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lunedì 8 settembre 2014

Lo scalo "delamoriciere".



LA FOTOGRAFIA MOSTRA QUELLO CHE GLI ANCONETANI CHIAMAVANO E CHIAMANO IL "DELAMOCIOERE", OVVERO LA VIA UFFICIALMENTE DENOMINATA "SCALO VITTORIO EMANUELE II", 
NEL 1860 IL COMANDANTE PONTIFICIO GENERALE DE LA MOCIERE FECE ABBATTERE UNA DELLE OTTO PORTELLE, DETTA DELLA PESCHERIA, PER DARE CAMPO DI TIRO ALLE SUE BATTERIE DA CAMPAGNA SULL'ENTRATA DEL PORTO. QUESTO VARCO SULLE MURA CHE CHIUDEVANO ANCONA VERSO IL PORTO, CH ERA INTERVALLATO DA "PORTELLE"  RIMASE ED  ATTRAVERSO DI ESSO IL 5 OTTOBRE 1860 ARRIVA IN ANCONA IL RE VITTORIO EMANUELE II, DA CUI IL NOME.

A DESTRA NELLA FOTO UN PALAZZO CHE FU DISTRUTTO DAI BOMBARDAMENTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, CHE FU SOSTITUITO DALLA ATTUALE PALAZZO DELLA SEDE DELLA BANCA D'ITALIA. A SINISTRA LE STESSE COSTRUZIONI DANNEGGIATE DAI BOMBARDAMENTI FURONO SOTITUITE DAL PALAZZO DELLA RAI. 
NOVELLI BARBARI VORREBBERO, PER DARE PIU' AMPIO SPAZIO ALLA PIAZZA DEL TEATRO DELLE MUSE ABBATTERE IL PALAZZO  IL PALAZZO DELLA RAI, COME SE L'ANCONA DI OGGI AVESSE BISOGNO  DI QUESTE INIZIATIVE DAL VENATO SAPORE "FANCAZZICHEZZANTE"

mercoledì 3 settembre 2014

Buona Lettura

Dopo la pausa estiva riprende l'inserimento dei post. In particolare sarà data ampia documentazione delle cerimonie ed iniziative del passaggio del fronte tenutesi nel luglio scorso. A tutti i lettori un augurio di un felice rientro dalle vacanze

martedì 1 luglio 2014

Ancona: 70° Anniversario del Passaggio del Fronte

 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Le foto sono state tratte dal volume di
 
Massimo Coltrinari,
IL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE E ANCONA.
 Il tempo delle oche verdi e e del lardo rosso. Il passaggio del fronte: giugno-luglio 1944,
Roma, Università La Sapienza,
Casa Editrice Nuova Cultura,
2014, pag. 350, Euro 25,  ISBN 9788868123222
info: www.storiainlaboratorio.blogspot.com             email. ricerca23@libero.it.
 
 

martedì 17 giugno 2014

L'ultimo libro di Luca Guazzati

La Hoz, l'Alba del Risorgimento
di Luca Guazzati
Sta diventando un eroe del nostro tempo grazie all’etichetta prestigiosa del miglior millesimato di Umani Ronchi che porta il suo nome: LA HOZ, l’ultimo romanzo storico del giornalista e scrittore Luca Guazzati.
 
La Pixel editore è tornata a promuovere una bellissima e avvincente storia dell’epoca napoleonica che vede protagonista Giuseppe La Hoz, generale che abbandona l’esercito francese, fonda la società segreta dei Raggi e cospirando insieme alle bande di insorgenti marchigiani, cerca di liberare Ancona dall’invasore e rendere l’Italia libera, unita e indipendente. Tutto questo prima di Mazzini e Garibaldi che non erano ancora nati: infatti La Hoz muore nel 1799 a 26 anni in un’imboscata tesagli dal suo migliore amico che aveva preso il suo posto come generale dei francesi nel dominio di Ancona. Muore solo, abbandonato e dimenticato da tutti in località Varano, mentre le sue spoglie vengono raccolte e sepolte con una lapide ancora oggi visibile nella cripta della basilica di Loreto. Il romanzo storico, letto dalla voce di Luca Violini nella bottaia di Umani Ronchi, sarà anche presentato nella biblioteca comunale di Ancona l’11 aprile 2014. È già in libreria a 10 euro.

martedì 27 maggio 2014

Ancona: appuntamentii con la Stroia

ANNULLATO L'APPUNTAMENTO SULLA SETTIMANA ROSSA, NUOVI INCONTRI SU FIABE, ARTE E...BERLUSCONI   
                                                 
Alcuni incontri dedicati a storia e cultura locale sono in programma nelle prossime due settimane. Sono tutti a ingresso libero:
 
Giovedì 29 maggio, ore 18. Sala Anpi, via Palestro 6. Berlusconi in Europa, presentazione del fascicolo n. 64 di Storia e problemi contemporanei, rivista dell'Istituto storia Marche. Partecipano i curatori, Ilaria Biagioli e Alfonso Botti. Coordina Luca Andreoni.    
 
