concetto che Cadorna non volle mai accettare e che fu alla base di attriti e discordie e tragedie, come quella del 55° Reggimento fanteria Marche.

L’ incontro, da ultimo, si prefigge anche lo scopo di ricercare e raccogliere notizie documenti ed informazioni sui volontari marchigiani non garibaldini o repubblicani in relazione al volume che si sta ultimando dal titolo “Le Marche e la Prima Guerra Mondiale. Il 1915. Sotto attacco. Tanto indifese quanto interventiste.”

L’incontro sarà preceduto da un saluto da un rappresentate del Club Ufficiali Marchigiani e da una nota introduttiva del Presidente della Accademia di Oplologia e Militaria Massimo Ossidi, che porgerà il rituale saluto ai convenuti con gli aggiornamenti relativi allo svolgersi delle iniziative avviate dall’Accademia in merito alla Grande Guerra.

Il naturale dibattito con i Soci, gli amici e con quanti vorranno intervenire concluderà questo primo incontro.

Il testo di questo comunicato è su
 www.anconalastoria.blogspot.com






venerdì 18 marzo 2016

Un Giornalista marchigiano caduto in Guerra: Gaetano Serrani


Dall'amico e collega Pier Luigi Franz abbiamo ricevuto questa nota, che riportiamo, nel solco delle ricerche riguardanti i Giornalisti Italiani Caduti Nella Grande Guerra, tema trattato l'8 maggio 2015 nella Sala Consiliare del Comune di Ancona.
 Cliccando sul link si hanno tutte le informazioni di questo caso.
(massimo coltrinari)



oggi (17 marzo)
 cade il centenario della morte di Gaetano Serrani.

Ho scritto l'articolo di cui ti invio qui sotto il link


Con i più cordiali saluti,
Alessandro Feliziani

giovedì 17 marzo 2016

Ancona Nella Grande Guerra. E' la volta degli Aviatori

POLVERIERA, 
SABATO MOSTRA E CONFERENZA SULL'AVIAZIONE 
DOMENICA RIFLETTORI SUI 25 OGGETTI DELLA GRANDE GUERRA: DALLA MASCHERA ANTIGAS AL TRANSATLANTICO LUSITANIA 


UN INCONTRO SULLA STORIA ANCHE ALLA "BONTA' DELLE MARCHE": FAVOLE E POLITICA... 



Sabato 19 marzo, alle 17,30: Ali sulle Marche. L'aviazione italiana nella Grande guerra: mostra e conferenza. Un viaggio nell'epopea dei piloti e delle macchine volanti nelle Marche del grande conflitto, alla scoperta dei personaggi che hanno dato lustro ad Ancona sui loro Sva e Macchi. A cura di Claudio Bruschi e Lucio Lucci. Interviene il comandante della scuola militare di Loreto, colonnello Stefano Gensini.
Oltre alle immagini, in mostra anche una rara collezione di orologi dell'aeronautica a cura di Massimo Ossidi dell'Accademia di oplologia e militaria.

Domenica 20 marzo, alle 18. Dalla maschera antigas al transatlantico Lusitania, una narrazione della Grande guerra per immagini. I protagonisti? 25 oggetti significativi e simbolici, alcuni dei quali presenti fisicamente...per rievocare i momenti più salienti dell'immane conflitto. A cura di Sergio Sparapani. 

La mostra permanente - oltre a quelle temporanee - sono aperte come di consueto il sabato dalle 17 alle 10, e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (e durante gli orari degli eventi).

Aggiornamenti su facebook, la polveriera - Ancona

Segnaliamo anche un incontro sulla storia intitolato "Favole e politica. Pinocchio, cappuccetto rosso e la Guerra fredda": presentazione del volume di Stefano Pivato, a cura dell'Istituto Storia Marche. L'incontro si terrà "all'ora dell'aperitivo", domani (venerdì 18 marzo) alle 18, alla Bontà delle Marche di corso Mazzini 96. 


-- 
dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteca

lunedì 14 marzo 2016

Conferenza. Lo scautismo nelle Marche durante la Grande Guerra. Nota riassuntiva



L’incontro di apertura della seconda parte del ciclo di conferenza “Ancona nella Grande guerra”, organizzato dal Club Ufficiali Marchigiani e dedicato allo studio ed alla comprensione del Fronte Interno nelle Marche ( nel secondo anno di guerra) si è svolto alla Polveriera del Cardeto Venerdì 11 marzo 2016 come da programma.

Nell’incontro, come preannunciato, si è posto l’accento su un particolare aspetto della difesa del territorio e del fronte interno, ovvero l’attività svolte a difesa del territorio italiano dai vari soggetti mobilitati, organi territoriali Croce Rossa, Associazioni volontarie, tra cui quella scout, le donne inserite nella produzione di guerra ecc. in quegli anni di guerra al servizio della Nazione. Aspetto, questo, trattato, a brevissimi e sintetici cenni, da Massimo Coltrinari.

Che cosa era, come è nato  e come si è svolto e sviluppato, in questo contesto, il movimento scout nelle Marche è stato trattato da Paolo Gissi. Il testo della conferenza di Paolo Gissi, in due parti, la prima dedicata alla nascita ed allo sviluppo  e la seconda alle attività del movimento in seno al fronte interno durante la guerra nelle Marche, sarà pubblicato su questo Blog a breve, come base di ulteriore ricerche.

La serata è stata aperta dall’intervento del Dott. Sergio Sparapani, che ha illustrato il significato e la portata del ciclo di conferenze che il Comune di Ancona ha voluto dedicare alla Grane Guerra; è seguito, poi, l’intervento del Prof. Sergio Rigotti incentrato sulle attività della Mediateca di Polverigi, nell’ambito delle quali la ricerca oggetto dell’incontro trova e troverà ulteriore sviluppo, anche grazie alla attività della dottoressa Nicoletta Benedussi.


La serata si è conclusa con l’invito a tutti i partecipanti, in maggioranza provenienti da un passato come scout, a partecipare alla ricerca in essere; nei prossimi appuntamenti, previsti per giugno ed agosto, saranno illustrati ulteriori acquisizioni e documentazione.

Ancona, 11 marzo 2016, Parco del Cardto, Polveriera
 (per contatti: studentiecultori2009@libero.it)

mercoledì 9 marzo 2016

I Guerra Mondiale Brigata "Macerata" 121° e 12° Reggimento Fanteria. I Quadri del 1915

I Quadri della Brigata "Macerata" nel 1915 erano i seguenti:

Comandate della Brigata dal 24 maggio 1915 all’aprile del 1916 era il Magg. Gen. Adriano Prata. 
Il Comandante del 121° Reggimento fanteria era, dal 24 maggio all’8 settembre 1915 il Colonnello Vittorio Sesini, dal 1 ottobre 1915 all’aprile 1916 il Colonnello Fileno Amendola, 
mentre al comando del 122° Reggimento Fanteria dal 24 maggio al 26 luglio 1915 vi era il Colonnello Mario Robert, che lasciò il comando per ferita mortale sul campo e deceduto il giorno dopo, 27 luglio 1915, e dal 20 agosto 1915 al 19 gennaio 1917 il Colonnello Silvio Battaglia.

Di seguito i comandanti di battaglione:
121° Reggimento Fanteria:
I   Battaglione
. Grigi Giuseppe, maggiore, dal 24 maggio al 30 luglio 1915
. Rusconi Valerio, capitano,  dal 31 luglio al 31 luglio 1015,
  Caduto sul Campo
. Grotti Vincenzo, capitano,  dal 4 agosto  a dicembre 1915,
  Ferito.