Venerdì 30 maggio, ore 18. Teatro delle Muse, foyer di prima galleria. Dolce terra di Marca. Fiabe popolari marchigiane. Presentazione del volume (edizione Italic Pequod), a cura di Laura Borgiani, Flavia Emanuelli, Mirella Mazzarini. Presenta Antonio Luccarini. 

Venerdì 6 giugno, ore 17. Biblioteca comunale Benincasa, via Bernabei 32. Incontro - dibattito su Linguaggi creativi: dalla parola all'immagine, fissa o in movimento. Nell'ambito della personale Love for comics dell'artista Sergio Cavallerin in esposizione alla Galleria Pucicni (corso Matteotti) dal 31 maggio al 15 giugno. Si parlerà di creatività, fiction e fumetto con Claudio Ferracci, Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1, Ade Capone, Sergio Cavallerin, Sudario Branco e Marco Cannavò.
  
Non si terrà invece l'annunciato incontro fissato per venerdì 6 giugno, al Teatro delle Muse, di presentazione dei libri Ancona e il mito della Settimana rossa di Massimo Papini e Tempo rosso. Cent'anni fa per una settimana di Mariano Guzzini (entrambi Affinità elettive).

dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteche,Turismo tel. 071-222.3125 fax 071-222.5015 mob: 338.7019177 e_mail sergio.sparapani@comune.ancona.it

 

sabato 17 maggio 2014

Ancona Luglio 1944. I Comandanti Alleati

Il gen Leese ed il gen Anders Comandante della VIII Armata e Comandante del 2 Corpo Polacco


Il Maresciallo Alexander e il gen Leese al Campo Sportivo dorico nei giorni successivi alla liberazione di Ancona nel luglio 1944. Il gen Leese ricevette la Medaglia "Virtute" polacca proprio allo Stadio Dorico, come dimostra la foto
 per la biografia del gen leese vds: www.coltrinarimarche 1944

mercoledì 14 maggio 2014

Stemma di Ancona. Definizione.



Prendendo dallottimo lavoro di Barbone, di cui al post precedente, la definizione delllo stemma di Ancona è la seguente:

SCUDO DI ROSSO AL CAPO D'ANGIO' 
AL GUERRIERO D'ORO ARMATO DI SPADA 
SUL CAVALLO CORRENTE.
IL CAPO D'ANGIO' E' D'AZZURRO 
AL LAMBELLO DI ROSSO 
DI QUATTRO PENDENTI 
CON TRE GIGLI D'ORO SOTTOSTANTI ALLINEATI

martedì 13 maggio 2014

Lo stemma di Ancona. Il Volume di Giuseppe Barone


GIUSEPPE BARONE

IL GUERRIERO D'ORO ARMATO DI SPADA SUL CAVALLO CORRENTE 
E LO STEMMA DELLA CITTA' D'ANCONA

 ANCONA
 LIBRERIA CANONICI  2009


domenica 4 maggio 2014

Lo Stemma di Ancona. Un inizio di percorso

Riportiamo, dando iniziò ad una serie di interventi sul tema dello stemma di Ancona quando Barboni ha aggiunto al suo pregevole libro dedicato al tema in argomento



venerdì 28 marzo 2014

Ancona 1943-1945: gli sfollati.

70° anniversario del passaggio del fronte



 Il volume riporta le testimonianze di numerosi anconetani che dopo i bombardamenti del l'ottobre 1943 furono costretti a lasciare Ancona e trovare ospitalità nei paesi limitrofi. Qui vengono riportate numerose testimonianze. Il volume è anche corredato da interessanti foto. Chi avesse documenti, note e testi su questo periodo è pregato di prendere contatto attraverso la email: ricerca23@libero.it

mercoledì 26 marzo 2014

70° anniversario della Liberazione di Ancona

Schema general della manovra del 2° Corpo Polacco per la presa di Ancona
per dettagli ed informazioni
www.coltrinarimassimo.blogspot.com
www.corpoitalianodiliberazione.blogspot.com

Accademia di Oplologia e Militaria

Carissimi,
 su suggerimento di Massimo Ossidi, 
vi invito a guardare  questo link su facebook:


Un cordialissimo saluto

giovedì 13 marzo 2014

Riflessione

La sosta

a Giandomenico Papa, alle sue vie del Monte 

Proviamo a percorrere, in questa stagione, come fosse la prima volta, la Via del Cònero che, salendo Pietralacroce, prosegue verso il Poggio. Cerchiamo, nei mutevoli climi di questa quasi estiva primavera, di osservare il paesaggio che si apre ad ogni curva, nei piccoli miracoli dei fianchi della strada, tra campagna, colline, ville, case, vigne, frutteti, filari di lavanda non ancora viola e lilla e il giallo delle prime ginestre nella nuova luce. Paesaggio e passaggio per un cammino tagliato nella roccia bianca e guadagnato negli anni, quasi ci fosse un’intenzione della natura a non consentire altro che un inoltrarsi misurato nell’universo del Cònero - pendici, monte e dintorni - con discrezione e timore, col riguardo dovuto ai doni assoluti e al privilegio di disporne senza appropriarsene. Il Parco è un modo di salvaguardare e tramandare la storia e le sue essenze, il mistero che abita ogni luogo di questo verde che possiede, unico, un carattere della luce difficile da definire e nominare. Il grado di purezza diamantina lo rende inconfondibile là dove la roccia bianca concentra e restituisce i riflessi delle diverse divinità dell’iride, la loro chiarità e profondità. Nulla resta immune: piante, erbe, fiori, minerali, uccelli, insetti, animali del bosco. Tutto contiene la rete invisibile che li esalta e li nutre, fossero anche i notturni rapaci del buio. I regni di questo paradiso chiedono quel tanto di civiltà che li preservi e li conservi affinché si possa seguitare a goder di loro. “Poco più in su non c’era altro che pietra vischiosa sfavillante nel sole, sotto i passi ginestre gialle e cardi rossi e, lanciato verso il cielo, l’immenso spigolo dritto e aspro dell’altipiano. Chi saliva ad occhi chiusi e poi li apriva di colpo, vedeva improvvisamente il mare immobile, come un ventaglio che s’è aperto con un rumore di tuono.” E’ un brano da “Il viaggio in paradiso” (scritto probabilmente nel 1925), frammento posto in appendice al romanzo di Robert Musil L’uomo senza qualità nell’edizione italiana di Einaudi, in cui si nomina Ancona e forse è descritta la baia di Portonovo. Ogni sosta chiama la pazienza dello sguardo, la disponibilità a dimenticarsi di sé per essere in quella parte di mondo, in quell’aria, nell’odore di terra e corteccia, nell’umido del mattino, nei profumi, nei suoni, nelle voci. Il tralcio di vite, il cespuglio di rovi e di more, il manto dell’erba, il mare che si scopre senza avviso, le nubi alte, gli alberi, la gazza che vola tagliando la strada, il fagiano, gli indaffarati merli, i colombacci, la tristezza del canto della tortora: non c’è cosa in quest’universo della costa adriatica che non meriti un ascolto senza condizioni proprio perché si offre nel cuore d’una naturalezza gratuita. I sentieri che dal Poggio partono per brevi viaggi mai uguali, densi e ricchi d’imprevedibili meraviglie, sono il minimo esempio di come si possa perfino supporre una vacanza in casa, la scoperta di un’isola di terraferma quasi sempre ignota, ramo di pace perduta che i paesi del Cònero propongono, schivi e niente affatto clamorosi. Come ogni autentica aristocrazia, posseggono una non esibita nobiltà che li salva dall’incurabile male di un turismo spietato e li affida, per quel che è ancora possibile, alla pazienza del raro viaggiatore che non ha premura.


Francesco Scarabicchi

venerdì 7 marzo 2014

Attività Culturale proposta dal Comune: ciclo di conferenze

ANCHE NEL MESE "DELLA DONNA" TANTI GLI INCONTRI SULLA STORIA, DAI LUOGHI DEL FEMMINISMO AI MAS E LA GRANDE GUERRA. E IL 29 SI PARLA DELL'ANCONITANA CALCIO... 
                                                 
Una serie di incontri dedicati alla storia e alla cultura locali sono in programma anche nel mese di marzo. Sono tutti a ingresso libero e si svolgono in siti differenti:
 
Venerdì 7 marzo, ore 18. Teatro delle Muse, foyer di prima galleria. La letteratura al femminile nelle Marche. Introduce Valentina Conti e intervengono gli editori Giorgio Mangani, Massimo Canalini e Andrea Giove. 
 
Venerdì 14 marzo, ore 17,30. Spazio incontri della Biblioteca comunale (ingresso da piazza del Plebiscito 33). Inaugurazione di Torniamo a parlare di donne. Mostra di libri e manifesti dalla raccolta della Biblioteca delle donne conservata presso la Benincasa (14 marzo – 30 aprile 2014 dal lunedì al venerdì ore 9,00 – 19,00). Con Carla Marcellini – Istituto Regionale per la storia del Movimento di liberazione nelle Marche (Luoghi e momenti del femminismo ad Ancona), e Francesca Marrese ( La Biblioteca delle donne).
 
Venerdì 14 marzo ore 18. Ridotto del Teatro delle MuseSi presenta il libro: Lezioni di storia (a cura di Sergio Sparapani, Il Lavoro Editoriale). Introduce lo storico Paolo Boldrini. Il libro raccoglie dieci lezioni sulla storia delle Marche, dal fortunato ciclo di incontri promosso tra il 2008 e il 2011 dalla Provincia di Ancona. Nell'occasione, a un secolo dallo scoppio della Grande guerra, intervento (con immagini) del comandante Claudio Bruschi su "Distruggete quei MAS!", la tentata incursione austriaca al Lazzaretto del giugno 1918.
 