II  Battaglione
. Leonelli Vincenzo, maggiore, dal 24 maggio al 26 luglio 1915,
Disperso.
. Raniella Ettore, maggiore, dal 31 luglio al 11 novembre 1915,
Ferito
. Venezian Giacomo, capitano, dal 15 novembre al 20 novembre 1915,
   Caduto sul campo
. Pistola Guido, capitano, dal 21 novembre al 31 dicembre 1915
III Battaglione
. Ravajoli Alfredo, maggiore, dal 24 maggio al 26 luglio 1915,
Ferito
. Franceschini Vincenzo, capitano, dal 27 luglio al 5 agosto 1915,
Ferito
. Cicognani Mario, capitano, dal 6 agosto al 21 novembre 1915,
  Caduto sul campo
. Caperdoni Felice, capitano, dal 22 novembre al 4 dicembre 1915
. . Leonelli Vincenzo, maggiore, dal 24 maggio al 26 luglio 1915,
Disperso.
. Raniella Ettore, maggiore, dal 31 luglio al 11 novembre 1915,
Ferito
. Venezian Giacono, capitano, dal 15 novembre al 20 novembre 1915,
   Caduto sul campo
. Caperdoni Felice, capitano, dal 21 novembre al 31 dicembre 1915
. Caperdoni Felice, tenente colonnello dal 5 dicembre 1015 al
  5 gennaio 1016
IV Battaglione

Il Reggimento avrà il IV Battaglione a partire dal gennaio 1917

122° Reggimento Fanteria:
I   Battaglione
. Grimaldi Alfredo, tenente colonnello, dal 24 maggio al 27 luglio 1915
. Comucci Mario, capitano,  dal 28 luglio al 15 ottobre 1015,
. Grassi Noè, maggiore,  dal 16 ottobre  a 11 novembre 1915,
  Ferito.
. Monetti Camillo, maggiore, da dicembre 1915 al 17 agosto 1916
  Ferito
II  Battaglione
. Cosignani Francesco, maggiore, dal 24 maggio al 31 luglio 1915,
Ferito.
. Guazzugli Bonajuti Raffaele, capitano, dal 1 agosto al 15 ottobre
  1915,
. Ferrari Bravo Oreste, , dal 15 ottobre al 1 novembre 1915,
. Guazzugli Buonajuti Raffaele, capitano, dal 2 novembre 1915 al 18
  marzo 1916
III Battaglione
. Marini Ferruccio, tenente colonnello, dal 24 maggio al 27 luglio
  1915,
. Raimondi Pompeo, maggiore, dal 28 luglio 1015 al 3 ottobre 1916,
Ferito
IV Battaglione


Il Reggimento avrà il IV Battaglione a partire dal gennaio 1917

4° battaglia dell'Isonzo
$a Battaglia dell'Isonzo in cui fu coinvolta la Brigata "Macerata"


martedì 8 marzo 2016

Conferenza "Peppino Garibaldi la Brigata "Marche" ed il "Col di Lana"






ACCADEMIA DI OPLOLOGIA E MILITARIA
ANCONA
Via Cialdini 26

Comunicato



Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo

 Domenica 13 marzo 2015  alle ore 18.00
alla Polveriera al Campo degli Ebrei - Cardeto
il secondo degli incontri del ciclo 2016 proposto ed organizzato dalla
 Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona e
dal Club Ufficiali Marchigiani
dal tema:


“Peppino Garibaldi, la Brigata “Marche” ed il Col di Lana”

L’inizio del secondo anno di guerra


Secondo degli incontri, a cadenza mensile, del ciclo di “Ancona e la Grande Guerra introduce il tema del secondo anno di guerra, il 1916.
Si riallaccia alla conferenza  dedicato al movimento volontario nella Grande Guerra in cui si illustrò il movimento volontario che rappresentava una pagina della adesione alla Grande Guerra. Si era parlato delle vicende della Legione Garibaldina nelle Argonne, e del suo rientro in Italia e come fu accolta, ovvero del rapporto che subito si instaurò tra i volontari che avevano combattuto all’estero e le autorità militari italiane. Un rapporto difficile e quanto mai spinoso che fu risolto sostanzialmente con un assorbimento autoritario di ogni forma di volontariato che non si adattasse alle leggi di mobilitazione del Regio Esercito. Espressione di tutto questo fu Peppino Garibaldi capofila di questa situazione, che nella sostanza ebbe un ruolo minore ( semplice comandante di battaglione in una brigata su un fronte secondario); un ruolo che ebbe il suo fondamento sul versante della propaganda e per il morale.

Il fallimento della azione della 4a Armata sul fronte dolomitico, che non riusci, nonostante la superiorità materiale in uomini e mezzi a sfondare le difese austriache e raggiungere la valle Pusteria e l’obbiettivo di Linz, portò una ventata di scoraggiamento tra le fila italiane. Dopo due mesi di guerra, le posizioni erano quelle iniziali e il Gen. Cadorna mostro il suo disappunto sollevando dagli incarichi il Comandante di Armata, i due Comandanti di Corpo d’Armata e sei tra Comandanti di Divisione e Brigata, tra cui il Comandate della Brigata Marche ed il Comandante della Brigata Ancona. Peppino Garibaldi ed i suoi fu chiamato nelle fila della Briga Alpi, erede dei “Cacciatori delle Alpi” risorgimentali oltre che per partecipare ai combattimenti anche per  sollevare in senso patriottico il morale dei combattenti.

Non fu una azione efficace, data la durezza della guerra che si stava combattendo tra le crode ed i passi dolomitici, in cui l’entusiasmo e l’aggregazione patriottica hanno scarsa presa, come attesta le vicende della 10a Divisione, in cui erano inquadrate le Brigate “Marche” ed “Ancona” con episodi di violazione del regolamento di disciplina e del Codice Militare di Guerra molto gravi.

Per poter uscire da questa situazione resasi difficile, nei primi mesi del 1916, sul fronte dolomitico si introdusse, e se ne fece cenno il 31 ottobre scorso in un’altra conferenza organizzata da Giuliano Evangelisti, la guerra di mine. Un tipo di guerra nuovo, oneroso, che si sperava fosse risolutivo e che alla prova dei fatti fu fallimentare. Oltre alle mine di Cengia Martini e delle Tofane, l’episodio più noto di questo tipo di guerra fu quello del Col di Lana, che coinvolse varie brigate, tra cui la “Alpi”. L’obiettivo tattico che si voleva conseguire, ovvero il superamento degli sbarramenti alla testa della Valparola per procedere verso ovest, nonostante il brillamento della mina, e la conquista del Col di Lana, non fu raggiunto. Con questo tipo di guerra si violavano vari principi della “guerra”, tra cui il “principio della massa”, il “principio della sorpresa” oltre alla mancato coordinamento degli sforzi conseguenti. Violare i principi significa non conseguire i risultati, come puntualmente accade in quella primavera del 1916 sul fronte dolomitico.



Molti anconetani e marchigiani furono coinvolti in queste operazioni, sia nelle Brigate che portavano nome marchigiani, come la “Marche” e l’Ancona”, ma anche altre brigate “Torino”, “Calabria”, “Reggio”, la stessa “Alpi”. Uomini della nostra terra che in questo incontro ricordiamo per il loro sacrificio ed il loro valore.

La conferenza, anche utilizzando materiale inedito riguardante la Brigata “Alpi” ed “Ancona” si prefigge anche lo scopo di ricercare e raccogliere notizie documenti ed informazioni ulteiori in relazione al volume che si sta preparando dal titolo “Le Marche e la Prima Guerra Mondiale. Il 1916. Il secondo anno di guerra.”

L’incontro sarà preceduto da una nota introduttiva del Presidente della Accademia di Oplologia e Militaria Massimo Ossidi, che porgerà il rituale saluto ai convenuti con gli aggiornamenti relativi allo svolgersi delle iniziative avviate dall’Accademia in merito alla Grande Guerra. Un saluto sarà portato da un rappresentante del CLUB UFFICIALI MARCHIGIANI, la cui attività del Comitato Scientifico sostiene i temi di ricerca di questa conferenza.

Il naturale dibattito con i Soci, gli amici e con quanti vorranno intervenire concluderà primo incontro.