Venerdì 21 marzo, ore 17,30. Spazio incontri della Biblioteca comunale (ingresso da piazza del Plebiscito 33). Torniamo a parlare di donne. Incontro con Carla Carotenuto – Università degli Studi di Macerata, Sguardi e scritture di donna: identità e affettività nella letteratura italiana contemporanea.
 
Venerdì 21 marzo, ore 18. Archivio di Stato, sala conferenze di via dell'Agricoltura 1 (salita del Pinocchio). Conversazioni in Archivio di Stato.  Il portale Verdi e le fonti per la storia della musica, relatore Mauro Tosti Croce (Direzione Generale degli Archivi). 
Venerdì 28 marzo ore 17,30. Spazio incontri della Biblioteca comunale (ingresso da piazza del Plebiscito 33). Torniamo a parlare di donne. Incontro con Paola Catalini – Università Politecnica delle Marche. Opportunità dispari: il lavoro delle donne tra passato e futuro.
 
Venerdì 28 marzo ore 18 presentazione del libro:
Come il colore degli occhi di Renato Pasqualetti (Affinità Elettive). Introduce Valentina Conti. Una storia che comincia durante la colonizzazione italiana dell’Etiopia e arriva ai giorni nostri lasciandoci con il fiato sospeso per la scomparsa di una giovane etiope ospite di una famiglia nobile del maceratese. Renato Pasqualetti, già assessore ai Beni culturali della Provincia di Macerata, oggi è presidente della Fondazione orchestra regionale delle Marche.
 
Sabato 29 marzo ore 17. Centro polifunzionale di Pietralacroce. La storia della città d'Ancona e della sua squadra di calcio nel '900 (con immagini e filmati), a cura di Franco Lorenzini, Massimo Monarca e associazione onlus "La Carovana". Presenta Silvia Trillini.  
 
 
dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteche,Turismo tel. 071-222.3125 fax 071-222.5015 mob: 338.7019177 e_mail sergio.sparapani@comune.ancona.it

 

giovedì 6 marzo 2014

Ancona 1860. Gian Battista Molin Note di ricerca


Ancona 1860: Biografia di Gian Battista Malin


MALIN GIOVANNI BATTISTA
di Vincenzo e Teresa Vigna, di Lendinara n. 1837 ca,., m. 27,02.1881, possidente, sposato con
Filomena Bassani.
Campagne militari: 1866.
Durante l'interrogatorio del 16 maggio 1861, il Malin dichiara di essersi allontanato dalla sua città
nell'ottobre del 1859 per raggiungere Ferrara, di non aver servito in corpi militari ma di essere
spinto a tale decisione da “circostanze di famiglia”. Seguirà ulteriore interrogatorio nel mese di
giugno.
Dall'orazione dì Cesare Malin si desume invece che Giambattista probabilmente si arruola nelle
truppe del Regno di Sardegna forse come ufficiale, visto che si parla di una “sua compagnia”
quando entra ad Ancona alla fine dell'assedio o forse partecipa semplicemente a qualche formazione
di volontari. Questa seconda possibilità è più coerente col fatto che non si trovano sue tracce né
all'archivio di stato di Torino né a Roma all'archivio dell'esercito.
Premesso che Giambattista Malin era di Valdentro, frazione allora, durante il dominio austriaco, di
Fratta Polesine e non di Lendinara, ma in realtà facente parte della comunità religiosa e civile di
Villanova del Ghebbo di cui, come si evince dalla lettura dell'orazione, è addirittura sindaco, dalle
ricerche da me fatte nell'archivio parrocchiale di Villanova del Ghebbo risulta che egli è padrino di
Adolfo Rossi, anche lui di Valdentro, che diventerà una importante personalità del giornalismo e
della diplomazia a cavallo tra XIX ed XX secolo, ma è anche zio dello stesso in quanto fratello
della madre di Adolfo, Filomena Malin. Giambattista, quando muore, era già vedovo della moglie
morta in giovane età, di qui il riferimento dell'oratore alla “sgraziata famiglia”.
Cesare Malin si dichiara, in alcune sue lettere, cugino di Adolfo Rossi evidentemente per via della
madre che è una Malin Non è però ancora chiaro il legame tra i fratelli Giambattista e Filomena e
Cesare Malin. E' probabile che essi abbiano i nonni paterni in comune e che anche per questo
legame Cesare Malin sia stato chiamato a intonare l'orazione funebre per Giambattista.
 L'intensa citazione latina “Curae leves loquuntur, ingentes stupent” che si può tradurre con “Le
preoccupazioni lievi parlano, ma quelle grandi tacciono” è tratta dalla tragedia “Phedra” di Seneca.
E' da notare infine che, al momento della lettura dell'orazione, Cesare Malin aveva solo 28 anni.