Il testo di questo comunicato è su
 www.ancona.lastoria.blogspot.com



domenica 6 marzo 2016

Lo scautismo in Italia: Le Fonti

Benedetta Nicolussi Toniella

Le informazioni riguardanti lo Scoutismo italiano, durante il primo conflitto mondiale, sono difficili da trovare, specialmente nei libri, i quali non dedicano lo spazio e l'approfondimento necessario a questo tema.
I dati si possono ricavare essenzialmente dalle riviste ufficiali o presso gli Archivi di Stato delle maggiori città italiane. Non è possibile, neanche, la consultazioni di Archivi riguardanti le attività del corpo nazionale poiché sono andati perduti già durante gli anni della guerra.
Principali fonti sono le riviste. Prima fra tutte “Sii Preparato”, mensile ufficiale del Corpo Nazionale cominciato a pubblicare dal novembre 1914; il mensile “Il Bollettino Ufficiale” , edito dal 1916, specifico per i Capi e i Comitati Patrocinatori. La rivista conteneva foto, descrizioni delle attività delle varie sezioni e l'elenco di tutte le sezioni attive o in fase di attivazione, elemento importante per comprendere la diffusione territoriale del CNGEI.
Altro materiale è possibile reperirlo nelle pubblicazioni delle sezioni regionali, che riportano dati e informazioni locali: il più rappresentativo è quello della sezione Torino “L'Esploratore”, edito dal 1915.

Fonte importante per ricostruire la vita, le attività e lo spirito dei ragazzi delle sezioni, è una categoria documentaria spesso ignorata: le cartoline postali. Le cartoline  usate spessissimo all'inizio del 20° secolo, riportano date, racconti di eventi e descrizione dei rapporti istituzionali tra sezioni nazionali e locali. Molto spesso sono accompagnate da illustrazioni di artisti del tempo.
Accanto alle cartoline spiccano i “chiudilettera”, materiale erinnofilo e filatelico. Quest'ultimo riporta date e nomi di località esatte, attestate dai timbri postali militari e dagli annulli ufficiali. Grazie a questo materiale documentario si può riscontrare la veridicità dei nomi dei ragazzi, i rapporti e le attività realmente svolte nei campi.
Anche le riviste nazionali si interessano dello Scoutismo, diventando fonte sia di informazione, ma anche di materiale iconografico notevole. Tra queste ci sono “La Domenica del Corriere”, “La Lettura”, periodico del Corriere della Sera, “Pro Patria” e “La Domenica dei Fanciulli”.  Molti degli articoli presenti nei periodici hanno un puro spirito propagandistico, scritti appunto da commissari Scout; altri, invece, scritti da giornalisti esterni ai movimenti, offrono un punto di vista completamene differente.

Fonti importantissime sono le testimonianze orali, i racconti dei ragazzi Scout, ma anche gli oggetti legati al movimento come le divise, le medaglie, i distintivi, tutti i cimeli che testimoniano l'appartenenza ad una o ad un'altra sezione.
Testi di riferimento per lo studio sullo Scoutismo sono due  lavori di Antonio Viezzoli, uno  in onore e in ricordo del fondatore del CNGEI Carlo Colombo del 1968, l'altro “Dieci lustri di vita del GEI” edito nel 1962, dove la storia del movimento scout viene presentata per temi e personaggi.
Altre pubblicazioni e materiali di studio vengono pubblicate sopratutto negli ultimi anni ad uso della ricerca. Primo il volume di alcune ricerche storiche dell'Associazione di Adulti Scout “Amis des Routiers” di Cuneo. Approfondimenti sull'operato Scout e sui primi anni di vita del CNGEI sono rintracciabili nella pubblicazione di Beatrice Pisa “Crescere per la Patria-I Giovani Esploratori e le Giovani Esploratrici di Carlo Colombo (1912-1927)” (Ed. Unicopli, Milano, 2000), il testo di Fulvio Toseroni “Scautismo e Protezione Civile – storia, metodo, esperienze” (Ed.Fiordaliso, 2012) e “Scautismo in cartolina- Dalle origini agli anni Settanta in Italia e all'estero” a cura di Vittorio Pranzini (Ed.Nuova Fiordaliso, 2003).


Ad uso della ricerca sono i centri di studi e documentazione Scout come il “Centro Studi Scout Elettra e Franco Olivo” di Trieste e il “Centro Studi e Documentazione Scout Mario Mazza” di Genova; le collezioni private di appassionati, studiosi e curiosi della materia, riscontrabili nell'AISF “Associazione Italiana di Scoutfilatelia” e nell'AICoS “Associazioni Italiana Collezionisti Scout”.

venerdì 4 marzo 2016

Ancona In Guerra. 2016 Prima Conferenza

CLUB UFFICIALI MARCHIGIANI

Comunicato

Incontro
“Il Movimento scautistico nelle Marche e la Prima Guerra Mondiale

Paolo Gissi e Massimo Coltrinari


Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo
 Venerdi 11 luglio 2016 alle ore 18.00
alla Polveriera “Castelfidardo”
Parco del Cardeto
l’incontro di apertura del secondo ciclo di conferenze proposto ed organizzato dal Club Ufficiali Marchigiani
sul tema:


“Il Movimento scautistico nelle Marche e la Prima Guerra Mondiale”

Nel 1914 le classi dirigenti italiane, in prima fila la monarchia, si trovano ad affrontare la possibilità di una insurrezione antimonarchica e antimilitarista che sembrava essere sempre più concreta dopo gli scioperi del giugno e la violenza proletaria della Settimana Rossa. Lo scoppio della Grande Guerra e il possibile coinvolgimento dell'Italia nel conflitto mondiale, viene percepito da monarchia e governo anche come possibile soluzione per il controllo della Nazione, rinviando al futuro la questione sociale alla base del malessere popolare.
L'entrata in guerra, avvenuta poi nel maggio 1915, riporterà tutti gli Italiani, a qualsiasi idea appartenessero, pena l’accusa di disfattismo e antipatriottismo, al servizio della Patria e della Monarchia.
Caduti poi tutti i facili entusiasmi del maggio radioso, fallite le ben quattro offensive contro l’Austria svolte nel secondo semestre del 1915, la stasi operativa invernale servirà per affrontare con maggiore forza il secondo anno di guerra. Un secondo anno di guerra che vide lo svilupparsi di tutte quelle attività che necessitano per creare il cosiddetto “fronte interno”, ovvero quel fronte che doveva sostenere i combattenti in prima linea, mobilitando tutte le risorse della Nazione.

Sotto la guida del Governo, ed in particolare del gen. Alfredo Dallolio, in qualità di Commissario generale per le fabbricazioni di guerra, la produzione industriale nazionale fu in gran parte convertita alle esigenze di guerra, sviluppando azioni volte a consolidare e a rendere efficienti le strutture necessarie a sostenere lo sforzo bellico.

In questo contesto, nel solco dell’esempio anglosassone, si utilizzò anche il movimento scout, ovvero si cercò di mobilitare ai fini del fronte interno, anche gli adolescenti, nel loro momento educativo, in sinergia con altre organizzazioni come la Croce Rossa, in servizi di assistenza nei centri di ristoro per militari feriti, quali portaordini, staffette, ecc. e, durante le vacanze estive, in servizi di sicurezza e vigilanza del territorio nazionale, giungendo anche a dare preparazione militare ai più vicini all'età di leva per un più rapido utilizzo in caso di chiamata alle armi.

Anche nelle Marche, come nelle altre regioni italiane, il neonato movimento scout fu coinvolto nella architettura del forte Interno.

La conferenza vuole portare alla attenzione della cittadinanza la nascita del movimento scout italiano, avvenuta negli anni immediatamente precedenti il conflitto mondiale, nelle sue varie accezioni laiche e confessionali, e di come abbia partecipato alle attività del “fronte interno”.

La conferenza sarà anche occasione per esporre lo stato della ricerca dei primi anni di scautismo nelle Marche e invitare gli scout marchigiani a cercare altri documenti, foto, testimonianze da mettere in comune ed approfondire la conoscenza di questa storia particolare nelle Marche.