Ancona 1860: Orazione Funebre di Gian Battista Molin

CESARE MALIN
ORAZIONE FUNEBRE IN MORTE DI
GIAMBATTISTA MALIN

Ecco il testo in caratteri a stampa:
“Dalla culla alla tomba è un breve passo!”
Così il Monti
Signori,
Malin Giambattista che fino a pochi giorni or sono, impavido sfidava gli sguardi della
morte, ora è freddo cadavere!....
Per lui si compirono i tre grandi avvenimenti della vita, ed ora tra il lugubre silenzio di
questo recinto, si svolge il periodo di sua trasformazione; per lui è già sorta l'alba della vera
eguaglianza e giustizia!...
Noi che abbiamo avuto campo di avvicinarlo e d'indovinarne le nobilissime aspirazioni e che
ora ci troviamo mestamente radunati intorno alla sua bara, abbiamo ben donde d'essere in preda a
quel cupo dolore, che solo il tempo potrà guarire, né troviamo parole adeguate per esprimerlo:
Curae leves loquuntur, ingentes stupent!...
Sebbene la sua posizione gli assicurasse gli agi della vita, pure nella breve sua esistenza, si
trovava attorniato da continue sofferenze che in sul mezzogiorno della vita, lo trascinarono alla
tomba!...
Fu tra i coraggiosi volontari Villanovesi che nel 1859, nella pienezza del loro bollore
giovanile, entusiasti alla vista della coccarda tricolore, accorsero alla campagna Lombarda a difesa
della Patria, varcando il Po presso Ferrara, che le pattuglie austriache continuamente guardavano.
Spossato e stanco combatté e vinse contro l'inespugnabile fortezza d'Ancona, dove entrava
trionfante alle ore 2 pomeridiane del 29 Settembre 1860, colla sua compagnia ch'ebbe l'alto onore
d'esserne eletta all'assalto sotto il comando del Generale Cialdini.
Nel governo del Comune mostrossi sempre zelante e rigoroso nella più esatta osservanza
delle Leggi e dei Regolamenti, ed anelava più che mai all'imparziale difesa degli interessi e della
pace de' suoi amministrati.
Era fornito di egregie doti e non comuni di mente e di cuore; ebbe savi principi, fu con tutti
affabile, tenero amico e disinteressato, e mostrò dovunque la propria abnegazione.
Nei pochi anni ch'ebbi la bella sorte di averlo a Capo del Comune, mi colmò di affettuose
premure, s'adoprò in ogni maniera per rendere inconcussa la meschina mia posizione mi amava
propriamente....... di che non potrò che serbargli grato e incancellabile ricordo!.....
Pieno di tutta pazienza, meco divideva i dispiaceri che purtroppo s'incontrano
nell'esecuzione del difficile mandato di Pii Amministratori.
Non appena il buon Giambattista stava per toccare il nono lustro di sua età, fu assalito da
terribile e penosissima malattia che lo ridusse pressoché uno scheletro informe!....
L'amorevole famiglia fino alle ultime ore di sua vita, lo vide rassegnato a salutare per
sempre questa valle di lacrime e di dolore, e dopo ricevuti i conforti della Religione, in sul mattino
di jer l'altro, l'inevitabile falce della morte lo strappava all'affetto nostro, rimanendo così spento un
altro rampollo della sua sgraziata famiglia che troppo di frequente la vediamo spiegare le nere
gramaglie!...
Dinanzi a tanta straziante sventura lice a noi soltanto, vil pugno di creta, di piegare la fronte
al Supremo volere di chi regge i destini delle umane cose, né possiamo indovinare quali possano
essere gli arcani intendimenti della Divinità, quando in sì aspra e terribile guisa fa gravare la sua
mano sopra l'uomo!...
La morte del caro e amato Giambattista, ha destato nel paese il pianto e la costernazione, e la
sua vita intemerata sarà per noi giovani di grande esempio e di durevole memoria!...
A quest'ora l'anima sua benedetta ai sarà avvinta al braccio di Dio e possa così eternamente
godere di Celesti Carismi accanto alla sua cara sposa, e noi in oggi cogli occhi irrorati dal pianto
l'ultimo vale gli diamo!!!!!........
Villanova del Ghebbo li 29 Febbrajo 1881
Cesare Malin Impiegato com.le e Membro della Congregazione di CaritàL'originale dell'orazione è di proprietà di Renzo Carlo Avanzo.
Nota di Renzo Carlo Avanzo, nipote di Cesare Malin, suo nonno materno.
Giambattista Malin è così citato nel volume “Polesine in armi - I protagonisti delle battaglie
risorgimentali 1848-1870”” di Luigi Contegiacomo e Laura Fasolin edito dal Ministero per i Beni e
le Attività Cultura Culturali – Archivio di Stato di Rovigo – Associazione Culturale Minelliana –
Rovigo 2011:



Ancona 1860. Richiesta di notizie. Giambattista Malin

Egr. Sig Massimo Coltrinari
sono un tenente di complemento dell'UNUCI di Vicenza che si ineressa di storia.
Ho avuto la possibilità di scrivere e installare due lapidi al mio paese d'origine (Villanova del Ghebbo in provincia di Rovigo) nella locale casa municipale, una dedicata a due miei concittadini carbonari processati e condannati nel 1821 a Venezia (il primo processo nel Lombardoveneto dopo Napoleone) e una seconda dedicata ai combattenti villanovesi nelle guerre d'indipendenza.
Nel preparare quest'ultima ho incontrato una bella figura di sindaco del paese (appena dopo l'annessione all'Italia) che combatte nella seconda e nella terza guerra.
La sua partecipazione alla terza guerra è documentata.
Per quanto riguarda la sua partecipazione alla seconda guerra nel 1860 egli, come risulta dal recente volume "Polesine in armi" edito a cura dell'archivio di stato di Rovigo, egli è solo "sospettato" di aver combattuto perché abbandona il Veneto nel 1860 e vi rientra nel 1861 dichiarando alla polizia austriaca di essersi allontanato per motivi familiari.
Il suo nome è Giambattista Malin. Si tratta di un parente di mio nonno, per parte di madre, Cesare Malin. Di Cesare Malin è in mio possesso l'orazione funebre, autografa, che egli tenne in occasione del funerale di Giambattista Malin, morto per malattia in giovane età (44 anni).
Allego copia dell'orazione e la mia trascrizione con una mia nota assieme alla lettera dell'Archivio di Stato di Torino.
Nell'orazione, come vedrà, si dichiara che il Malin combatté nel 1860 in Lombardia e successivamente ad Ancona dove "entra alle ore 14 del 29 settembre 1860 primo con la sua compagnia, eletto dal generale Cialdini, dopo lungo assedio".
Ritengo che il fatto sia ben documentato da questo documento in originale ma mi piacerebbe poterlo suffragare con ulteriore documentazione e per questo chiedo a Lei un aiuto e un suggerimento.
Nell'archivio comunale del paese ho trovato documenti che attestano che egli, dopo l'annessione nel 1866, è capitano della guardia nazionale. Da questo fatto desumo che forse anche ad Ancona egli era ufficiale, come può apparire anche dal testo manoscritto, ma non ho trovato notizie di lui come militare né negli archivi di Torino né a Roma né a Rovigo.
La ringrazio fin d'ora dell'attenzione e non manco di farLe i miei complimenti per la Sua ponderosa opera sull'assedio di Ancona (pregevolissima per contenuti con l'unico neo di numerosi errori di stampa e/o trascrizione) che ho letto con estremo interesse e che è un opera veramente completa per analisi storica e tattico-strategica.
Cordialmente,
Renzo Carlo Avanzo

CHI AVESSE NOTIZIE O DOCUMENTI IN MERITO A QUESTA RICERCA è PREGATO DI SCRIVERE A : 
ricerca23@libero.it

martedì 11 febbraio 2014

8. La bellezza delle donne anconetane VIII

Giudizi di C. Boito e Carlo Bossi
L’illustre Camillo Boito con quel suo senso d’arte finissimo fa queste originali considerazioni:
“il tipo delle anconitane è singolare: tengono un poco delle romane e un poco, mi sembra, delle veneziane, hanno qualcosa della cascante amabilità di queste . In tale strano contrasto è il sapore della loro bellezza.”
Caro Vriari nel suo libro “Le rive dell’Adriatico” elogia anch’esso le anconitane. “ Le donne leggiadre e benissimo abbigliate – scrive- non hanno nel vestire quell’esagerazione così spiccata nella città più avanzate d’Italia. Questa gente sembra felice , pacifica e facile a divertire; una banda che suoni dei pezzi d’opera, o una compagnia di musicanti girovaghi che facciano echeggiate una frase del “Trovatore” o dell’ “Aida” bastano alla ricreazione d’una serata.”
Ancora
Carlo Dossi, l’aristocratico estesa milanese morto nel novembre 1910 , così ha scritto nelle sue filosofiche nel novembre 1910 così ha scritto nelle sue filosofiche e artistiche “Note azzurre” edite dal Treves.
“Quante imprudenti certi signori mariti! Io, un mio parente e sua moglie parlavamo un dì della bellezza femminile in Italia. Io citavo le anconitane per belle e di parente le calabresi: dicendo delle quali ne descrisse le braccia e il seno. E la moglie “Come?” saltò su a dire: tu hai veduto ciò? Ciò ed altro rispose il parente vanitoso. E la sua moglie gli devess’ero fedele!
Finalmente il letterato prof. Italo Mario Palmarini che fu per qualche anno ospite di Ancona si è espresso in tal modo nel Giornale d’Italia del 20 giugno 1915.
“…..le belle e fiere donne anconitane nel cui grande occhio nero e sulle cui rorie labbra carnose rivie la gaia bellezza greca.”