Il testo di questo comunicato è su
 www.ancona.lastoria.blogspot.com


mercoledì 2 marzo 2016

DAL PASSATO AL FUTURO 100 ANNI DI SCOUTISMO A MACERATA

Il Programma Celebrativo

"Duc in altum"! 
Non abbiate paura di avanzare con fantasia, sapienza e coraggio sulle strade dell’educazione delle giovani generazioni. Il futuro del mondo e della Chiesa dipende anche dalla vostra passione educativa. 
 Discorso di Giovanni Paolo II (
 Incontro con i giovani dell'AGESCI e del MASCI Sabato, 23 ottobre 2004)

 Carissimi fratelli e sorelle Scout, ci piacerebbe pensare ad un 2016 speciale, ricco di incontri ed iniziative, che grazie all'impegno di tutti noi renderà lo scoutismo un protagonista della storia di Macerata. Uno sguardo al passato per intraprendere insieme la sfida educativa del futuro. Lo spirito scout ci tiene uniti e ci dà la carica per vivere insieme questa nuova avventura. Le occasioni di incontro e di confronto non mancheranno e riteniamo importante la tua presenza. In attesa di vederci il 22 Marzo 2016, ricorrenza della fondazione dello scoutismo cattolico, Ti ringraziamo e Ti auguriamo Buona Strada…

 Il Comitato 100 anni di Scoutismo Cattolico a Macerata

EVENTI IN PROGRAMMA
 MARTEDI 22 MARZO 2016, ORE 19.00 Messa presieduta dal Vescovo S.E. Nazareno Marconi e dagli assistenti ecclesiastici scout presso il Duomo di Macerata. Rinnovo della Promessa. Seguirà rinfresco presso l’Ostello Ricci.

VENERDI 20 MAGGIO 2016, ORE 21.00 Convegno sulla Pedagogia scout.

SABATO 4 E DOMENICA 5 GIUGNO 2016 Incontro fraterno dei vecchi e nuovi scout presso l'Istituto Salesiano S. Giuseppe. La Domenica inizierà con la Messa e l'alzabandiera, seguiranno il pranzo e l’incontro sulla storia dello scoutismo a Macerata.

 SABATO 15 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 Cerchio di “Famiglia Felice” danze e canti scout in Piazza della Libertà.

DA SABATO 15 A DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 Mostra fotografica e filatelica presso gli Antichi Forni. Nella giornata di Sabato 15 Ottobre dalle ore 11.00 alle 12.30 annullo postale.

DOMENICA 23 OTTOBRE 2016, ORE 21.00 Convegno Fede presso La Domus San Giuliano.

 Per informazioni rivolgersi al numero: 377-1634687

COMITATO CENTO ANNI Per comunicazioni ed invio di foto e materiali e-mail: centenarioscoutmc@gmail.com Facebook: DAL PASSATO AL FUTURO: 100 ANNI DI SCOUTISMO A MACERATA 

lunedì 29 febbraio 2016

Ricerca Il Movimento Scout nelle Marche Durante la Seconda Guerra Mondiale

La Tribuna illustrata. Anno XXV - N. 12, 26 marzo - 1° aprile 1917 Fonte: https://www.maremagnum.com/libri-antichi/la-tribuna-illustrata-anno-xxv-n-12-26-marzo-1- aprile-1917/99784157 A
 • Libreria: Libreria Antiquaria Mazzei •
 Valutazione libreria:
• Anno pubblicazione: 1917
• Soggetti: I guerra mondiale
 • Luogo di pubblicazione: Roma
• Catalogo: INTERNET Note Bibliografiche
In - folio, pp. 16 (da pag. 177 a 192),
 con due illustrazioni a colori a piena pagina, una in prima e una in sedicesima pagina, raffiguranti “Bagdad espugnata. Brillantissima è stata la vittoria che gli inglesi hanno riportato in Mesopotamia conquistando Bagdad. Fra i tanti episodi di questa azione - importantissima non soltanto per le vicende dell'Estremo Oriente, ma anche per l'influenza che potrà avere sull'andamento di tutta la guerra - uno dei più notevoli è quello che si svolse poche ore prima della conquista della città, quando le truppe anglo - indiane, valicato il fiume Diala, con magnifico slancio, fra impetuosissimi turbini di sabbia, avanzarono verso la città premendo irresistibilmente sul nemico e obbligandolo così a sgombrare Bagdad che i nostri alleati occupavano di buon'ora, al mattino seguente” (in prima pagina) e “Alle fiorenti speranze della Patria. Nel Parco dei Daini, a Villa Umberto, si è recentemente svolta, dinnanzi alle Autorità di Roma, la cerimonia del giuramento e la premiazione dei Giovani Esploratori. Primo ad essere premiato con la medaglia al merito per essere stato lungo tempo in zona di guerra, il Principe Ereditario, ha quindi, a sua volta, consegnata la medaglia a parecchi animosi giovanetti. Si è preceduto poi alla distribuzione di una fascetta autorizzata dal Ministero della Guerra per coloro che appartennero alle colonne mobilitate di Porretta, di Grottaglie e costiere,  colonne che hanno reso segnalati servigi alla Patria”

domenica 28 febbraio 2016

RicercaLo Scautismo nelle Marche durante la Grande Guerra

Siamo ex scout di Ancona e stiamo facendo una ricerca storica per ricostruire i primi anni dello scautismo nella nostra regione Marche che al pari di altre regioni ha visto la nascita di gruppi e sezioni tra 1915-1916.
Le notizie riscontrate che abbiamo riguardano la città di Fermo, dove una sezione del GEI viene attivata presso la società sportiva "Victoria" con delibera dell'aprile del 1915, e la città di Ancona dove una sezione CNGEI risulta essere stata costituita il 21 maggio 1916 (vedi allegato).
Altre tracce di attività scout le abbiamo trovate in un elenco di esploratori partecipanti alle Colonne mobilitate nel 1916 come servizi ausiliari dell'esercito per la difesa del fronte interno, in particolare:

Sezione di Ancona
Predieri Guglielmo
Sezione di Ascoli Piceno
Ercolani Ercolano
Ripanucci Giuseppe
Stipa Giuseppe
Camerinesi Giuseppe
De Angelis Piero
Stipa Lucio
Cosmi Orlando
Sottosezione di Fabriano
Giannantoni Ottorino
Moreo Alfredo
Bargilli Gino
Bargilli Carlo
Scapeccia Marino
Sottosezione di Urbino
Sanelli Arturo
De Mari Giuseppe

E' possibile trovare nei documenti conservati presso il Centro Studi conferma di queste Sezioni e Sottosezioni con date di costituzione, foto e quant'altro?
Grazie in anticipo per la collaborazione, in attesa di un vostro riscontro invio cordiali saluti.

Paolo Gissi
via Vito Volterra, 20
60123 - Ancona
tel: 071 36581
cell: 338 5709476

venerdì 12 febbraio 2016

Ricerca Movimento Scout nelle Marche

Si cercano notizie su questo bombardamento aereo? 
Si presume che il ragazzino undicenne sia il nostro esploratore Gasperini Antonio.
  1. Bombe su Ancona
L’anno seguente non fu meno cruento, soprattutto per Ancona. Il 17 gennaio e il 3 aprile il capoluogo di regione fu ancora sotto attacco. In questa seconda occasione il porto dorico venne assalito alle 15. 30 da cinque idrovolanti appoggiati al largo da due siluranti. La difesa fu stavolta molto tempestiva ed efficace: tre aerei furono abbattuti. La reazione delle batterie antiaeree di un treno armato e di quattro velivoli italiani ottenne un eccellente risultato. Un idrovolante austriaco, caduto in mare, fu infatti catturato; un secondo s’incendiò in acqua; il terzo affondò mentre trasferito nel porto. I due idrovolanti superstiti si ritirarono. Il bilancio delle vittime si contò in tre morti e dodici feriti non gravi, tra cui un ragazzino di 11 anni e un facchino di 61. Rimasero sotto le bombe due giovani e una povera vecchietta inferma, morta per il crollo della sua catapecchia.

 CHi avesse notizie è pregato di contattarmi

Massimo Coltrinari
(coltrinari2011@libero.it)