Ancona Arco di Traiano


lunedì 27 gennaio 2014

Appuntamenti Culturali in Ancona

 UN VIAGGIO NELLA MEMORIA 
                              ALLA SCOPERTA DELLA COMUNITA' EBRAICA                                                 
 
Una serie di iniziative a cura del Museo della città a partire da un Viaggio della memoria, in occasione della Giornata della memoria, per ripercorrere la storia del popolo ebraico attraverso le vicende della comunità dorica. Questo il programma completo:   
 
DOMENICA 26 GENNAIO ore 10. Viaggio della memoria 
In occasione della Giornata della Memoria. Appuntamento ore 10 davanti al Teatro delle Muse.
Costo: € 2,50 a partecipante
L'iniziativa verrà attivata con un minimo dì 20 partecipanti.
La prenotazione è obbligatoria.


DOMENICA 2 FEBBRAIO ore 17.00. Museo della città  
Visita guidata tematica Prima Domenica del Mese: Intero Percorso Museale
Al termine della visita guidata, sarà offerta una de­gustazione di vini in collaborazione con la Tenuta di Tavignano.

DOMENICA 9 FEBBRAIO ore 17.00. Raccontati ad arte  
presentazione dì testi, letture ed incontri con gli autori al Museo della Città"
In collaborazione con la Casa Editrice Italic Pequod, si propone uno spazio dedicato alla presentazione di libri con la partecipazione degli autori.
Presentazione della raccolta di poesie "Cuore nero", di Benedetta Ricci.
A conclusone dell'incontro, sarà offerta una degu­stazione di vini in collaborazione con la Tenuta di Tavignano

SABATO 22 FEBBRAIO ore 16.30 Festa dì Carnevale Attività per bambini dai 5 ai 10 anni
Per prepararci  alla giornata più colorata dell'anno... realizziamo un'originale maschera di carnevale per poi festeggiare tutti insieme questa divertente ri­correnza!!!     costo euro 3,50 a partecipante (max 20 partecipanti).

DOMENICA 2 MARZO ore 17.00  Visita guidata tematica Prima Domenica del Mese: Il Medioevo
Al termine della visita guidata, sarà offerta una degustazione di vini in collaborazione con la Tenuta di Tavignano.

SABATO 8 MARZO ore 16.30  Musica Maestro!
Attività per bambini dai 5 ai 10 anni
Scopriamo insieme il magico mondo degli strumenti musicali!
Dopo aver realizzato un'originale "orchestra sinfonica"... bambini si esibiranno in un concerto grazie all'accompagna mento musica­le di un giovane chitarrista anconetano!
Costo: € 3,50 a partecipante
L'iniziativa è rivolta ad un massimo di 20 partecipanti.

SABATO 15 MARZO, ore 17. "Raccontati ad Arte"
presentazione di testi, letture ed incontri con gli
autori al Museo della Città"
in collaborazione con la Casa Editrice Italic Pequod,
si propone uno spazio dedicato alla presentazio­ne di libri con la partecipazione degli autori.
Presentazione della raccolta di poesie "Liriche spar­se, traduzioni e altro", di Vincenzo Massaccesi
A conclusione dell'incontro, sarà offerta una de­gustazione di vini in collaborazione con la Tenuta di Tavignano.
 
Per informazioni: Museo della Città 071.222 50 37  Museo della Città di Ancona - Piazza del Plebiscito

Orario invernale (in vigore dal 15 settembre al 14 giugno): dal ma

martedì 14 gennaio 2014

Ancona. Appuntamenti con la Storia

QUESTO MESE TANTI INCONTRI SULLA STORIA E LA CULTURA, DAI GRECI AL "NAZISMO MAGICO"
                                                 
Una serie di incontri dedicati alla storia e alla cultura locali sono in programma da qui alla fine di gennaio. Sono tutti a ingresso libero e si svolgono in siti differenti:
 
Mercoledì 15 gennaio, ore 16. Centro polifunzionale di Pietralacroce. La koinè adriatica. Ancona e le minoranze tra economia e cultura in età moderna. Ebrei. Tolleranza, repressione, commercio. Storia di una lunga presenza. Con lo storico Luca Andreoni. Coordina Giovanna Renzi (a cura dell'Istituto Scocchera).
 
Venerdì 17 gennaio, ore 17,30. Spazio incontri della Biblioteca comunale Benincasa (ingresso da piazza Plebiscito 33). Insegnare la cttà. Le epoche d'oro di 2400 anni di storia. Oggi: La città dalle origini fino al Trecento.
Due incontri a cura di Rodolfo Bersaglia, autore di varie pubblicazioni, tra le quali "Ancona, città adriatica: architettura, arte, città: la storia delle costruzioni, delle sistemazioni e distruzioni nell'epoca delle attese", del 2011, e l'ultimo lavoro (2012) "Ancona Glory. 2400 anni di storia urbana".   
 
Venerdì 17 gennaio, ore 18. Archivio di Stato, sala conferenze di via dell'Agricoltura 1. Conversazioni in Archivio di Stato. I censimenti della popolazione come fonte per la demografia storica. Con Roberto Domenichini (Archivio di Stato).
 
Mercoledì 22 gennaio, ore 16. Centro polifunzionale di Pietralacroce. La koinè adriatica. Ancona e le minoranze tra economia e cultura in età moderna. Greci. presenza religiosa e committenza artistica, con lo studioso Diego Masala. Coordina Giovanna Renzi (a cura dell'Istituto Scocchera).   
 
Venerdì 24 gennaio, ore 17,30. Spazio incontri della Biblioteca comunale Benincasa (ingresso da piazza Plebiscito 33). Insegnare la cttà. le epoche d'oro di 2400 anni di storia. Oggi: Dal Quattrocento fino al Vanvitelli. Due incontri a cura di Rodolfo Bersaglia.  
 
Venerdì 24 gennaio, ore 18. Teatro delle Muse, foyer di prima galleria. Presentazione del libro di Laura Appignanesi, 24 secoli di storie. Ancona in racconti (Affinità elettive). Un mosaico di eventi storici con un unico denominatore comune: Ancona, dalla fondazione ai bombardamenti del 1943-'44.
 
Venerdì 31 gennaio, ore 18. Teatro delle Muse, sala Melpomene. Presentazione del volume Un libro molto pericoloso di Cristopher Krebs (Il lavoro editoriale). Intervengono Giorgio Mangani e Sergio Sparapani. L'epopea della Germania di Tacito, il libro che le SS di Himmler tentarono di trafugare ai conti Balleani di Jesi. Viene rievocata la vicenda di questo libro pericoloso dalla battaglia della Selva di Teutoburgo al Nazismo "magico".   


dott. Sergio Sparapani Settore Beni e Attività Culturali, Biblioteche,Turismo tel. 071-222.3125 fax 071-222.5015 mob: 338.7019177 e_mail sergio.sparapani@comune.ancona.it

domenica 12 gennaio 2014

7. La bellezza delle donne anconetane VII

Sbattono le porte in faccia
Il “perugino Museo di Famiglia” del 14 agosto 1864 ospitò queste righe di tal Viviano riprodotte dalla “Concordia” di Ancona nel numero del 3 settembre dello stesso anno.
“…. E qui sfido Socrate a non dire due parole intorno alle belle concittadine di Stamura. A vederle incedere si maestosamente collo sguardo vivace e severo, vestite con grazia che non si può maggiore, diresti essere questo il punto in cui l’austero tipo italiano venne meno deturpato dalle invasioni straniere. Sedotto da tanta leggiadria ratto ti attingi a seguir le orme di un piedino snello e ben calzato, convinto che farà sosta  in una spaziosa contrada, in una adeguata dimora. “Detrompe toi, mon ami!” Salirai per lungh’ora ripide vie, svoltando e rivoltando, ora a diritto, ora a manca per vicoli si stretti che non v’ha calle di Venezia che li vinca in angusta, ed ella fine, quando sarai ben stanco , pentito della fatica durata, una serrata di porta in faccia è il guiderdone che t’aspetta.
Ritornando donde m’ero partito, non si sa concepire come in quartieri si luridi, ove palesamente l’igiene è compromessa, fioriscono visi così simpateci e rubicondi come quelli delle anconitane . Il quartiere degli ebrei, chè per racchiude aspetti angelici, è talmente orrido che venne decretato demolirne gran parte.”


domenica 5 gennaio 2014

6. La bellezza delle anconetane VI

Giudizi più recenti

Il Cook, parlando di Ancona, scrive “ and it is celebrated as heing the place. Where the most beautiful woumen  in Italy  may he seen” , ossia “è celebre  come uogo dove la più belle dnne d’Italia siano state mai vedute”. Il Murray ha pressappoco le stesse frasi e le più rimonate “Guide” del mondo fanno uguali osservazioni. La “Nouveau u Voyageur” ( del 1840 riferendosi ad Ancona reca: “ Su cette parie du littoral de l’Adriatique, les femmes passant pour étre les plus bettes qui il y ait en Italie” L’Enciclopedia  popolare dell’Unione Tipografica Torinese (1857) afferma anch’essa che “le donne si Ancona sono fra le più belle d’Italia” e così pure il Laurusse che scrive “: “Ancone s’élève dans une contrée fertile, ai climat salubre, ses femmes sont reconnues pour les plus belle de l’Italie”  (E’ qui apro una parentesi per aggiungere che nella rinomata Guida Giselle Fels è detto che in Ancona si trovano uomini famosi per bellezza “Robusti e belli!. Anche il Mangourit li loda nel suo Assedio del 1799. Cosa manca allora per proclamare Ancona….paradiso terrestre?!!!”

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